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Ho testato la chat a pagamento di Costantino Vitagliano

Dopo un lungo silenzio, Costantino Vitagliano è tornato con The Lady e una chat a pagamento per le sue fan. Ho testato il servizio e mi sono fatta dare qualche consiglio in materia di amore e verginità.

Costantino in The Lady. Foto ​​via.

Ognuno di noi, lungo la via, è incappato in ingenuità di vario tipo cercando di individuare i propri eroi e punti di riferimento culturali. La mia, essendo cresciuta nei pomposi anni Duemila, si chiama Costantino Vitagliano.

Ovviamente, dato che per la precisione eravamo del 2003, Costantino significava essenzialmente Uomini e Donne. Ma è bene ricordare che Vitagliano non è stato solo un tronista. La sua è stata una vera e propria epopea

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Costa ha iniziato esibendosi come stripper nei locali più bui di Milano e negli addii al celibato. Poi è stato ingaggiato come valletto in alcuni programmi televisivi minori, ma la svolta della sua carriera è stato l'incontro con quel personaggio dickensiano noto come Lele Mora, che lo ha portato direttamente nel mondo di Maria De Filippi.

A quei tempi io tornavo da scuola e mi sistemavo davanti alla TV per scoprire quanti congiuntivi avrebbe cannato e quanti petali di rosa avrebbero sprecato per ricoprire i divani delle sue esterne.  Sentivo per osmosi il bisogno di partecipare, anche solo come osservatrice, a quel carnevale umano farcito di lozioni autoabbronzanti e scuole serali.

Dopo la fine del suo trono, sotto l'egida e la protezione della pappagorgia di Maurizio Costanzo, Costa ha girovagato senza meta per tutti i palinsesti televisivi. Esordì anche al cinema, con la fidanzata e con il suo compagno di trono: la sua fotocopia sbiadita, Daniele Interrante.

Il film si chiamava  ​Troppo belli e io avevo saggiamente deciso di investire 7 euro delle mie già allora scarse finanze per andare a vederlo. Ho provato un certo disagio di genere,  perché in sala c'erano solo ragazze afflitte da una pubertà disperata, e l'isteria di massa dilagava ogni volta che Costantino fletteva i muscoli.

In realtà quello che a me rimase di quell'esperienza fu uno strano misto di stupore e raccapriccio per l'interpretazione di Costa. La sua espressività, durante le scene più intense del film, era paragonabile a quella di Andrea Diprè mentre intervista Rosario Muniz. Fu allora che cominciai a perdere interesse.

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Il riverbero della sua fama si affievoliva, e venne dunque il periodo in cui Costa finì nel tunnel delle ospitate in discoteca, dove l'ho visto annegare in mezzo a mischie furibonde che si accalcavano attorno a lui cercando di palpargli il pacco. Da lì in poi non ho più avuto sue notizie.

Qualche settimana fa, però, forse grazie all'isteria sollevatasi tra i miei contatti Facebook per  ​The Lady, la query "Costantino Vitagliano" è tornata a manifestarsi nella mia mente e tra le mie ricerche. È così che sono incappata in ​una serie di articoli in cui si diceva che, a causa della crisi, Costantino aveva aperto una chat telefonica erotica. Costa ha debitamente​ risposto alle accuse: ha detto che la sua ​non era affatto una chat erotica, ma un servizio (a pagamento) che aveva liberamente deciso di offrire alla sue fan affinché potessero continuare a seguirlo.

Non potevo credere ai miei occhi. Appena ho letto la parola "chat" ho intravisto la possibilità di concretizzare uno dei miei sogni adolescenziali. Così ho deciso che avrei chiamato Costantino e che avrei testato io stessa l'essenza e la qualità della sua nuova impresa commerciale.

Prima di addentrarmi in questo esperimento però, mi sono documentata più a fondo. Ho visitato forum dedicati all'argomento, mi sono iscritta al suo blog e ho scaricato l'applicazione ufficiale di Costantino—che, per carità, è ben fatta, corredata da un'autobiografia notevole e disponibile in ben tre lingue (inglese, spagnolo e russo) ma purtroppo ogni volta che ho tentato di aprirla mi ha impallato il telefono. Non riuscivo più a togliere dallo schermo la faccia di Costantino intento a volere molto bene al suo cane.

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Fin da subito, comunque, ho capito che Costa aveva ragione: la sua non è una chat erotica. Più che altro è una specie di sportello di ascolto a cui fan oltranziste si rivolgono per chiedere consulenze sentimentali per 1 euro e 26 centesimi al minuto. Devo dire che la cosa non mi ha sorpreso più di tanto: in fondo, con tutta l'esperienza umana e affettiva che Vitagliano ha accumulato nelle discoteche di Battipaglia, chi meglio di lui può risolvere i problemi esistenziali e relazionali di qualcuno?

