Nell’ultimo periodo combatto una futile battaglia personale — vorrei fosse una sola, ma l’elenco è così lungo che per ora è meglio limitarsi a un solo caso specifico — contro il viral marketing, contro la pubblicità “simpatica” da social network. In poche parole: penso di non aver mai più preso in mano una birra industriale da quando ho visto gente condividere le loro pubblicità come fossero effettivamente meme.
Ora, essendo una battaglia futile (o almeno lo è per come la conduco io), non ho mai trovato un vero motivo per cui questa cosa mi sta sul cazzo — e anzi è successo che io stesso abbia creato con disgusto qualcosa del genere in uno dei miei miseri tentativi di sbarcare il lunario (espressione usata solo perché nel titolo c’è scritto Cosmo, lol). Sì, posso dirti che mi spaventa e mi disgusta il fatto che il brand cerchi “di essere mio amico”, che non me ne frega un cazzo se una marca di birra — o chi per essa — diventi Labadessa, però se alla fine funziona la pubblicità non è arte, hanno ragione loro.
Succede, però, che tra ieri e oggi, mi sia capitato sott’occhio l’ennesimo tentativo di un brand di fare i simpaticoni, che questo tentativo avesse un legame forte con un personaggio concreto, reale e che quindi mi permetta di dire una volta per tutta che sì, ammettiamolo: il viral marketing ha rotto il cazzo. Basta fare i simpatici, basta rispolverare personaggi televisivi trash anni ’90 per farti vendere un prodotto, basta scambiare battute divertenti con l’ultimo degli stronzi degli utenti di Twitter.
Ieri, in un’intervista a non so quale radio — radio che sono sicuro mi perdonerà per questa mia mancanza — è successo che Cosmo, che Wikipedia definisce “musicista e cantante”, abbia per caso citato il suo furgone. Ora, non so se Cosmo abbia espressamente detto “il mio Ducato blu” — ne dubito — oppure abbia solo detto “sì, mi diverte andare in tour, stare con gli altri, sul furgone”, fatto sta che Fiat Professional non ha perso tempo e ci ha regalato un divertentissimo meme, per dimostrare di essere i capi dell’instant marketing.
Ora, il povero Cosmo in tutto è questo è vittima, un mero strumento, ma ovviamente ha cercato di usare questa cosa a suo favore e, come avremmo fatto tutti, ha cercato di grattare un Ducato.
Mentre Cosmo digitava invio dal suo furgone scrostato, qualcosa nel microCosmo (lol) di Fiat Professional cambiava. In pratica Cosmo è una docile vecchiettina seduta al parco, con un sacchetto di pane. Vedendo un povero piccione decrepito — Fiat — decide di sacrificare un tozzo di quel pane, attirando così altri piccioni decrepiti del parco. Così, dopo un tentativo da parte di Fiat di utilizzare in qualche modo quel comunicato stampa scritto da chissachi e nel cassetto da anni, interviene subito Molinari per dimostrare di essere smart e sempre attenta ai trucchi dell’internet, con un commento come questo:
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Vorrei in qualche modo commentare questo screen, ma è così cringe che mi ricorda mio padre quando prova a fare dei giochi di parole, per cui andrei semplicemente oltre.Apprendo, dalla pagina di Emiliano Colasanti (che per chi non lo sapesse fa parte dell’entourage di Cosmo) che anche Smartbox ci ha dato dentro, con un altro simpaticissimo commento:
Ora allontanandosi un attimo dallo schermo e contemplando da lontano il comportamento di questi tre brand, mi viene davvero da piangere e me li immagino come quel tizio con il cane in stazione che da 15 anni mi chiede venti centesimi per arrivare a Bologna solo che invece di avere il cane e dei vestiti improbabili, questi tre elemosinanti si presentano con un sorriso Vivident e in giacca e cravatta e mentre ti chiedono venti centesimi ti fanno l’occhiolino e ti danno delle gomitate in cerca di approvazione, di modo che tu possa pensare che siano davvero i più fichi dell’universo.
Quindi, ora oltre che implorarvi di non condividere mai più questa versione dei meme atti a vendervi qualcosa, ci terrei che qualcuno regalasse questo cazzo di Fiorino a Cosmo e liberasse questo poverino dall’assalto di brand di tutto il mondo.
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