La guida di Noisey per cominciare ad ascoltare Aretha Franklin
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La guida di Noisey per cominciare ad ascoltare Aretha Franklin

Il catalogo della Regina del Soul è lungo oltre mezzo secolo, abbiamo cercato di metterci un po' di ordine.

Chiamare Aretha Franklin "la regina del Soul" è un po' fuorviante, perché la maggior parte delle regine nascono tali. E questo per Aretha vale solo nel senso che ha sempre posseduto una delle migliori (probabilmente la migliore) voci di tutti i tempi, ma paragonarla a una monarca significa ignorare gli anni prima del suo regno. Vuol dire passare sopra ai suoi inizi da cantante gospel nella chiesa di suo padre a Detroit, a tutto il lavoro che ha fatto nei sei anni passati sotto Columbia Records prima che firmasse per Atlantic e andasse a Muscle Shoals a ritirare la corona. Avrebbe dovuto sempre essere sua, ma niente le è stato regalato. Lei conosceva il proprio valore, e non aveva paura di pretendere il nostro r-e-s-p-e-c-t come donna, come afro-americana e, sì, come nostra legittima regina, in un'epoca in cui nessun altra avrebbe mai osato.

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D'altro canto è un buon soprannome perché le regine restano in carica a vita, e il dominio di Franklin, morta il 16 agosto a 76 anni dopo di cancro al pancreas, e la sua voce non conoscono limiti di tempo. Dire che la sua musica continuerà a vivere è un eufemismo. Ci sono legioni di superfan di Aretha che non sono ancora nati, e anni e anni dopo la loro morte le sue canzoni saranno ancora considerate dei classici.

Questo non significa che ci possano mai essere abbastanza fan di Aretha Franklin. Se ci siete arrivati solo ora, avete svariati potenziali punti d'ingresso e oltre mezzo secolo di materiale tra cui pescare, quindi per dimostrare il nostro rispetto e onorare la sua vita, abbiamo evidenziato cinque lati della Regina da cui iniziare. Tutti in piedi.

Forse ti interessa: Classic Aretha

Quando Jerry Wexler fece firmare Aretha Franklin per la Atlantic Records nel 1966, non avrebbe mai potuto sapere che sarebbe diventata un'icona femminista, un'importante figura nel movimento per i diritti civili o la prima donna a essere ammessa nella Rock and Roll Hall of Fame, ma fu abbastanza furbo da lasciarla essere se stessa. Come ha detto una volta la Regina stessa: "Se sei qui per registrarmi, allora registriamo me, non te".

Questo rifiuto di farsi controllare lo ritroviamo in alcune delle sue hit più amate, come "Respect" (la canzone di Otis Redding che lei ha trasformato in un inno femminista) o "Do Right Woman, Do Right Man", nella quale avverte che se non riceverà il rispetto e l'attenzione che merita dal partner li cercherà altrove, cantando: "una donna è un essere umano, dovresti capirlo / non è un giocattolo, è carne e ossa proprio come il suo uomo", aggiungendo poi: "dicono che sia un mondo a misura di uomo, ma nessuno me l'ha mai dimostrato / Finché siamo insieme, baby, mostrami un po' di rispetto".

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È facile dimenticare oggigiorno (anche se magari non così facile vista la situazione politica) quanto fosse rivoluzionaria a quei tempi una semplice richiesta di uguaglianza da parte di una donna, specialmente se afro-americana. Anche quando non lo chiedeva esplicitamente, la sua voce imponeva rispetto, che fosse gioiosa (come in "(You Make Me Feel Like a) Natural Woman", firmata da Carol King), addolorata ("Ain't No Way") o semplicemente impressionante ("I Never Loved A Man (The Way That I Love You)").

Playlist: "Respect" / "(You Make Me Feel Like a) Natural Woman" / "Chain of Fools" / "I Never Loved A Man (The Way That I Love You)" / "Ain't No Way" / "Do Right Woman, Do Right Man" / "Baby, I Love You" / "Don't Play That Song" / "Save Me" / "The House That Jack Built" / "Share Your Love with Me"

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Forse ti interessa: Aretha la gospel

Da un certo punto di vista, ogni canzone di Aretha è una canzone gospel. Che cantasse di amore, cuori spezzati o altri piaceri terreni (*cough cough* "Dr. Feelgood" *cough cough*), aveva una capacità unica di toccare le persone a un livello spirituale, facendo appello alla nostra umanità. La credenza in un potere ultraterreno non è richiesta quando si parla della sua musica; la sua chiesa è dappertutto: sulla pista, in camera da letto, sul divano sul quale hai deciso di restare finché non avrai finito quel mezzo chilo di gelato post-delusione amorosa.

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Ma Franklin ha iniziato la sua carriera cantando gospel nel senso più tradizionale del termine, e la sua incredibile espressività era già evidente dalle sue prime tracce, come in "Never Grow Old" dal suo debutto del 1956, Songs of Faith, registrato live alla chiesa di suo padre, la New Bethel Baptist Church, quando lei aveva soltanto 14 anni. Il gospel non l'ha mai lasciata ed è diventato una costante nel corso di tutta la sua carriera. Cantò "Precious Lord" ai funerali di Martin Luther King nel 1968 e di Mahalia Jackson nel 1972. Più avanti, lo stesso anno, il suo album Amazing Grace, registrato al picco del suo successo come artista laica, vinse un doppio disco di platino e resta il disco gospel live più venduto di tutti i tempi, oltre che il disco con il maggior successo commerciale della sua carriera.

