Grazie a Cristiano Ronaldo alla Juventus adesso sono pansessuale

Avete presente quel vecchio post motivazionale sui calabroni che girava tempo fa su Facebook? “Il calabrone secondo la scienza non può volare, ma lui non lo sa e vola lo stesso.” Aveva convinto un sacco di persone a iscriversi a teatro-danza, o spinto giovani precari pagati a buoni pasto a chiedere un prestito per comprarsi la macchina nuova. Ovviamente in realtà il calabrone secondo la scienza può volare, e i risultati hanno portato a lesioni dei muscoli lombari e pignoramenti presso terzi.

Perché ho cominciato un post su Cristiano Ronaldo con questa cazzata? Perché l’acquisto di CR7 da parte della Juventus assomiglia alla storia del calabrone. Nessuno ha capito dove la Juve abbia preso i soldi per pagargli 30 milioni di ingaggio all’anno, però l’ha comprato. Sono state le royalties sulla moda orrenda dell’orologio sopra il polsino lanciata da Gianni Agnelli? È grazie a questa aria di cambiamento che ha portato il governo del cambiamento? È stato Sergio Marchionne?

A me personalmente non me ne frega niente: in questo momento, in quanto gobbo di lunga discendenza, sono come una baccante in estasi che balla sul monociglio di Andrea Agnelli. Voglio addormentarmi su una chiatta infuocata intrisa del gel per lo scrub di CR7, ed essere lasciato alla deriva verso il Valhalla. Voglio limonare la sua statua in piazzetta a Funchal e contemporaneamente il suo busto all’aeroporto di Madeira, anche se sembra Sloth dei Goonies. Voglio salire su un aerostato di proprietà della Exor con Giuseppe Marotta—ormai assurto a eroe-patriota più di Enrico Toti—sorvolare il Franchi di Firenze, e dire a tutti gli antijuventini che la guerra è finita. Che il giocatore più forte del mondo gioca nella Juve, ma che questo non è un male. Che non devono avere paura. Che tutti i tifosi del Napoli che si sono fatti tatuare Ronaldo sulla schiena dopo Cardiff non lo devono nascondere con un cover-up di Gigi Finizio. Perché questa è la vittoria dell’amore. CR7 è amore.

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La statua di Ronaldo a Funchal. Foto via Wikimedia Commons.

L’ho capito dopo una lunga settimana di trattativa, che mi ha portato a visitare i luoghi della trascendenza filiaca. “Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti” dice Dracula a Mina nel romanzo di Bram Stoker. Io per trovare CR7 ho dovuto aggiornare ininterrottamente l’homepage di Tuttosport, leggere ogni singolo tweet con l’hashtag #CristianoRonaldoAllaJuve, e seguire le indiscrezioni di Alfredo Pedullà. Che non mi sembra un sacrificio da meno.

FASE 1: I GIORNI DELLA NEGAZIONE

A metà della scorsa settimana, Tuttosport lancia la notizia secondo cui la Juventus ha aperto una trattativa per acquistare CR7. Scrivono che non soltanto è possibile, ma che esiste già un accordo con il giocatore. Ora, chiunque abbia mai letto Tuttosport sa benissimo che in fase di mercato tende leggermente a esagerare le reali possibilità di compravendita della Juventus. Titolo inventato da me—ma verosimile—su possibile trattativa di mercato lanciata da Tuttosport in questi anni: JUVE! QUASI PRESI MESSI E NEYMAR IN CAMBIO DI UNA ZATTERA PER RISALIRE IL PO, DUE CARTONI DI AMARONE E SEI PAIA DI MUTANDE DI PIETRO VIERCHOWOD RITROVATE IN MAGAZZINO!

La fonte, secondo Tuttosport, sarebbe El Chiringuito. Che non è il sogno imprenditoriale a Ibiza di un operaio della Val Metauro, ma un programma sportivo spagnolo. Inizialmente manco vado oltre i titoli: mi sembra talmente impossibile che non vale la pena approfondire. Ma in poche ore la notizia comincia a essere rilanciata un po’ ovunque. La clausola rescissoria che il Real ha fatto firmare a Ronaldo è di un miliardo di euro, ma esisterebbe un accordo fra gentiluomini con il procuratore secondo cui in determinate situazioni il Real lascerebbe partire Ronaldo per circa 100. Come è possibile scontare di dieci volte il prezzo?

Maledico tutti i giornalisti che si occupano di calciomercato. Rifiuto a priori ogni ipotesi, e dico a mio padre che deve smettere di mandarmi le GIF di Cristiano Ronaldo su WhatsApp.

FASE 2: I GIORNI DELLA DEGENERAZIONE

Non esiste nessuna conferma di trattative, ma CR7 rimane in trending topic su Twitter per quasi due giorni, e a far rimbalzare la notizia sono anche i giornali stranieri. In particolare Marca e AS, due importanti quotidiani sportivi spagnoli.

