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La Conferenza Episcopale Italiana, invece, si è mostrata decisamente meno convinta. Il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, ha rilasciato una dichiarazione piuttosto stizzita: "Rispetto alle urgenze che si impongono, è paradossale questa attenzione [ alle unioni civili ]. Peccato non poterne riscontrare altrettanta in effettive misure di sostegno alla famiglia, nonostante questa sia la cellula fondamentale del nostro tessuto sociale, l'unica che assicura una serie di funzioni preziose e insostituibili."Le fragole di Ivan Scalfarotto — nomfup (@nomfup)July 18, 2015
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La fallimentare storia dei tentativi di introdurre un riconoscimento minimo dei diritti delle coppie dello stesso sesso è per certi versi abbastanza simile a quella sul reato di tortura.Anche in quest'ultimo caso, dopo la condanna della Cedu sui fatti della scuola Diaz, tutti avevano ribadito la necessità di dotarsi di una legge. Peccato che, a causa della fortissima pressione esercitata dalle lobby poliziesche, qualche settimana fa il disegno di legge—che anche in questo caso è ben lontano dall'essere soddisfacente—sia stata ricacciato nel solito pantano parlamentare, allontanandone ancora una volta l'approvazione.Per restare sul paragone, il timore è che quanto visto con il reato di tortura possa replicarsi anche con il ddl Cirinnà. Non ci resta che vedere, dunque, se vincerà il "benaltrismo" dei vari Salvini e delle varie Manif PourTous, oppure se l'indignazione odierna sarà in grado di riallineare l'Italia al mondo civilizzato.Segui Leonardo su TwitterMappa dei diritti civili in Europa, oggi sul Corriere della Sera (notare il colore dell'Italia) (via — Dino Amenduni (@doonie)March 9, 2015