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Tecnologia

Twitter sta impedendo alle agenzie di intelligence di sorvegliare i tweet

Secondo un'autorità dei servizi di intelligence americani, Twitter starebbe impedendo l'utilizzo dei suoi strumenti di analytics per scopi di sorveglianza.
via Shutterstock

Secondo un'autorità dei servizi di intelligence statunitensi, Twitter starebbe per revocare l'accesso ai suoi strumenti di analytics alle agenzie governative di intelligence. In particolare sembra che Dataminr, uno dei servizi di monitoraggio del flusso di tweet più avanzati del mondo, cesserà la collaborazione col governo americano che procedeva da ormai due anni, a insaputa di Twitter, grazie a un investimento del fondo In-Q-Tel, specializzata in investimenti su servizi o prodotti che supportano le attività della CIA.

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La notizia arriva dal Wall Street Journal—Twitter, in una dichiarazione, avrebbe affermato che "i dati sono in gran parte di dominio pubblico e il governo statunitense può analizzare gli account pubblici con i propri mezzi, come può farlo qualunque altro utente." Twitter possiede il 5% di Dataminr, l'unico servizio ad avere allo stesso tempo completo accesso al flusso in tempo reale di Twitter e a poter rivendere i dati ai suoi clienti.

"I dati sono in gran parte di dominio pubblico e il governo statunitense può analizzare gli account pubblici con i propri mezzi, come può farlo qualunque altro utente."

L'intenzione di Twitter è quella di distanziarsi dalla collaborazione con le autorità governative, "Non abbiamo mai autorizzato Dataminr o qualunque altra terza parte a vendere dati ai governi o alle agenzie di intelligence per scopi di sorveglianza," ha dichiarato Twitter a The Verge, "Si tratta di una linea che Twitter adotta da ormai diverso tempo, non è una novità." Dataminr potrà continuare a fornire i suoi servizi alle testate giornalistiche a diverse aziende in ambito finanziario.

Gli strumenti offerti da Dataminr permettono di monitorare in tempo reale il traffico Twitter e di associarlo a determinati geo-tag, di modo da restringere il campo di ricerca e analizzare in maniera specifica lo svilupparsi di determinati eventi. Inoltre, le potenzialità di Dataminr hanno permesso più di una volta di anticipare le testate giornalistiche nella notifica di attacchi terroristici e eventi di rilevanza internazionale: Dataminr afferma di aver notificato il consumarsi degli attacchi di Bruxelles 10 minuti prima dei media generalisti, di aver fornito allerta degli attacchi all'industria petrolifera libica da parte dell'ISIS e di aver segnalato in anticipo la crisi politica brasiliana.

Il transparency report 2015 di Twitter evidenzia un netto aumento dei tentativi di interazione tra il governo statunitense e il social network. via Mashable

Gli eventi recenti, come il caso Apple vs FBI, dimostrano come dopo gli eventi legati a Edward Snowden le grandi aziende del mondo tech abbiano cercato sempre più di distanziarsi dai governi—In-Q-Tel, il fondo di investimento 'figlio' dei servizi di intelligence americani è dedicato proprio alla penetrazione in servizi che possano arricchire il potenziale di raccolta dati del governo statunitense.

La notizia non è stata ancora ufficialmente diffusa da Twitter, ma i commenti forniti dal social network a varie testate di tutto il mondo confermano la linea—Inoltre, secondo il transparency report 2015, Twitter ha notificato negli ultimi 6 mesi del 2015 un aumento del 65% di richieste di dati da parte del governo americano rispetto allo stesso semestre del 2014.

La questione, per quanto facilmente polarizzante, è lontanissima dall'essere esauribile in affermazioni sommarie: se da un lato i tentativi di sorveglianza da parte dei governi sono in crescita costante, dall'altro lato non può che preoccupare l'idea che poche, grandi aziende detengano potere decisionale su immensi flussi di dati generati da persone di tutto il mondo.