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Tecnologia

Degli Anonymous italiani hanno pubblicato dei dati di Banca Intesa e Unipol

Una cellula indipendente di Anonymous Italia ha rivendicato il dump di un centinaio di database appartenenti a Intesa Sanpaolo e Unipol Banca.
via Il Tempo

Nel pomeriggio di questa domenica una cellula indipendente di Anonymous Italia ha rivendicato il dump online di numerosi database appartenenti a Intesa Sanpaolo e Unipol Banca; si tratta di 90 elenchi dati appartenenti a Intesa e 10 di Unipol, i quali contengono i dati sensibili di dipendenti e persone legate ai due istituti.

Le due aziende, contattate da Repubblica, hanno negato qualsiasi tipo di accesso non autorizzato ai loro sistemi, "I dati pubblicati online sono a disposizione di un fornitore esterno. Escludiamo impatti per la nostra clientela."

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La cellula, Ghost Italy, ha annunciato il dump su GhostBin con un comunicato piuttosto chiaro.

Ovunque, nelle case dei cittadini, nelle ditte artigianali, commerciali, industriali,l'argomento più scottante è la mancanza di credito. Le Banche sono ormai smascherate e l'unica parola che le definisce appieno è speculazione. Dopo la chiara distruzione dell'economia statale come familiare, continuano ad arrivare fondi sempre più caricati da un debito oramai incolmabile.

Basta leggere come fu costruita la prima moneta, per capire come il debitto si sia insidiato già negli albori di questa metodologia di scambio, non sufficente questo debito è stato arricchito dalle fantasie capitalistiche di poghi individui, i quali, sensa scrupoli hanno sovraccaricato la valuta fino a renderla irreale.

Nonostante questa chiarezza intellettuale lo stato, come i privati cittadini, continuano ad investire, a indebitarsi, continuando a navigare in questo labirinto che non consente vie di salvezza. Pochi saggi si salveranno, la strada è chiara, cosa ne sarà di questi debiti, se nessuno li paga? Cosa accadrà alle banche quando coloro che se lo possono permettere non ne faranno più uso? Quale strada troveranno per continuare a sfruttare le nostre vite e il nostro lavoro?

Gli interrogativi sono tanti, ma una cosa è certa, nei tempi che verranno lo scopriremo, le banche sono un nemico sociale che per troppo tempo ha agito indisturbato, ora è tempo di dire basta.

L'azione, di fatto, è di carattere dimostrativo, visto che per quanto i dati pubblicati siano effettivamente sensibili è difficile che un malintenzionato riesca a causare danni, una volta armatosi di questi elenchi di username e password. L'intenzione era quella di sottolineare ancora una volta quanto dozzinali siano i sistemi di sicurezza di numerose istituzioni che fanno della protezione dei dati dei loro clienti il loro cavallo di battaglia.

Ho contattato gli attivisti di Ghost Italy, che mi hanno confermato che "i dati sono molto sensibili, ed è incredibile quanto le due banche sminuiscano il fatto di essere state violate; […] questa operazione è stata fatto per dimostrare che la protezione di cui le banche si vantano tanto, non esiste."

Ho chiesto loro quanto impegno avesse richiesto l'operazione, "L'impegno c'è stato, ma detto fra noi è stato un gioco da ragazzi."

Questa è l'ultima di una serie di azioni politiche e dimostrative portate avanti da Ghost Italy, che quest'estate avevano agito contro i siti web di Sistema Commercio, Ferrovie.it, Wind, UILCA, ANSV, Unione dei Carabinieri, Stato Regioni, UIL Polizia e alcuni domini governativi.