Playlist: "Amazing Grace" / "Precious Lord (Take My Hand)" / "What A Friend We Have in Jesus" / "Mary, Don't You Weep" / "How I Got Over" / "Climbing Higher Mountains" / "Never Grow Old" / "Precious Memories" / "Oh Happy Day" feat. Mavis Staples / "God Will Take Care Of You"

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Forse ti interessa: il periodo Columbia records

L'opinione generale sul periodo in cui Aretha Franklin fece parte del roster di Columbia Records è che non avessero idea di come gestirla. E questo è vero fino a un certo punto; lei finì per cantare molti standard e pezzi pop con arrangiamenti lussuriosi per massimizzare l'appeal verso le masse. Ma niente di quello che Aretha Franklin ha mai fatto è mai stato brutto, e ci sono alcune vere gemme nel suo catalogo Columbia. Puoi sentirla aprire le ali e dare una sua impronta a "Rockabye Your Baby with a Dixie Melody", il suo singolo più venduto di questo periodo, che arrivò al 37esimo posto. Cover come "God Bless the Child" e "Try a Little Tenderness" (che in realtà lei registrò quattro anni prima della storica versione di Otis Redding) erano molto adatte a lei ma non riuscirono a spostare l'ago della bilancia dal punto di vista commerciale.

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La sua voce su tracce come "Nobody Like You" e "Mockingbird" sono anticipazioni di quel che verrà più avanti nella sua carriera, ma anche così trattenuta, è chilometri avanti rispetto a praticamente chiunque altro. Aretha potrà anche aver trovato se stessa anni dopo a Muscle Shoals, ma le sue registrazioni Columbia sono assolutamente degne di essere riascoltate per godere della sua grandezza ancora acerba.

Playlist: "Nobody Like You" / "Rockabye Your Baby with a Dixie Melody" / "Try a Little Tenderness" / "Cry Like A Baby" / "Trouble In Mind" / "Skylark" / "God Bless the Child" / "Today I Sing the Blues" / "Mockingbird"

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Forse ti interessa: Aretha autrice

Forse è perché è difficile concentrarsi su qualunque cosa quando senti quell'incredibile voce e bravura al piano, o perché aveva avuto tanto successo cantando canzoni di altri (di quello parleremo dopo), ma Aretha Franklin non riceve neanche un po' del riconoscimento che le spetterebbe come autrice di canzoni. Molte delle canzoni che ha scritto (o co-scritto) sono tra le sue migliori. Che cacchio, se avesse smesso subito dopo aver scritto "Think" con il suo primo marito Ted White, la considereremmo comunque fra le più grandi di tutti i tempi.

Per fortuna, però, non ha smesso, e oltre a co-firmare canzoni come "Baby Baby Baby" con sua sorella Carolyn, Aretha è riuscita a scrivere classici immortali come la funky "Rock Steady" e la contagiosa "Spirit in the Dark", nella quale ci implora di "mettere le mani sui fianchi, chiudere gli occhi e muoversi con lo spirito" (se non avete visto il video in cui la suona nel 1971 al Fillmore West con Ray Charles, rimediate immediatamente).

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Playlist: "Spirit in the Dark" / "Rock Steady" / "Think" / "(Sweet Sweet Baby) Since You've Been Gone" / "Dr. Feelgood (Love is a Serious Business)" / "Day Dreaming" / "Call Me" / "Baby Baby Baby"

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Forse ti interessa: Aretha che migliora canzoni altrui

La maggior parte delle canzoni che ha registrato sono state scritte da altri, ma per questa playlist con "canzoni altrui" intendiamo cover di canzoni rese popolari da altri artisti. Uno dei maggiori doni di Aretha Franklin, a parte la capacità di cantare fortissimo ogni cosa le mettessi davanti, era l'abilità nel rendere proprie le canzoni. In alcuni casi ("Respect", per esempio, che ho etichettato come Classic Aretha per ovvi motivi), la sua versione è diventata quella definitiva. Ma anche quando si cimentava con alcune delle più famose e amate hit degli artisti più iconici dell'epoca, ci metteva del suo, viaggiando testa a testa con gli originali e spesso superandoli anche (senza offesa, Paul McCartney, ma la "The Long and Winding Road" di Aretha si mangia a colazione la tua).

Aveva i suoi artisti preferiti, sui quali amava ritornare (come Sam Cooke, che la ispirò a passare dal gospel alla musica profana, e Otis Redding, la cui "I've Been Loving You Too Long" è comparsa sul suo album Young, Gifted and Black anni dopo che lui ebbe dichiarato "Quella ragazzina mi ha fregato la canzone" dopo aver sentito la sua versione di "Respect"). Ma oltre a canzoni nel suo stile, Franklin non ha mai avuto paura di confrontarsi con cose più inaspettate come "96 Tears" di ? & the Mysterians o, più di recente, "Rolling in the Deep" di Adele. Che le abbia rubate o semplicemente prese in prestito, le sue cover di altri artisti provano che questo è il suo regno: a tutti è permesso viverci, ma la Regina è sovrana.

Playlist: "A Change Is Gonna Come" / "Bridge Over Troubled Water" / "I Say A Little Prayer" / "Young, Gifted and Black" / "The Long and Winding Road" / "Eleanor Rigby" / "People Get Ready" / "The Weight" / "Son of a Preacher Man" / "You Send Me" / "I've Been Loving You Too Long" / "Rolling in the Deep" / "96 Tears"

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La versione originale di questo articolo è stata pubblicata da Noisey USA.

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