Tecnología

Ecco il dizionario della DEA con tutti i nomi delle droghe

Chiunque abbia passato del tempo in una scuola elementare americana durante l’inutile programma DARE (che sta per Drug Abuse Resistance Education), si ricorderà di termini come “dope,” “Mary Jane,” e “reefer,” tra gli altri pseudonimi che venivano dati alle droghe. Io ero un bambino cresciuto nella bambagia, e per questo capivo di rado di che cosa stessero parlando gli agenti del DARE.

In realtà, esclusi i termini più comuni come “erba” e “fumo,” devo ammettere che neanche adesso abbia le idee tanto chiare su come e quanto si usi davvero lo slang per parlare di droga nel mondo reale. Per questo, sono lieto di condividere con voi il vademecum del gergo della droga usato dal governo, che potrebbe tornarvi utile se siete scrittori comici in cerca di un dialogo senza senso tra adulti che cercano di connettere con i giovani. Questo è il “dizionario” della Drug Enforcement Agency contenente i nomi delle droghe in slang, compilato tra il 1993 e il 2008, e pubblicato internamente il maggio 2009. Motherboard ha ottenuto il documento, che non è mai stato pubblicato interamente in internet fino ad oggi, tramite un FOIA (Freedom of Information Act Request).

Videos by VICE

Il dizionario è parte della cosiddetta “Operation Breakthrough,” un progetto di ricerca della DEA il cui obiettivo originale era arrivare a una stima della quantità totale di cocaina prodotta in Sud America. Il progetto è ancora attivo e si è ampliato per “fornire al Governo degli Stati Uniti dati forensi e informazioni strategiche uniche sulla natura e la portata delle minacce globali rappresentate dalle coltivazioni illegali e dalle catene di produzione della droga,” stando alla richiesta di budget del 2017 del Dipartimento di Giustizia.

In risposta al FOIA, la DEA mi ha inviato per posta questo scrigno di documenti (scannerizzati e caricati qui sotto).

Un messaggio introduttivo scritto da Anthony Placido, Chief of Intelligence della DEA all’epoca, sottolinea come il dizionario fosse stato compilato dagli ufficiali della DEA a cui venivano affidati gli interrogatori di chi cucinava cocaina ed eroina. Il dizionario è organizzato in quattro modi diversi: in ordine alfabetico, per paese, per sostanza, e per fase (abuso, coltivazione e processazione).

“Chi cucina cocaina ed eroina usa spesso termini specializzati o di slang per le diverse fasi di processazione della droga,” ha scritto Placido. “Questo dizionario definisce molti dei termini usati più comunemente dai cuochi in America latina e nel Sud-ovest [omissis].”

Grazie a questo dizionario, ora so che una “aceituna” (“un’oliva”) è una persona che fa uso di LSD in Messico, che “chandu” è un termine hindi-bengalese per l’oppio, e che con “nuai” si intendono 700 grammi di eroina nell’Asia sud-orientale. Se qualsiasi di questi termini vi suona strano, o se pensate che ne manchi qualcuno all’appello, fateci sapere.

DEA File di MotherboardTV su Scribd