Se all’estero la cosa comincia a formarsi come notizia, in Italia è ormai degenerata. I programmi sportivi italiani inviano stagisti di redazione in Spagna, e in Grecia—dove si trova Ronaldo in vacanza—per analizzare ogni piccolo particolare.

Ormai, nonostante esternamente manifesti ancora estremo scetticismo, seguo tutto. Mi emoziono in silenzio per il collegamento da Madeira—l’isola natale di Ronaldo—in cui un giovane cronista di Sky è riuscito a intervistare il cugino di secondo grado del giocatore. Ascolto rapito l’intervento in diretta di un medico italiano in vacanza nella stessa location di CR7 in Grecia, che descrive minuziosamente come lo staff del resort abbia costruito in fretta e furia una staccionata per impedire la vista della villetta in cui alloggia Ronaldo. La speranza si apre dentro il mio cuore come un ranuncolo.

FASE 3: I GIORNI DELL’OSSESSIONE

Smetto di lavorare. Passo le giornate a decodificare con Google Translate i tweet di Tomas Roncero—giornalista di AS—su Cristiano Ronaldo. E soprattutto vivo di annunci che si susseguono in massa sui giornali.

Ronaldo viene visto atterrare all’aeroporto di Caselle e ho un collasso cardio-circolatorio. Ma in realtà è solo Armando Izzo del Torino, che essendo un pochino tamarro assomiglia vagamente a CR7. Non faccio in tempo a riprendermi dalla delusione che viene annunciato l’imminente atterraggio di Ronaldo a Linate. Ma stavolta dall’aereo scende Fabio Borini del Milan, che manco gli somiglia.

Allora per la frustrazione mi accanisco sui social. Passo ore a litigare con altri tifosi sull’effettiva possibilità della trattativa. Ormai ci credo. E comincio a vedere la bellezza del cosmo nella perfetta rotondità della testa Cristiano Ronaldo. Calcolo con un goniometro l’angolatura dei suoi deltoidi. Comincio a provare un’attrazione che non avevo mai ammesso, visto tutte le volte che lo avevo infamato ogni volta che faceva gol alla Juve. Capisco che Cristiano Ronaldo è importante per me, per le persone che mi stanno accanto, e per la pace nel mondo. Ha un fascino quasi mistico. È la reincarnazione di Agrippa Von Nettesheim.

FASE 4: I GIORNI DELL’IRA

Nel frattempo si è affacciata la parte critica della trattativa. Quella in cui può saltare tutto da un momento all’altro. C’è chi sostiene che sia tutta una strategia di Mendes per farsi offrire un contratto migliore dal Real. Chi invece suppone che le voci sull’acquisto siano montate per far salire il titolo della Juventus in borsa. Chi invece dice che la trattativa c’è, ma che Florentino Perez, il presidente del Real, sta bloccando tutto.

Per tutto il fine settimana covo rancore. Qualcuno nell’ombra sta remando contro la mia felicità. Rifletto sul fatto che non ci si può chiamare Florentino e disporre di una volontà di potenza. Non è giusto. Io con uno che si chiama Florentino non ci prenderei neanche l’autobus.

Non sono più disposto a rinunciare a quella figura vitruviana che prende il nome di CR7. Non sono più disposto ad accettare la fallibilità dell’essere umano. Voglio vivere questo sogno.

FASE 5: I GIORNI DELL’AMORE

Alla fine gli oceani del tempo si dischiudono come alveoli. Ronaldo è della Juve.

Lasciamo perdere i dettagli dell’operazione, perché non sono più importanti. Quello che conta è che siamo entrati in una nuova era di amore e bellezza. Un nuovo Rinascimento. Abbiamo concesso a CR7 di aprire i nostri cuori, io per primo, e sono venuto a portare anche agli antijuventivi il suo verbo. Come un discepolo in tunica, con i sandali in cordura.

Ebbene Fratelli: adesso niente è impossibile. Non ci sono porti che possano chiudersi e contenere questa enorme energia vitale chiamata CR7. Nessuna identità o categoria sessuale che possano limitare i nostri cuori. È l’epoca del pansessualismo. CR7 ha dimostrato che era veramente l’inizio, in nuce, dell’amore totale. Perché io adesso amo tutti e tutto.

Amo Giuseppe Marotta, condottiero bucaniere bianconero e cavaliere di San Cristoforo martire. Il cui nome negli annali a venire sarà inscritto come “guerriero che va di vittoria in vittoria senza che nessuno possa fermarlo.”

Amo le macchine costose di Steven Zhang, anche se non sono belle come la Bugatti di Cristiano Ronaldo.

Amo i piani edilizi della Continassa.

Amo i fondi speculativi che prendono possesso del Milan.

Amo Georgina Rodriguez. Fidanzata di CR7 e adesso eletta nostra regina sabauda e principessa della Valle D’Aosta.

Ma soprattutto amo CR7, irroratore di luce e magnificenza. Sono CR7, il giocatore più forte del mondo, e gioco nella Juventus.

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