Il responsabile della chat mi ha suggerito di scrivere privatamente a Costantino su Facebook e di mettermi d'accordo con lui riguardo alla data e all'orario della nostra telefonata. La risposta non è tardata ad arrivare: Costantino è stato gentile e disponibile e si è tranquillamente adattato ai miei orari. Ripensandoci lo farei anche io, per 1 euro e 26 centesimi al minuto.

Così mi sono presa un paio di giorni per confezionare un potenziale dramma emotivo, una storia complicata ma verosimile da presentargli per capire quanto fosse valida questa nuova iniziativa. Dopo un'attenta riflessione, ho capito che il segreto del successo della mia telefonata era racchiuso in un'unica parola: verginità.

In modo del tutto naturale quindi è nata la mia storia: dopo sette anni di una relazione vissuta all'insegna della tranquillità, della reciproca condivisione di valori cristiani—quali, in primis, il mantenimento della verginità fino al matrimonio—la mia integrità era sul punto di sgretolarsi a causa dell'incontro con un ragazzo diverso dal mio fidanzato, più impulsivo, più uomo: uno tipo Costa, insomma. Ma che di nome faceva Vinicio.

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A questo punto avevo tutto: data, orario e storia. Non mi restava che aspettare.

Costantino in The Lady. Foto vi​a.

​Puntualissimo, all'orario stabilito Costantino mi ha scritto "Entro in linea." Ho tirato un respiro profondo e ho digitato il numero di telefono che avevo trovato sulla sua pagina.

Mentre lo stavo componendo ho improvvisamente capito come mai l'avevano accusato di aver aperto una chat erotica. La voce che introduce all'atelier dei sentimenti di Costa ricorda in tutto e per tutto uno di quei numeri tipo 166101010, che andavano molto negli anni Novanta, quelli in cui con tono metallico ti viene parafrasato come spenderai milioni di euro per ricevere un servizio che una volta raggiunto l'orgasmo maledirai di aver accettato.

Fatta tutta la trafila automatica, mi sono improvvisamente ritrovata nel bel mezzo di una serie di conversazioni casuali a cui non ero per niente preparata. Sì, perché nel momento in cui il numero è aperto e tu chiami, anche se la persona che gestisce la chat è impegnata in un'altra chiamata, entri automaticamente in questo forum vocale e—anche se nessuno si accorge della tua esistenza—puoi ascoltare le altre conversazioni.

Il mio battesimo nel mondo telematico di Vitagliano è stato uno scambio maieutico fra lui e una fan sulla trentina. Costa continuava a commentare gli incessanti ritmi lavorativi di lei con dei "Porco diaz!" sempre più eloquenti, mentre lei, fomentata, si è lasciata andare a una serie di variopinti improperi verso la vita, per esprimere un semplice concetto che suonava più o meno così: non ho voglia di andare a casa a fare da mangiare.

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Non ho fatto in tempo a godermi a pieno il suo astio che subito è partita un'altra telefonata. Questa volta è stato il turno di una donna a cui Costa si riferiva con l'appellativo di "La Fanatica." A quanto pare, quindi, le clienti di questo servizio sono proprio fan che chiamano regolarmente e investono i propri stipendi per accaparrarsi le opinioni di Costantino.

I problemi fondamentali da cui la Fanatica si è dichiarata afflitta sono di due tipi: la meteoreopatia ("non se ne può più de sta pioggia demmmerda") e l'outfit con cui presentarsi all'appuntamento con il fidanzato per un weekend romantico a Firenze. Quest'ultima tematica era particolarmente appassionante, perché mi ha permesso di apprezzare da vicino il gusto per la moda di Costantino e le sue spiccate conoscenze geografiche. Davanti alla proposta di lei di presentarsi in tuta, lui l'ha subito redarguita: "A un appuntamento romantico non ci si presenta in tuta. Vuoi fare la ragazza romantica e allora portati il cambio, amore. Portati dietro un tacco 15, così potete sospirare insieme sul ponte dei sospiri."

Interpretando a modo suo l'associazione tuta da tamarra-inibizione della sfera emotiva, ha poi aggiunto: "non fingere di avere il cuore d'acciaio, che in fondo sei tenera anche tu. Se continui a fingere di essere di ferro poi lui si stanca." La Fanatica non ha apprezzato questa discettazione del dottor Costa, e ha deciso di manifestare le sue rimostranze con una riga di insulti.

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La cosa è andata avanti per qualche minuto, finché non ho deciso che forse bruciare tutto il credito per ascoltare una tizia lamentarsi del fatto che non può esternare la sua boraggine non era una grande idea. E quindi ho deciso di mettere giù e di aspettare pazientemente il mio turno. Qualche minuto dopo mi è arrivato di nuovo il suo messaggio: "Chiama. È libera la linea."

