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WikiLeaks

Per l'ONU, Julian Assange è “detenuto ingiustamente” da oltre 5 anni

Il 'Panel on Arbitrary Detention' ha accolto la richiesta del fondatore di Wikileaks, che chiedeva di esaminare la legittimità della sua detenzione presso l'ambasciata dell'Ecuador di Londra.
Assange nel 2012. [Foto di Kerim Okten/EPA]

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Julian Assange, il fondatore della piattaforma di whistleblowing Wikileaks, è stato "detenuto ingiustamente" all'interno dell'ambasciata dell'Ecuador: così si è espresso, nella giornata di venerdì, il gruppo di lavoro dell'ONU chiamato a dare un parere sulla sua vicenda.

Il parere espresso dall'ONU non è vincolante né per le autorità svedesi né la polizia britannica, la quale ha già chiarito che Assange verrebbe comunque arrestato se dovesse uscire dall'ambasciata.

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Cinque esperti indipendenti, facenti parte del gruppo di lavoro ONU sulla detenzione arbitraria, hanno sentenziato che la prigionia di Assange dovrebbe essere "interrotta, e che la sua integrità fisica e la libertà di movimento siano rispettate."

Ad Assange, inoltre, spetta il diritto di essere compensato per il quinquennio di prigionia illegale.

Mercoledì, il 44enne australiano si era detto pronto a consegnarsi alla polizia britannica, se il giudizio dell'ONU nei suoi confronti fosse stato sfavorevole. A lanciare la notizia era stata, con un giorno di anticipo rispetto all'annuncio ufficiale, la BBC.

"Se l'ONU dovesse annunciare che ho perso il mio caso contro Gran Bretagna e Svezia, uscirò dall'ambasciata venerdì a mezzogiorno e mi farò arrestare da parte della polizia britannica in quanto non ci sarebbe più possibilità di appello," aveva dichiarato Assange. "Se tuttavia dovessi avere la meglio, mi aspetto l'immediata restituzione del mio passaporto e la fine di ulteriori tentativi di arrestarmi."

Leggi anche: Venerdì l'ONU potrebbe chiedere la 'scarcerazione' di Julian Assange

Assange si è rifugiato nell'ambasciata ecuadoriana a Londra nel giugno del 2012, quando la Corte Suprema inglese diede il via libera alla sua estradizione verso la Svezia. Se dovesse lasciare l'edificio, Assange verrebbe immediatamente arrestato dalla polizia britannica.

Su di lui, infatti, pende un mandato di cattura europeo per le accuse di stupro e molestie sessuali formulate dalle autorità svedesi nel 2010. Assange ha sempre sostenuto che le accuse fossero "senza fondamento" e che la loro comparsa in concomitanza con le scottanti rivelazioni di Wikileaks fosse "decisamente inquietante."

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La notorietà di Wikileaks risale all'aprile del 2010, quando il gruppo pubblicò un video che mostrerebbe l'uccisione di alcuni civili iracheni, scambiati per guerriglieri, da parte di due elicotteri americani.

Successivamente, il 25 luglio 2010 i quotidiani New York Times e The Guardian e il magazine tedesco Der Spiegel avevano diffuso dettagli segreti sull'operato dell'esercito americano durante la guerra in Afghanistan contenute in una serie di documenti riservati ottenuti da Wikileaks.

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