I cattivi “compagni” e gli altri: una recensione delle nuove immagini per il Fertility Day

La copertina di uno degli opuscoli del Ministero della Salute, ora su tutte le bacheche dei vostri amici più indignati. Grab


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Domani ci sarà il Fertility Day, la campagna promossa dal Ministero della Salute per riproporre la Giornata della Madre e del Fanciullo sensibilizzare la popolazione italiana sul calo demografico e i rischi ad esso connessi. Ma se da un lato il tema è concreto e serio, il modo in cui è stato affrontato ha sollevato critiche come poche altre iniziative politiche negli ultimi anni.

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Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e soprattutto il team che si è occupato del lato comunicativo, ha sbagliato praticamente tutto: i messaggi Dio-Patria-Famiglia, la subdola colpevolizzazione della donna, i manifesti con messaggi motivazionali del tipo “la fertilità è un bene comune,” e infine l’incredibile giochino in cui uno spermatozoo/ovulo doveva schivare cocktail e divani che piovevano dentro l’utero.

Qualche settimana fa lo sdegno aveva raggiunto livelli tali che persino Matteo Renzi si era sostanzialmente dissociato dalla campagna, e Lorenzin stessa aveva promesso che il tiro sarebbe stato corretto.

Ma diciamoci la verità: nessuno ha mai creduto veramente che da una cosa del genere potesse uscire qualcosa di buono, e infatti sempre domani ci saranno una serie di manifestazioni di protesta organizzate dalla rete #FertilityFake. Oggi, poi, è arrivata la conferma definitiva: nelle ultime ore i siti del governo associati al Fertility Day hanno caricato nuovo materiale sotto forma di poster e opuscoli informativi, facendo precipitare il tutto a un gradino ancora più in basso.

Tutti i commenti sui social si sono concentrati sull’immagine dei “cattivi compagni” qui sopra, ma andando a sfogliare il materiale sul sito è evidente che gli spunti visivi sono davvero tanti, per cui abbiamo analizzato per voi le immagini più degne di nota.

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Questa immagine è estratta dall’opuscolo “Proteggi la tua fertilità. Consigli per tutelare la salute del tuo apparato riproduttivo.” Lasciando perdere per un momento l’angoscia esistenziale che suscita il font, la prima cosa che emerge è che l’obiettivo di tutela dell’apparato riproduttivo è raggiunto al 100 percento—per mancato uso dello stesso, almeno finché lui indosserà quei mocassini da imbalsamatore e un pullover con scollo a V senza niente sotto.

Il suo abbigliamento è del resto abbastanza indicativo di tutta l’aura di “fertilità” che si porta dietro questa campagnia per il Fertility Day. La frase su quanto sono complessi gli organi riproduttivi, per contro, suscita un desiderio di amputarmelo. Su quel cartello potrebbe esserci scritto di tutto. E la cosa che ti aspetteresti di più è uno di quei messaggi di disperazione che si trovano di tanto intanto nascosti nelle etichette delle magliette di H&M lasciati dagli operai vietnamiti che le cuciono.

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Veniamo ora al capitolo “Infezioni sessualmente trasmissibili e fertilità”: posto che non si capisce il nesso tra il motorino e la fertilità, e che la foto sembra un frame di A Scanner Darkly, la strategia comunicativa risulta fortemente indebolita dalla reiterazione della tecnica “vestirsi di merda per non scopare.”

Appare invece idoneo l’evidente uso di preservativi su tutta la superficie del corpo, come dimostrato dalla superficie oleosa del braccio lubrificato.

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Volendo allegare qualche citazione capace di esprimere al meglio i sentimenti suscitati dalla copertina di “Giusto o sbagliato. Sfatiamo i falsi miti sulla fertilità… maschile… e femminile”, consigliamo:

“La bestialità della vita mi ha calpestato e schiacciato, mi ha tagliato le ali in pieno volo e derubato di tutte le gioie cui avevo diritto.”
–Emil Cioran

“Un’oscura tristezza è in fondo a tutte le felicità umane, come alla foce di tutti i fiumi è l’acqua amara.”
–Gabriele D’Annunzio

“La vita è dolore e la gioia dell’amore è un anestetico.”
–Cesare Pavese

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Questa immagine, pur facendo parte dell’opuscolo sulla protezione della fertilità, è una chiara ispirazione alle pubblicazioni edite da Cairo Editore e vendute a un euro l’una in edicola.

A guardarla fa un effetto strano, di dissonanza cognitiva, perché mancano i bollini che annunciano articoli sul peso e i problemi di coppia delle star. Nella versione maschile, l’inserto sulla cucina.

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Siamo onesti. Nessuna campagna ministeriale ha mai brillato per particolare dignità e gusto nella scelta delle immagini di stock photo, e se ci stupiamo così tanto di questo caso è perché forse qualcuno, in un qualche momento e col ricordo del ventennio berlusconiano ancora fresco, ha silenziosamente fatto un’associazione mentale tra governo Renzi e modernità.

Ecco, con questo bene in mente affrontiamo quella che è potenzialmente l’immagine più bella di tutta la campagna. È un quadro idiallico che trasmette serenità, ottimismo, felicità, denti bianchi, facce pulite, gite in barca, cassette di ortaggi a chilometro zero appoggiati sul tavolo della cucina.

Ma i due protagonisti non ridono perché hanno protetto la fertilità: ridono perché la campagna per proteggere la fertility è così ridicola e disastrosa che persino Enrico Mentana è riuscito a farci una battuta sopra.

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