Crime

L’FBI ha inserito la crudeltà contro gli animali nella stessa ‘classe di reato’ dell’omicidio

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L’FBI ha aggiunto la crudeltà contro gli animali alla lista dei cosiddetti reati di classe A, come l’omicidio e l’incendio doloso, suscitando il plauso degli animalisti.

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I casi di crudeltà contro gli animali ricadono in quattro categorie: la negligenza; l’abuso e la tortura intenzionali; l’abuso organizzato, come i combattimenti tra galli o cani; e l’abuso sessuale sugli animali. Da quest’anno, l’agenzia li monitora utilizzando le stesse tecniche impiegate nel caso di altri reati gravi. 

Dal primo gennaio, infatti, i dati su questo genere di crimini vengono inseriti nel National Incident-Based Reporting System (NIBRS), il database pubblico usato dall’FBI per registrare i reati compiuti a livello nazionale.

Secondo il Christian Science Monitor, la decisione dell’FBI non aiuterà solo a fermare i casi di abusi sugli animali, ma può contribuire anche a identificare i potenziali killer. Alcuni studi di psicologia, infatti, dimostrano che circa il 70 per cento dei criminali violenti ha ‘cominciato’ abusando animali; la possibilità di raccogliere statistiche su casi del genere può quindi aiutare le forze di polizia a delineare soggetti singoli, segmenti della popolazione o eventuali zone a rischio.

“Alcuni se ne infischiano del modo in cui vengono trattati gli animali, ma tutti – ivi compresi, legislatori e giudici – tengono agli esseri umani; inoltre, non possono smentire i dati,” ha detto all’Associated Press Natashe Dolezal, direttrice del programma di diritto animale del Center for Animal Law Studies al Lewis e Clark College di Portland, in Oregon.

Gli abusi sugli animali sono già un reato in 13 stati americani e a Washington D.C., ma in precedenza erano classificati insieme ad altri crimini di vario genere, rendendo impossibile una reale schematizzazione dei crimini contro gli animali.

La decisione di iniziare a catalogare i casi di abusi sugli animali è “un enorme cambiamento delle politiche e un significativo passo avanti,” ha detto al Washington Post Scott Heiser, avvocato che lavora per l’Animal Defense League.

L’FBI aveva già annunciato la riforma nel 2014, ma ha iniziato a raccogliere i dati solo a partire da gennaio 2016. L’agenzia ha dichiarato che le informazioni raccolte saranno rese pubbliche nel corso dell’anno.


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