Dal 17 ottobre, il Canada è il secondo paese al mondo in cui la cannabis a scopo ricreativo è legale. Se ora i consumatori possono andare in un negozio o su un sito per comprare legalmente quello di cui hanno bisogno, perché dovrebbero chiamare uno spacciatore? E cosa ne sarà, degli spacciatori? Ne abbiamo incontrato alcuni per discutere del futuro.
IL PREZZO È ANCORA ALTO
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Secondo Antoine*, la nascita della Quebec Cannabis Society (SQDC) non cambierà molto la sua attività. Il prezzo minimo per l’erba nei negozi è di 5,25 dollari canadesi al grammo [3,50 euro]. Sul mercato nero del Quebec, che è il più economico del paese, la media di prezzo è di 5,83 dollari [3,87 euro]. “I veri fattoni continueranno a venirmi a trovare. Anche se dovessi abbassare i prezzi, mi andrebbe bene,” spiega. “[Nei negozi] non possono comprare più di 30 grammi alla volta. Quindi, il tizio che fuma 30 grammi alla settimana continuerà a venire da me.”
Comunque, spiega Antoine, sono pochi gli spacciatori che vendono solo erba. “Tutti hanno altri affari, perché l’erba non paga molto. Vendono coca o pasticche, o hanno altri lavori, quindi non gli interessa molto.” Secondo Robert, un altro spacciatore, il prezzo all’ingrosso è sceso, ma le piccole quantità vendute per strada hanno mantenuto il loro prezzo. “Mi costa meno di prima e vendo ancora tre grammi e mezzo per circa 35 dollari,” dice. “Quindi ci guadagno!”
LA LEGGE NON LI SPAVENTA
Le pene per la vendita illegale di erba ora sono molto più severe di prima. Vendere cannabis ottenuta illegalmente, o a un minore, può costare fino a 14 anni di carcere. L’aspetto legale non sembra però preoccupare molti degli spacciatori con cui abbiamo parlato. “Era illegale quando ho cominciato a farlo, e continuerò a farlo nell’illegalità. Mi hanno già beccato in passato, ora sarò furbo e non mi farò beccare,” dice Antoine.
“Devi vendere un sacco d’erba per scontare 14 anni. Cazzo, è la pena che dai a un serial killer pedofilo!” dice Jesse, che vende solo erba. “I giudici non saranno così severi, soprattutto ora che è legale.”
Da parte sua, la Sûreté du Québec [SQ, la polizia della provincia del Quebec] ha già avvisato quanti hanno in programma di infrangere la legge che faranno tutto per bene. Una nuova squadra di 50 dipendenti verrà assegnata a combattere il mercato nero della cannabis. “Non si parla solo di una multa,” dice il sergente della SQ Daniel Thibodeau. “La legge è chiara. Produrre, vendere, commercializzare o comprare illegalmente, dire, ‘Ma sì, la vendo a qualche amico e ci guadagno qualcosa’… non fatelo. È illegale.”
A causa delle pene severe, alcuni spacciatori sono pronti a smettere di vendere erba. “Il prezzo della cannabis salirà, ma anche le pene, quindi forse è il momento di diversificare il portfolio,” dice Steve. “Forse farò qualcosa di diverso, vedremo. Magari venderemo il Viagra, il Cialis, pillole legali. Almeno le pene sono minori che per l’erba, credo.”
Molti spacciatori si sono anche lamentati del fatto che è quasi impossibile per loro entrare nel settore legale. “Volevamo i permessi, ma è impossibile averli, solo ‘gli amici [del governo] li ottengono,” aggiunge Steve. Le regole della SQDC rendono molto difficile assumere persone con precedenti per spaccio nell’industria dell’erba legale.
LA PRIORITÀ È LA QUALITÀ
Per altri, la certezza sul futuro del loro impiego viene dall’aspetto qualitativo. Secondo Mathieu, la differenza sarà la stessa che c’è tra i negozi di alcolici dello stato e i giri privati. “Il fine dei negozi è di vendere in quantità, non per qualità. Quando vuoi un vino di buona qualità, fatto senza agenti chimici, lo prendi da un importatore privato,” spiega. “Quando la gente vuole erba artigianale, vengono da me. Ci sono un sacco di operazioni ‘familiari’ come la mia che continueranno a prosperare.”
Quello che è certo è che tutti sono d’accordo che il mercato nero della cannabis non scomparirà presto. Della legalizzazione beneficeranno soprattutto il governo e i fumatori occasionali, ma è probabile che i fumatori accaniti continueranno a fare affari con i loro spacciatori, con cui hanno una relazione di fiducia e con cui possono negoziare i prezzi. Per compensare le perdite economiche, molti si reinventeranno e diversificheranno l’offerta.
Come dice Antoine, “Penso che ce la caveremo.”
* I nomi degli intervistati sono stati cambiati.