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prostituzione

Com'è veramente fare sesso con una prostituta di Amsterdam

Lange è un frequentatore abituale di De Wallen fortemente convinto che la tradizionale visione della prostituzione sia completamente sbagliata.
Illustrazioni di Craig Scott.

Di recente sono capitato su un sito, The Amsterdam Diaries. All'inizio pensavo fosse un semplice resoconto di un turista inglese in visita al quartiere a luci rosse della città—l'ennesimo, gretto monologo per bocca di un "cliente" arrapato. Ben presto però ho capito che quel sito aveva qualcosa in più. Ci sono molte opinioni politiche, ricerche sulle origini, sulle leggi e sulla cultura della prostituzione, e anche le storie, scritte con eleganza in prima persona, contengono tracce consistenti di humor e umanità.

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L'autore del blog è un ricco professionista che si gode le cose migliori della vita, una specie di American Psycho se Bret Easton Ellis non avesse dato a Patrick Bateman delle armi e avesse calcato di meno la mano sulla sua malattia mentale. Ad esempio: "Ora sono vestito, entro nella parte. È bello avere addosso la giacca e gli stivali. Se trovassi una vagina che mi sta come mi stanno i miei stivali, sarebbe perfetto. Ho un fondo-scopate che non può restare e a secco. Fisicamente sono molto in forma. Se fossi più in forma di così probabilmente il governo mi tasserebbe."

Oggi il blog raccoglie circa 100.000 visitatori al mese ed è, parole dell'autore, "forse la ricerca più accuratamente documentata sulla transazione e la relazione tra prostituta e cliente."

Spinto da queste informazioni ho contattato l'anonimo autore, che dopo qualche trattativa ha accettato di incontrarmi. Il tutto, ovviamente, a patto che non rivelassi nulla sulla sua identità o sul posto in cui abita, perché "se i giornali scandalistici britannici o le giornaliste femministe lo scoprissero, potrebbero e vorrebbero fare di tutto per rovinarmi la vita." Per cui, per il bene della sua vita, chiamiamolo Lange.

Il fatto che sia uno scrittore decente con un profondo interesse per il soggetto di cui scrive ovviamente non lo rende un santo. Ma per quanto mi riguarda lo rende più interessante del classico turista britannico che va ad Amsterdam, quei tizi che finiscono per spendere tutti i loro soldi in erba, posaceneri souvenir e sesso con quante più donne gli consentano i loro peni semi-incoscienti e pieni di Heineken.

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Ecco una versione ridotta della nostra conversazione.

VICE: Dunque, cosa puoi dirmi di te?
Lange: Ceto medio. Laurea in scienze politiche. Un buon lavoro. Mi sono sposato troppo giovane e ora sono divorziato.

OK. Perché hai iniziato ad andare a prostitute?
Non c'è una spiegazione razionale, non ci ho pensato, non l'ho pianificato, non avevo un appetito sessuale da soddisfare. Una sera, sulla spiaggia, mi sono detto, "Cosa cazzo ci fai qui, alle otto di sera della vigilia di Natale?" Ero separato e nel bel mezzo di un divorzio, e non ero dell'umore giusto per i festeggiamenti natalizi. Questa domanda mi ha fatto capire quanto avrei apprezzato il calore di una compagnia femminile. Se poi questa compagnia fosse stata di circa 25 anni, bellissima e giapponese—sospetto che questa sia l'influenza del porno—sarebbe stato perfetto. Ma non sarebbe mai successo senza pagare.

Per cui sei andato ad Amsterdam.
Sì. È stato fantastico, come solo trovarsi in un ambiente del genere può essere per un uomo che non ha fatto sesso per buona parte dell'anno. Nei successivi sei mesi ci sono tornato ancora. Le brevi, intense esperienze sessuali erano molto belle, ma non erano ciò che stavo cercando. Volevo un'esperienza molto più intima del sesso in cambio di soldi offerto dalle donne alle vetrine. Ho deciso di smettere quando ho avuto un'epifania. Un pomeriggio sono stato con una ragazza olandese e ho avuto una vera esperienza di "fidanzamento".

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Ovvero?
La frequentazione dura per un periodo abbastanza lunghetto, comprende un sacco di atti sessuali molto intimi e, fatto particolarmente importante almeno per me, il bacio. Un'esperienza di "fidanzamento" con una prostituta può essere molto più eccitante di molte vere fidanzate. Ho cercato di replicare l'esperienza il più spesso possibile. Non puoi semplicemente andare a De Wallen, entrare in uno dei tanti posti con le vetrine e aspettarti di avere quello che ho appena descritto. Può capitare. In altri casi devo corteggiare una ragazza andando da lei varie volte prima che si stabilisca questa connessione.

Quindi questi rapporti non sono solo fisici?
Sì. Le ragazze che vedo regolarmente sono quelle che mi piacciono. Mi piace la loro compagnia. Sono interessato a loro come persone. Non sono come i membri delle società di soccorso, che si limitano ad etichettare le prostitute come "Persone distrutte che hanno bisogno di essere salvate". Per questa gente le prostitute sono statistiche, meri individui da controllare. Per me, sono persone vere che meritano rispetto. E, per quanto ne so io, molte di loro sono più intelligenti di quanti le criticano.

