Ieri sera il peggior incubo dei razzisti italiani si è manifestato in tutta la sua totalità nella loro cattedrale, lo studio di Dalla Vostra Parte. In questi ultimi anni, la trasmissione su Rete 4—e più in generale tutte quelle di Paolo Del Debbio—ha coltivato un pubblico che dei migranti ha un’immagine riassumibile in questo modo:
– buttano cibo
– si lamentano per il wifi
– devastano centri d’accoglienza che paghiamo noi
– vengono qui a rubarci donne e lavoro
– prendono 40 euro al giorno
– minacciano la pace sociale di paesi tranquilli e operosi.
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Il tutto ovviamente mentre gli italiani soffrono e sono dimenticati dallo Stato, che preferisce coccolare i richiedenti asilo. Come ogni sera, anche ieri gli italiani abbandonati erano il tema della puntata. Ma questa volta è stato tutto molto diverso, perché in studio c’era lui.
Se non l’avessi visto in diretta dalla mia tv mentre cenavo, non avrei avuto sicuramente problemi a capire che qualcosa, quella sera, stava succedendo. Mi sarebbe bastato accedere a Facebook, o molto più banalmente rispondere alle decine di notifiche che mi stavano arrivando—gruppi WhatsApp e Messenger, messaggi e DM. Qualcosa stava effettivamente succedendo.
Intendiamoci: Bello FiGo in una trasmissione del genere non è un momento storico per la televisione italiana, è un evento storico nella vita di tutti—quelli veramente decisivi, quelli che tra 35 anni susciteranno ancora la domanda: “Ti ricordi dov’eri quando Bello Figo è andato a trollare IL MONDO a Dalla Vostra Parte“?
Inoltre, c’è anche da considerare che ragionare troppo sulla sua portata “ironica”, su un media mainstream, rischia di essere un esercizio inutile — dato che parliamo di qualcuno che fa video su qualsiasi argomento, e per qualsiasi intendo che ha pubblicato cose come “SWAG MUSSOLINI“, “PASTA COL TONNO” e un endorsement per il sì al referendum.
Tuttavia, per celebrare al meglio l’Avvenimento, ho deciso di catturare i momenti più memorabili della puntata, incastonati in circa 40 minuti di disperazione, slogan ultra-reazionari e Alessandra Mussolini che chiamava un mediatore culturale africano “Machu Pichu”.
IL CONDUTTORE MAURIZIO BELPIETRO CHE INTRODUCE BELLO FIGO SCANDENDO LE PAROLE “BELLO FIGO,” IN PRIMA SERATA, SU RETE 4
“È un rapper che canta delle canzoni molto particolari, provocatorie:” in quel momento Bello FiGo fa esattamente l’espressione che deve fare—ossia quella che non deve fare: si lecca le labbra, si muove a tempo come stesse ascoltando un suo lettore mp3 interiore, mostra la mascella e fa cenno di sì guardando nel vuoto. Inclina la testa e per poco non fa uno dei suoi gesti: l’ho sperato con tutto me stesso, ma non dovrò aspettare molto tempo.
IL MOMENTO IN CUI VIENE PRESENTATO “NON PAGO AFFITTO” IN UN SERVIZIO, E LA VOCE FUORI CAMPO PRESENTA BELLO FIGO COME “IL PRIMO RAPPER IMMIGRATO”, MA È CHIARO CHE NON ABBIA LA PIÙ PALLIDA IDEA DI COSA SIA E COSA FA BELLO FIGO, NON HA MAI VISTO UNA COSA DEL GENERE, LE STANNO ESPLODENDO LE SINAPSI E LO PRESENTA COME RAPPER CHE “NON VUOLE LAVORARE E NON VUOLE PAGARE L’AFFITTO” E CHE “RIVENDICA LE COMODITÀ DELLA VITA DA PROFUGO”—LE COMODITÀ DELLA VITA DA PROFUGO, CAPITE?—E IO MI STO PERDENDO IN COSÌ TANTI STRATI DI IRONIA, NON-IRONIA E TROLLING CHE NON SO PIÙ COME USCIRE DA QUESTO TITOLO LUNGHISSIMO E QUINDI PENSO CHE ORA PASSERÒ DIRETTAMENTE AL PROSSIMO MOMENTO MEMORABILE
CHE È, OVVIAMENTE, QUANDO FINISCE IL SERVIZIO E LE TELECAMERE INQUADRANO BELPIETRO—CHE RIMANE FERMO QUALCHE SECONDO CON QUESTA ESPRESSIONE
“Ecco”.
MA SUBITO DOPO, BELPIETRO CAPISCE DI AVER APPENA MOSTRATO 800 GRAMMI DI STINCO DI MAIALE ALLA BAVARESE A UN BRANCO DI CANI AFFAMATI DA SETTIMANE
Alla prima domanda di Belpietro, Bello FiGo inizia a rispondere in maniera molto pacata: “Se si parla di immigrazione si parla di vite umane, e quindi io mi sento come loro, li vedo come miei fratelli, faccio queste canzoni per difenderli.”
