soldi

Consigli pratici per risparmiare un po' ogni mese, anche se sei un disastro

Se non cominciamo a cambiare la nostra cultura del denaro, noi giovani italiani saremo sempre con le pezze al culo.
Niccolò Carradori
Florence, IT
risparmiare

Anche questo mese la tua prospettiva economica è quella di arrivare agli ultimi giorni e sperare. Sperare che i calcoli che ti sei fatto in testa ogni volta che hai ordinato delivery perché non c’era niente in frigo fossero in linea con quello che ti potevi permettere; sperare che il bonifico del prossimo stipendio parta velocemente e che non ci sia un weekend nel mezzo; sperare di non doverti di nuovo arrangiare perché l'ultimo giorno prima dell'accredito sul conto sei rimasto con 3,70 euro disponibili.

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Visualizzare il saldo online è come spizzare l'ultima carta sul tavolo a Texas hold'em: un mix bilanciato di aspettative e timori. E non è possibile continuare così a lungo. Una multa, un guasto alla macchina, un conguaglio per la casa: qualsiasi spesa improvvisa può farti sprofondare nel baratro quando vivi così risicato con i soldi e non metti mai niente da parte.

Sembra una situazione drastica, ma la vivono in molti. Perché quasi tutti i mantra economici depressivi che abbiamo sentito negli ultimi dieci anni sono veritieri, almeno su larga scala: abbiamo realmente meno capacità di generare reddito della generazione che ci ha preceduto, il costo della vita cresce progressivamente, esistono grosse difficoltà sul mercato del lavoro per i giovani, e le prospettive future in materia di previdenza sociale in Italia sono quasi apocalittiche. Quindi non solo in media abbiamo meno soldi rispetto a chi ci ha preceduto, ma in prospettiva ce ne servono molti più per mantenere il nostro tenore di vita superata la mezza età. E questo richiede un cambio di percezione.

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Uno dei problemi principali quando si parla di soldi, infatti, è che non abbiamo mai preso realmente coscienza della nostra ignoranza e disorganizzazione economica. Far parte di una generazione più povera della precedente comporta un ribaltamento della scala dei valori economici: se generalmente per i nostri genitori la fiducia nel denaro era quasi scontata, per noi l'atteggiamento da tenere è esattamente il contrario. In questo momento è difficile incidere in modo sistematico—e con sistematico intendo su vasta scala— sulla capacità di generare denaro, quindi è opportuno imparare e gestire quello che incameriamo.

Quelli che seguono, quindi, sono alcuni consigli e spunti di riflessione mentre aspettiamo la piena automazione e il reddito universale.

SMETTI DI VIVERE COME UN MEMBRO DELLA GENERAZIONE X

Uno dei paradossi economici della nostra generazione è che abbiamo meno capacità di acquisto di un Baby Boomer (i nati fra anni Quaranta e Sessanta), ma la stessa smania da consumatori della Generazione X (i nati fra anni Sessanta e gli Ottanta).

Il primo passo è quindi quello di ristrutturare il tuo concetto di necessità economica: smetti di perdere denaro in cose che pensi ti siano concesse ma non lo sono. È una questione che sembra riguardare soltanto i giovani con un basso reddito, ma riguarda anche quelli che guadagnano discretamente: siamo in molti a vivere al limite delle nostre possibilità. Anche se hai un buono stipendio, dovresti cominciare a pensare di non risparmiare soltanto una minima parte di esso. Nel caso di chi purtroppo non guadagna molto, però, non si tratta di valutare uno stile di vita—parliamo della necessità di migliorare il proprio rapporto con il denaro.

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Esempio pratico e cinico: se guadagni 1200 euro e spendi fra i 300 e i 500 di affitto sei già al di là della linea in cui puoi fumare un pacchetto di sigarette al giorno, bere il caffè al bar come consuetudine, pagare l'abbonamento a Netflix, ordinare da asporto settimanalmente, e sopperire alla rata mensile dell'iPhone. Se guadagni 1200 euro di base non dovresti scegliere un iPhone come telefono (o qualsiasi altro prodotto di lusso in generale) anche nel caso in cui la dilazione facesse apparire le rate bassissime—sul lungo periodo sono comunque soldi che non dovresti spendere, se puoi comprare un prodotto economico che può fare le stesse cose e farti risparmiare denaro.

La regola generale è una: diffida di tutte le spese low-cost che sembrano accettabili ma che riguardano consumi superflui. La matematica è la tua fedele alleata. Un all-you-can-eat da 15 euro ti sembra allettante finché non calcoli il numero di pasti casalinghi che puoi fare con 15 euro di spesa assennata al supermercato.

