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Negli ultimi 40 anni lo studio legale panamense Mossack Fonseca ha aiutato i ricchi e potenti del mondo a nascondere i propri soldi.
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Domenica scorsa, un enorme leak di 11.5 milioni di documenti riservati denominati dalla stampa “Panama Papers” ha rivelato esattamente chi hanno aiutato e come lo hanno fatto.
Nei documenti – ottenuti dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung (SZ) e analizzati insieme all’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) – vengono finora implicati 72 tra attuali ed ex capi di stato, legati a società offshore create da Mossack Fonseca.
Come funziona Mossack Fonseca
Ecco come funziona la strategia dello studio legale.
Immagina di avere uno yacht di 15 metri attraccato a St. Tropez, e di non voler rivelare alle autorità di esserne il proprietario. Magari sei un funzionario governativo corrotto, che secondo la legge non potrebbe permettersi una barca del genere.
Invece di registrate lo yacht a tuo nome, puoi farlo comprare e registrare col nome di una società fittizia creata da Mossack Fonseca in un paradiso fiscale a tua scelta.
In questo modo, diventa praticamente impossibile scoprire l’identità del proprietario dello yacht. Lo stesso sistema potrebbe essere usato per nascondere la proprietà di un’isola privata, di 10 milioni di euro in contanti o di qualsiasi quantità di beni o fondi.
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Ci sono alcuni fattori che rendono possibili questi stratagemmi.
Innanzitutto, fare allestire una società fittizia da un avvocato o un agente di fiducia crea una separazione tra il vero proprietario e i suoi beni, rendendo difficile un collegamento.
L’esistenza di paradisi fiscali – paesi in cui le società offshore non devono pagare tasse aziendali, tasse sul reddito, tasse sul patrimonio, ecc. – è altrettanto importante.
Secondo l’analisi effettuata dall’ICIJ nei Panama Papers, i cinque paradisi fiscali più usati da Mossack Fonseca sono le Isole Vergini Britanniche, Panama, le Bahamas, le Seychelles e Niue, una minuscola isola nel sud del Pacifico.
Le severe leggi vigenti sulla privacy finanziaria sono un ulteriore elemento a favore della creazione di società fittizie. A Panama, sede di Mossack Fonseca, è reato per le banche rivelare informazioni riguardo ai propri clienti senza un mandato delle autorità giudiziarie — solitamente per indagini legate al terrorismo o al traffico di droga.
Tra le ragioni per cui una banca panamense potrebbe essere costretta a rivelare informazioni sui propri clienti, non c’è l’evasione fiscale.
A Dicembre 2014, VICE ha pubblicato un’inchiesta del giornalista Ken Silverstein sulle losche operazioni di Mossack Fonseca. “Se le società fittizie sono le auto con cui fuggono i rapinatori di banca,” scriveva Silverstein, “allora Mossack Fonseca potrebbe essere la concessionaria più losca al mondo.”
Ramon Fonseca, il 63enne cofondatore della società, ha usato un paragone simile in un’intervista con un organo di stampa panamense — ovviamente, negando il coinvolgimento in qualsiasi tipo di attività illegale.
Stando all’ICIJ, Fonseca ha dichiarato che la sua compagnia non ha alcuna responsabilità per quello che fanno i suoi clienti con le società offshore una volta che vengono acquistate.
Avrebbe anche paragonato il suo studio legale a una “fabbrica di automobili,” e affermato che incolpare Mossack Fonseca per le attività illegali dei propri clienti sarebbe come accusare il produttore di automobili “se una macchina viene usata in una rapina.”
Ufficialmente, stando al sito internet di Mossack Fonseca, lo studio è specializzato in servizi fiduciari, creazione di compagnie e proprietà intellettuale. Assicura ai potenziali clienti che è in grado di condurre affari “in ogni paese” ed “effettuare transazioni in qualsiasi valuta.”
La compagnia è stata fondata nel 1977 da Fonseca, un importante uomo d’affari panamense, e Jurgen Mossack, un immigrato tedesco il cui padre, stando all’ICIJ, avrebbe trasferito la famiglia a Panama dopo aver svolto servizio nelle SS di Hitler durante la Seconda guerra mondiale. Secondo l’ICIJ, il 68enne Mossack è proprietario dello yacht Rex Maris, di una collezione di monete d’oro, di una piantagione di teak e di un elicottero, oltre ad altri beni.