Sullo sfondo però si nota distintamente:
ALESSANDRA MUSSOLINI CHE INTERROMPE BELLO FIGO NON APPENA INIZIA A PARLARE E SI AGITA COME UN DERVISCIO CHE FIAMMEGGIA DI LUCE TRICOLORE, NON RIUSCENDO A NON PENSARE ALLA SUA OSSESSIONE DELLA SERATA: IL CIUFFO BIONDO (“LEVATI QUEL”)
IL MOMENTO IN CUI BELLO FIGO RISPONDE CHE LUI HA DEGLI AMICI CHE HANNO BISOGNO DI WIFI E “CIBO BUONO” E FA IMPAZZIRE LO STUDIO E GLI OSPITI, CHE È IL PRELUDIO AL MOMENTO CULMINANTE DELLA PUNTATA
OSSIA: IL. MOMENTO. IN. CUI. BELLO. FIGO. DABBA. IN. FACCIA. ALLA. MUSSOLINI—MEGLIO NOTO COME IL MOMENTO IN CUI FINISCE LA TERZA REPUBBLICA E COMINCIA L’OTTAVA
Poco dopo riparte il servizio con il videoclip di “Non pago affitto,” e si vedono Bello FiGo e GyNoZz mostrare un cartello con la scritta “WIFFI”, con due F. È quello che si potrebbe definire:
IL MOMENTO IN CUI, PROBABILMENTE, UNA PERSONA CAPACE DI LEGGERE UNA PAGINA DI PINOCCHIO IN MENO DI 40 MINUTI SAREBBE STATA IN GRADO DI CAPIRE CHE “ASPETTA… DUE F… VOGLIONO IL CIBO BUONO E LA FIGA BIANCA… FAMMI PENSARE…”
….
…
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CAPITO: SONO IRONICI!
MA NIENTE—ANCHE SE POI QUALCUNO IN STUDIO FINALMENTE COMINCIA A FARSI DELLE DOMANDE
“Non capite che ci sta prendendo per il culo??”, urla disperatamente un ospite. Ma nessuno lo ascolta, sono tutti troppo sconvolti da quello che stanno ascoltando.
IL MOMENTO IN CUI UN MEDIATORE CULTURALE SI SBRACCIA SULLO SFONDO PER POTER PARLARE MA UN PO’ ANCHE PERCHÉ VEDE SCIOGLIERSI COME UNA STATUA DI GHIACCIO 26 ANNI DI LAVORO DAVANTI AI SUOI OCCHI
IL MOMENTO IN CUI BELLO FIGO DÀ UNA RISPOSTA CHE MI FA CAPIRE CHE HA UN MONDO NEL CUORE CHE NON RIESCE A ESPRIMERE CON LE PAROLE OSSIA QUANDO RISPONDE CHE NON È CHE LE SUE CANZONI PROVOCANO, MA CHE FORSE LA VITA STESSA DEI PROFUGHI È UNA PROVOCAZIONI NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI
IL MOMENTO IN CUI, PER TUTTA RISPOSTA, LA MUSSOLINI DICE “IO GLIELA CANTO UNA BELLA CANZONE” E TUTTI ABBIAMO PENSATO CANTASSE “FACCETTA NERA” :)
I CITTADINI INFEROCITI CHE URLANO, SI AGITANO, DICONO DI SOFFRIRE E DI “VOLER ESSERE COME LORO,” CIOÈ I PROFUGHI, IL TUTTO MENTRE BELLO FIGO CAPISCE CHE IN QUEL MOMENTO SI PUÒ TRANQUILLAMENTE CHIUDERE L’ITALIA
ANCHE PERCHÉ POI, NELLO STESSO COLLEGAMENTO, LO CHIAMANO “SIGNOR RAPPER”
IL MOMENTO IN CUI BELLO FIGO SOFFRE SPIEGANDO COSA SONO LE FIGHE BIANCHE SENZA POTER USARE L’ESPRESSIONE “FIGHE BIANCHE”
QUANDO BELLO FIGO SPIEGA CHE LUI CANTA DI COSE PER CUI LA GENTE PROTESTA DAVVERO, COME IL WIFI E IL CIBO CHE NON È ABBASTANZA BUONO, E DICE DI ANDARE A VEDERE SU INTERNET—IO L’HO FATTO
IL MOMENTO IN CUI HO CONTROLLATO L’HASHTAG #DALLAVOSTRAPARTE E IL CELLULARE MI HA TIRATO UN PUGNO IN FACCIA PER RILASCIARE L’ODIO INDIRETTO CHE AVEVA ACCUMULATO
QUANDO BELLO FIGO SI CONGEDA, MENTRE SCORRONO I TITOLI DI CODA, FACENDO PARTIRE UNA DAB CON TEMPISMO TALMENTE PERFETTO CHE SEMBRA SIA TUTTO PREPARATO, DAI NON È POSSIBILE, MA INVECE È SUCCESSO DAVVERO E NON ERA PER NULLA PREPARATO—ESATTAMENTE COME ME.
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