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Cos’è la Spice, la droga sintetica simile alla marijuana che sta devastando i giovani russi

Seduto su una panchina vicino a piazza Pushkin, nel centro di Mosca, Ilya appoggia un mucchietto di erba verde sulla punta di una sigaretta. La accende, e comincia a fumare.

Poi, per 15 minuti, percepisce disorientamento e sensazione di incorporeità—come quando si è completamente ubriachi e non si riesce più a controllare né la parola né i movimenti.

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Quella che Ilya fuma sulla panchina di piazza Pushkin, è la cosiddetta Spice: sembra marijuana, ma in realtà è un tritato di erbe “normali” irrorato di una sostanza spray composta da droghe sintetiche simili alla cannabis.

Ed è proprio la spice che gli viene trovata nel sangue dai medici – insieme a tracce di vodka ed eroina – a poche ore dalla sua morte per overdose, avvenuta due anni dopo quei primi tiri sulla panchina.

Ilya è una delle sempre più numerose vittime di questa nuova droga, dipinta come un sostituto innocuo dell’erba, ma che sembra invece creare una forte dipendenza. Gli effetti variano molto, visto che le sostanze chimiche utilizzate nei miscugli di spice cambiano spesso.

Tra settembre e ottobre dello scorso anno, in Russia la spice ha causato almeno 24 morti e il ricovero in ospedale di 700 persone. Le autorità hanno inasprito i controlli sulla droga che sta velocemente diventando un problema più grave dell’eroina e del famigerato “krokodil,” un oppiaceo che fa marcire la pelle.

“Non mi è mai piaciuta, e ho detto a Ilya che non avrebbe dovuto fumarla, avrebbe dovuto semplicemente fumare erba… Ma [la spice] costa poco, e si trova praticamente ovunque,” ha raccontato Valera al funerale dell’amico.

“Non si può più comprare nei chioschi perché li hanno chiusi, ma i venditori di spice scrivono i propri numeri di telefono sull’asfalto, e in ogni caso nel quartiere si conoscono tutti.”

Yevgeny Roizman è il sindaco di Ekaterinburg, la quarta città più grande della Russia, e ha co-fondato Città Senza Droghe, una fondazione nota per i metodi bruschi con cui cerca di aiutare chi fa uso di droghe. Ha più volte detto che “l’eroina in Russia è un problema del passato,” perché oggi molte più persone fanno uso di spice, che piace molto anche ai più giovani.

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Il sito di informazione locale Znak.com ha scritto che a settembre 2014 nella città di Ekaterinburg è aumentato il numero di overdose, citando uno studio del centro regionale per gli avvelenamenti. Secondo il rapporto, 20 delle 32 persone ricoverate nel centro a settembre 2014 avevano assunto le droghe sintetiche utilizzate per produrre la spice.

La spice è comparsa sulle prime pagine dei giornali russi alla fine di settembre 2014, dopo che almeno 150 persone erano rimaste intossicate a quattro erano morte per aver aver fumato nella regione di Kirov. 

Tra questi c’era un ragazzino di 15 anni, annegato in un fiume dopo aver fumato la sostanza. 

Presto l’epidemia ha iniziato a espandersi, uccidendo altre sei persone nella città siberiana di Surgut e due nella Repubblica dei Komi, e avvelenandone molte altre in queste e altre regioni. 

Una ragazza di 16 anni, fuggita dalla zona di Luhansk, nell’Ucraina orientale devastata dalla guerra, è morta a ottobre 2014 per aver fumato spice nella regione di Krasnodar, nella Russia meridionale.

La TV di stato russa ha avanzato l’ipotesi che alcuni gruppi provenienti dall’Ucraina siano responsabili del contrabbando di spice.

I media russi hanno riportato che chi usa spice spesso si suicida, e hanno mostrato dei filmati in cui delle persone apparentemente impazzite si gettano dalla finestra. “Un giorno mi sono alzata in piedi e ho capito con assoluta certezza che l’unico modo per fuggire dalla mia vita orribile era di uccidere entrambi i miei bambini, e poi suicidarmi,” ha raccontato al Guardian una donna che ha fatto uso di spice. “Ero certa che fosse l’unica strada percorribile. Per fortuna, mio marito mi ha fermata e mi ha fatta calmare. Ma come fanno le persone che non hanno un sostegno?”