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Agli inizi di aprile, Fonseca ha svolto il ruolo di consigliere per il Presidente del Panama Juan Carlos Varela. Fonseca ha annunciato di aver preso un periodo di aspettativa quando l’ufficio brasiliano di Mossack Fonseca è stato implicato in un’indagine su corruzione e riciclaggio legata alla compagnia petrolifera di stato del Brasile.
Incredibilmente, Fonseca è anche un autore di romanzi di successo. Tra i quattro libri da lui scritti ci sono La Danza de las Mariposas, che esplora “la relazione tra il potere e la morale, incorniciata da circostanze storiche avvenute recentemente a Panama,” e Mr. Politicus, che analizza “gli intricati procedimenti usati dai funzionari governativi per ottenere il potere e, da lì, soddisfare le proprie detestabili ambizioni.”
Nel 1987, Mossack Fonseca ha fondato la sua prima filiale all’estero, precisamente alle Isole Vergini Britanniche. Da allora, circa il 40 per cento delle società offshore mondiali – più di 900.000 compagnie – sono state registrate nel territorio caraibico del Regno Unito. ICIJ ha sottolineato che metà delle compagnie che compaiono nei documenti di Mossack Fonseca sono state registrate nelle Isole Vergini Britanniche.
‘La nostra società non è mai stata accusata o condannata per aver commesso reati.’
Mossack Fonseca ha uffici in 44 paesi, tra cui le Bahamas, Cipro, Hong Kong, Svizzera, Brasile e addirittura Stati Uniti, con filiali nel Wyoming, in Florida e in Nevada.
Nel 1994, Mossack Fonseca ha aiutato Niue, un’isola situata a circa 650 chilometri da Samoa nell’Oceano Pacifico, a stilare delle leggi speciali per facilitare la registrazione di società offshore. L’accordo ha garantito a Mossack Fonseca i diritti esclusivi per la registrazione delle compagnie offshore a Niue per i prossimi 20 anni.
Nel 2000 a Niue – dove vivono meno di 2.000 persone – erano state registrate circa 6.000 società offshore, con un guadagno per l’isola di circa 500.000 dollari l’anno.
Nel 2001, le banche statunitensi hanno vietato l’invio di denaro a Niue e il Dipartimento di Stato americano ha iniziato a porsi delle domande riguardo al rapporto dell’isola con Mossack Fonseca. Nel frattempo, un’iniziativa intergovernativa volta a contrastare le operazioni bancarie offshore ha messo al bando Niue e altre isole del Pacifico meridionale per una sospetta complicità con il riciclaggio di denaro.
Nel 2003, l’isola era in difficoltà a causa di un embargo di dollari imposto dalle banche americane, e Mossack Fonseca ha trasferito le proprie operazioni nel Pacifico meridionale, sulla vicina Samoa.
“Il cambiamento era conseguenza di una tendenza che emerge dai documenti,” ha scritto l’ICIJ. “Quando le varie iniziative legali hanno limitato la capacità di Mossack Fonseca di servire i propri clienti, [la compagnia] si è adattata rapidamente e ha trovato altri posti da cui operare.”
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I documenti ottenuti da SZ mostrano che Mossack Fonseca ha lavorato con creatori di schemi Ponzi, commercianti di diamanti, boss della droga, oligarchi ucraini, sovrani sauditi, e persone molto vicine al Presidente russo Vladimir Putin.
I documenti collegano Mossack Fonseca anche a un noto furto di ingenti quantità d’oro avvenuto in Inghilterra nel 1983, quando sei ladri hanno legato le guardie di sicurezza, le hanno cosparse di gasolio e gli hanno dato fuoco mentre svuotavano la cassaforte contenente quasi 7.000 lingotti d’oro, diamanti e contanti. Stando all’ICIJ, i Panama Papers mostrerebbero che gli agenti di Mossack Fonseca sapevano che stavano gestendo i soldi legati a quella famosa rapina.
“La nostra società non è mai stata accusata o condannata per aver commesso reati,” si legge nel comunicato.
La società ha smentito con forza le accuse “che suggeriscono che la funzione primaria dei servizi che forniamo è di facilitare l’evasione e l’elusione fiscale.” Mossack Fonseca sostiene inoltre che ha “sempre rispettato i protocolli internazionali… per assicurare, per quanto possibile, che le compagnie che registriamo non vengano usate per evadere le tasse, riciclare denaro, finanziare il terrorismo o per altri scopi illegali.”
VICE News non ha ricevuto risposta quando lunedì ha ripetutamente telefonato al quartier generale di Mossack Fonseca a Panama per una richiesta di commento.
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