ORGANIZZATI

Dave Ramsey è un guru del risparmio il cui canale YouTube ha più di un milione di iscritti: attraverso una specie di show radiofonico non fa altro che valutare le condizioni economiche dei suoi spettatori, e fornire consigli di risparmio. E una cosa che emerge ciclicamente, di episodio in episodio, è proprio il fatto che le persone tendono a non tenere conto di quello che spendono.

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Non si può essere proattivi esclusivamente quando si tratta di pianificare le entrate, altrimenti non si avrà mai il controllo del proprio denaro.

Per questo dovresti cominciare a prendere in seria considerazione di studiare con occhio clinico le tue abitudini di spesa. Munisciti di fogli Excel e calcola quanto spendi mediamente per il cibo ogni mese, quanto ti costa garantirti un tetto sulla testa (affitto, bollette e spese generali di mantenimento), e il costo dei tuoi spostamenti abituali per le cose importanti (lavoro ecc ecc). Spesso è possibile diminuire queste spese senza finire in una puntata di Malati di Risparmio.

Una volta ridotte al minimo, considera queste spese come necessarie e non appena percepisci lo stipendio "preleva" la cifra intera e inserisci i soldi in tre "buste" (cibo, casa, altre spese) che non possono essere toccate. Può sembrare un gesto inutile, ma il "metodo delle buste" funziona. Togliere dal bancomat la disponibilità di quel denaro ti renderà impossibile spenderlo. Proteggiti da te stesso.

RISPARMIA

Se hai la fortuna di avere dei soldi che avanzano, adesso è il momento di organizzare la tua strategia di risparmio. Esiste un metodo basilare che negli Stati Uniti è conosciuto come "Six Month Saving Plan": consiste nel porsi l'obiettivo di mettere da parte un fondo d'emergenza che ti consenta di proseguire con il tuo normale stile di vita (le tre buste) per sei mesi, nel caso in cui tu perdessi il lavoro. Devi fare una stima di quanto riesci oggettivamente a risparmiare dei soldi che ti avanzano per arrivare alla cifra del fondo di emergenza il più velocemente possibile e cercare di ottimizzare tutto. Secondo Ramsey dal punto di vista della motivazione puntare a un fondo d'emergenza funziona perché c'è un obiettivo, ed è basato sullo "Snowball Method": via via che riesci a mettere da parte dei soldi, desideri averne sempre di più al sicuro.

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Ci sono dei piccoli accorgimenti che puoi prendere in considerazione per migliorare la tua capacità di non concederti sgarri, come pensare di aprire un secondo conto corrente in cui versare la cifra che hai deciso di risparmiare mensilmente, e toglierla dalla disponibilità del bancomat che ti porti in giro per le piccole spese.

Il raggiungimento dell'obiettivo ha due principali benefici: possiedi davvero un fondo per le emergenze nel caso in cui le cose si mettano male, e soprattutto hai sviluppato una cultura e un metodo del risparmio.

SCELTE DRASTICHE SUL LUNGO PERIODO

Se tutti questi metodi, seguiti con costanza e dedizione, non sono efficaci sul lungo periodo, purtroppo significa che il tuo reddito non ti consente di mettere da parte neanche piccole cifre. Ed è un problema serio da cui si esce soltanto in due modi.

Il primo consiste nel mettere in discussione le tue spese fisse: riusciresti a risparmiare abbastanza denaro da creare il fondo d'emergenza se ti trasferissi in periferia, o in una zona in cui gli affitti sono più bassi? Nel caso in cui la risposta sia affermativa, allora dovresti farlo. Purtroppo siamo parte di una generazione economicamente disagiata, e la prospettiva di avere dei soldi da parte è preferibile a quella di vivere in una zona che ci piace.

Il secondo invece riguarda il tuo reddito. Se anche ridimensionare tutte le tue spese in modo drastico non ti consente di mettere da parte niente, significa che devi seriamente riconsiderare le tue condizioni di lavoro. Non c'è bisogno di leggere Teoria della Classe Disagiata per sapere bene quanto la nostra generazione sia disposta a sacrificarsi in nome delle proprie velleità. Anche se il lavoro che fai ti fa sentire bene, il prezzo da pagare è troppo alto se sei sempre senza un euro. Se hai la possibilità dovresti cercarne uno più redditizio, oppure prendere in considerazione l'idea di fare anche un part-time nel caso in cui non sia possibile.

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