A ottobre dello scorso anno, il direttore del Servizio Federale per il Controllo delle Droghe Viktor Ivanov ha detto che, nel giro di poco più di un mese, i miscugli di spice avevano avvelenato in totale 700 persone—uccidendone almeno venti. 

Queste dosi legali di spice, ha aggiunto, contenevano una nuova droga sintetica nota come MDMB (N)-Bz-F, che è non sulla lista governativa delle sostanze vietate e che quindi non è illegale. A volte la droga viene venduta online e può essere trovata anche negli Stati Uniti.

Le forze di polizia hanno lanciato delle operazioni “intensive” per sequestrare la sostanza arrestando 20 sospetti spacciatori di spice, ha detto Ivanov. Le autorità hanno sequestrato in totale 22 tonnellate di spice, ma Ivanov ha ammesso che “la dimensione del problema sta crescendo rapidamente.” 

Il direttore del Servizio Federale dato la colpa dell’epidemia alle imponenti operazioni di contrabbando delle “mafie straniere,” oltre all’incapacità delle autorità russe di rimanere al passo con le formule chimiche usate per la spice, che cambiano in continuazione.

La TV di stato russa ha avanzato l’ipotesi che alcuni gruppi provenienti dall’Ucraina – dove le forze armate russe sostengono una rivolta dei separatisti nell’est del paese – siano responsabili del contrabbando di spice. Il programma di informazione del canale Rossiya-1 condotto da Dmitry Kiselyov, un presentatore fortemente omofobo e anti-occidentale che è anche a capo dell’agenzia internazionale del Cremlino Rossiya Segodnya, ha mostrato un filmato in cui quattro uomini ritenuti ucraini vengono arrestati dalla polizia per aver introdotto illegalmente la droga a Surgut. 

“Sono stati arruolati tre settimane fa a Nikolayev. Gli sono stati offerti 3.000 dollari al mese per lavorare in Russia, ” racconta la voce narrante. Secondo il servizio televisivo la spice era stata prodotta in Cina.

Tra i provvedimenti invocati da Ivanov c’erano nuovi regolamenti per permettere al Servizio Federale di Controllo delle Droghe russo di vietare per tre anni nuove sostanze che ritiene siano narcotici. Una simile legislazione è stata discussa in parlamento. Il Servizio ha anche proposto di aumentare fino a otto anni di carcere la pena per chi vende spice all’interno di una gang criminale, o per chi vende una dose che uccide chi ne fa uso. 

Roman Khudyakov, un parlamentare del Partito Liberal-Democratico russo, ha proposto la reintroduzione nel paese della pena di morte per gli spacciatori di spice.

Un video pubblicato lo scorso anno mostra gli agenti delle “forze speciali” anti-droga, vestiti con giubotti anti-proiettile ed elmetti, mentre attuano un drammatico raid in un parcheggio. Nel video, i poliziotti sparano diversi colpi in aria mentre scendono da un furgone, poi dicono a una dozzina di uomini di sdraiarsi a terra. 

Nell’auto dei presunti trafficanti, gli inquirenti trovano una partita di spice nascosta in uno scompartimento segreto nel bagagliaio, insieme a un kalashnikov e una pistola. 

Roman Khudyakov, un parlamentare del Partito Liberal-Democratico russo, ha proposto la reintroduzione nel paese della pena di morte per gli spacciatori di spice.

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Nonostante i raid e le proposte legislative, è ancora facile trovare la spice anche nella capitale. I numeri degli spacciatori possono essere trovati sui forum online e sui siti internet che vendono la droga. Ulyana, che vive a Mosca e che non ha voluto rivelare il suo cognome, ha detto che alcuni chioschi della città ancora la vendono.

“Se sai cosa vuoi, basta uscire dalla finestra, sventolare una banconota da 500 rubli (circa 10 euro), e qualcuno ti darà la droga,” ha detto.

Ulyana era solita fumare spice, ma ha smesso quando un attacco di paranoia le ha fatto capire che la droga aveva conseguenze più gravi della marijuana.

“Si sta male dopo averla fumata. Ha un impatto pesante sul fisico e non dà alcuna soddisfazione,” ha detto. “Ma se hai in mente di ucciderti, costa poco ed è facile trovarla… ti fa staccare il cervello e andare in qualche sorta di nirvana.”


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Foto via Wikimedia Commons