Costantino in The Lady. Foto v​ia.

Finalmente Costantino ha risposto e ha tentato subito di mettermi a mio agio. Probabilmente non riceveva telefonate da nuove fan da un po' di tempo. La prima cosa, infatti, è stata spiegarmi che tipo di persone lo chiamano e di chi era la voce della donna che avevo sentito prima (La Fanatica, per l'appunto). "Ho tante persone che mi seguono da anni e mi chiamano a questo numero. Ormai siamo diventati amici. Loro mi raccontano la loro vita e io racconto loro quello che mi succede e che vedono sui giornali." Insomma Costa non solo lenisce le pene di queste donne, ma parafrasa per loro l'attualità.

Comunque era arrivato il turno di testare personalmente il servizio. Gli ho confessato di essere in crisi perché la stanchezza della mia pluriennale relazione casta mi aveva portato a sbandare dalla retta via e a provare una forte e travolgente attrazione per Vinicio. E di come questo avesse minato le fondamenta della mia stabilità emotiva.

Inizialmente non mi è sembrato particolarmente colpito dal mio racconto. Più che altro ho avvertito un po' di fastidio, come una sorta di invidia per la mia giovane età. Il fatto che io potessi essere in crisi a 26 anni non lo convinceva: "Qual è il tuo problema? Che problema può avere una ragazza della tua età, così giovane? L'uomo?"

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Onestamente ci sono rimasta un po' male, ma Costantino non mi ha deluso, e si è subito ripreso. Ha capito che mi sentivo dilaniata, squarciata tra due uomini che rappresentavano ognuno una alternativa di vita e ha voluto darmi il suo consiglio: "io non ti posso aiutare" mi ha detto "sei tu che devi scegliere." Ah davvero? Io ti ho chiamato apposta.

Ho insistito. "Se non riesci a scegliere allora tieni i piedi in due scarpe. Lo fanno tutti in Italia e nel mondo. C'è anche chi li tiene in tre scarpe. Alcuni pensano che sia un'esperienza elettrizzante." Questa teoria della dislocazione dei luoghi iniziava ad affascinarmi, ma al tempo stesso mi sembrava troppo semplice.

Poi Costa ha improvvisamente realizzato il punto focale della mia questione, ovvero che ero ancora vergine, e da lì tutto è stato in discesa. La sua reazione è stata violenta. Prima incredula: "Cioè ma tu sei ancora vergine a 26 anni? Ma sul serio? Ma no, dai." Poi c'è stato il momento risata isterica: non la finiva più di ridere.

Finita la risata è partito il momento "respect": "No, ma tu sei rara. Sei un ago in un pagliaio. Mi mandi una tua foto che ti metto sui miei social? Cioè sei vergine a 26 anni. Io ti voglio mettere su Instagram." Grazie, ma anche no.

E alla fine—perché si sa, il meglio arriva sempre per ultimo—è scattata l'opera di convincimento, facilmente riassumibile nel concetto: ti prego, scopa. "Penso che a 26 anni tu abbia già aspettato abbastanza. Poi, per carità, se è nella tua mentalità di aspettare il matrimonio… però se poi aspetti, te lo sposi, e non ti piace, cosa fai? Cioè quella è una cosa importante nella vita." Saggio.

"Guarda che finché non l'hai provata quella cosa non puoi capire che cos'è. È una delle robe più belle del mondo. La droga della vita: mangiare, bere, dormire e fare l'amore." Peccato che sul più bello la conversazione si sia interrotta, perché se c'è una cosa veramente tranquillizzante in tutta questa storia della chat è che il sistema stesso ti impedisce di spendere più di 15 euro a telefonata.

​Avrei potuto richiamarlo, ma ho deciso di non farlo per paura di rovinare le sue ultime parole. Mi sembravano così perfette. "Una delle robe più belle del mondo."

Insomma, Costa in soli dieci minuti aveva potenzialmente convinto una ragazza ad abbandonare un sterile seppur sicura relazione a favore di una selvaggia storia con un bracciante di nome Vinicio.

A questo punto pensavo che l'esperimento potesse considerarsi concluso, ma mi sbagliavo. Anche venerdì mattina mi sono svegliata con un suo messaggio: "Giorno. Ci sentiamo?" Per un attimo ho pensato che la mia storia l'avesse colpito davvero, e che i nostri comizi d'amore telefonici fossero riusciti a battere il circuito delle ragazze sprovvedute e delle appassionate di tessuti tecnici. O forse era più la prospettiva dell'euro e 26 centesimi al minuto. Ma non ti preoccupare Costa, io ti amo lo stesso.