Le pause sigarette in cui per dieci minuti scambi confessioni indicibili a sconosciuti che non vedrai mai più, gridarsi nelle orecchie mentre fai la fila per il drink, le promesse di smetterla per sempre di ridursi così per poi dimenticarlo prima che inizi il weekend successivo.
Sono solo alcuni dei momenti che potrebbero venire in mente sfogliando le oltre 250 pagine di “DISCO MUTE – Le discoteche abbandonate d’Italia,” libro fotografico edito da Magenes Editoriale, curato da Alessandro Tesei e Davide Calloni di Ascosi Lasciti, con immagini di autori come Simone Nanetti ed Elsa Mancini, tutti uniti dalla passione comune per la urban exploration—una forma d’arte che attraverso le fotografie di luoghi dismessi racconta sensazioni e storie di un tempo passato.
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Per immagini, nel libro si narra “l’apertura” delle “discoteche cattedrali,” come “le più grandi e famose, il Cocoricò, il Babaloo, il Prince, ma anche quelle più piccole o storiche, il Tana, il Domina, il Majorca,” che hanno visto un “successo esorbitante” sopratutto tra gli anni Ottanta e Novanta, e che poco a poco sono state chiuse per i motivi più disparati. Alcune per problemi di sicurezza, droghe, altre per il cambiamento del pubblico e più in generale per la crisi del clubbling culminata negli anni Dieci del 2000.
“Migliaia di persone, di serate, i deejay, la musica ad alto volume, le uscite con la compagnia, gli incontri di una notte […]. Si ballava fino all’alba e si tornava a casa con le orecchie che fischiavano,” si legge nel libro. “Queste sono le piste su cui abbiamo ballato, i banconi dei bar su cui abbiamo ordinato i primi cocktail, ingresso con una consumazione, la fila per entrare, sei in lista? La coda al bagno delle ragazze.”
Per quanto si possa pensare che questo sia un libro per chi c’era, il volume (nato durante il primo lockdown) è piuttosto traversarle: dopo due anni in cui le discoteche sono state più chiuse che aperte [riapriranno il 10 febbraio 2022], sono scatti che possono scatenare le stesse sensazioni di nostalgia anche a persone più giovani.
“Vi ricordate com’era quando capitava di vedere il locale con la luce del giorno? Più o meno la sensazione è la stessa,” si legge ancora. E questo vale per tutti.
Fino al 21 febbraio, una selezione fotografica di “DISCO MUTE – Le discoteche abbandonate d’Italia” è in mostra a Bologna alla Gallery16 in via Nazario Sauro 16/A, dalle 17.30 alle 23.00. L’ingresso è gratuito. Il libro, invece, è acquistabile qui. Scorri in basso per vedere altre foto.