È mai stato difficile per te evitare di affezionarti troppo?
Quando sono stato per la prima volta nel quartiere a luci rosse, sì; ho commesso l'errore di pensare che loro mi vedessero come un cliente speciale. Ma sono riuscito a spogliarmi di quest'idea. Il buon senso dice che può essere un buon posto per avere una vera esperienza di "fidanzamento", ma che non è un buon posto per incontrare una fidanzata.

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Perché hai iniziato a scrivere delle tue esperienze online?
Un po' di anni prima di andare ad Amsterdam avevo iniziato a tenere un diario molto dettagliato. È successo per via del divorzio, lo stavo usando per scaricare l'agitazione che avevo in testa. Quando ho iniziato a visitare De Wallen sono semplicemente andato avanti.

Quello che scrive sul sito sei tu o è un personaggio che hai creato? In certe parti somiglia a Patrick Bateman.
Be', è una versione di me stesso, un personaggio che rappresenta la mia versione estesa. A volte cerco intenzionalmente di essere divertente. Buona parte delle battute sono frecciatine nei miei confronti, perché riconosco che a volte posso essere davvero uno stronzo. American Psycho è l'unico libro che mi sono mai vergognato di aver letto e posseduto. Alla fine l'ho portato in giardino e gli ho dato fuoco.

Davvero? Perché?
L'ho letto tanto tempo fa, quindi non ricordo tutto con precisione—ma ricordo chiaramente la parte in cui infila un topo nella vagina di una ragazza. In sostanza, è stato per il fatto che la violenza raffigurata era del tutto gratuita e non volevo che nessuno pensasse che una cosa del genere potesse piacermi. Di conseguenza, la cosa migliore che potessi fare era bruciarlo. Poi c'è stato il problema delle ceneri e dello spiegare perché la copertina avesse queste enormi bruciature.

Cosa ti danno queste esperienza che non possono darti gli appuntamenti e le relazioni?
Non mi capita mai di avere appuntamenti o relazioni. Non incontro donne per cui provo interesse; non provo alcun interesse per le donne della mia età. Si dà per scontato che se una coppia ha una relazione il sesso sia eccellente. La verità è che c'è tutta una serie di problemi sessuali connaturati alle relazioni a lungo termine. Uno dei motivi più comuni per cui si va con le prostitute è che a una prostituta un uomo può chiedere delle cose che, se chieste alla compagna, potrebbero danneggiare la relazione. Una prostituta dice solo sì o no, e non ci sono altri problemi.

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Ti consideri dipendente dal sesso?
Ovviamente no. È divertente osservare quanto spesso venga fuori questa domanda quando si parla di sesso. Se un uomo fa sesso con sua moglie una notte sì e una no, viene considerato normale e in buona salute. Se fa sesso con sua moglie ogni notte, viene considerato molto virile ma comunque molto normale. Se invece va a prostitute una volta ogni sei settimane viene considerato un sessodipendente.

Quanti soldi pensi di aver speso per fare sesso?
Tirare le somme è sempre un dolore. In tutto sono un bel po' di soldi, anche se una singola visita è qualcosa che posso permettermi senza problemi; sono soldi a perdere. C'è una ragazza che pago 400 euro per due ore, con magari altre due visite a 100 e 200 euro.

Tu sei un cliente abituale: hai mai avuto brutte esperienze nel quartiere a luci rosse?
No, ma penso sia difficile assistere a eventi del genere perché in teoria avvengono dietro le tende tirate. Mi capita di chiederlo alle ragazze, a volte, e molte di loro rispondono di no. Sanno come gestire gli uomini, per cui sospetto che molte siano in grado agire per evitare gli incidenti prima ancora che accadano.

Credo che un poliziotto che lavora sulla metropolitana di Londra corra più rischi di subire atti di violenza che una prostituta in vetrina ad Amsterdam. Hai notato tutti quei cartelli negli aeroporti, nelle banche, negli uffici di collocamento—"I comportamenti offensivi e violenti nei confronti dei nostri dipendenti non verranno tollerati"? Nel mondo della prostituzione le cose brutte accadono proprio come in qualsiasi altro. Purtroppo vengono sempre ingigantite e usate come scusa per cercare di fermare la prostituzione.

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Sembri un fervente sostenitore dei diritti e dell'equità di trattamento per i lavoratori del sesso. Potresti riassumere in breve la tua filosofia?
Storicamente, l'enfasi è sempre stata posta sul considerare la prostituzione come un'offesa al pubblico decoro, per cui sono sempre state le prostitute di strada ad attirare maggiormente l'attenzione della polizia. Oggi c'è un miscuglio legislativo alla Frankenstein, che si concentra sulle attività che circondano la prostituzione e a tutti gli effetti rende illegale un'attività legale. L'altro problema è il modo in cui la prostituzione è connessa ad attività illegali, come l'immigrazione illegale o la tratta degli esseri umani. Inoltre la legge viene applicata in modo incoerente e le conseguenze di questa applicazione spesso sono vere e proprie molestie.

Tu come risolveresti il problema?
Io depenalizzerei la prostituzione. Sarebbe tutto più semplice, se quel mondo diventasse un settore economico come un altro—se venisse tassato, ecc. L'età del consenso rimarrebbe a 18 anni. Se una donna può votare e abortire, può anche decidere cosa fare del suo corpo. Introdurrei fondi pensione per le prostitute che intendono smettere di lavorare. L'insulto nei confronti delle prostitute diventerebbe un crimine d'odio. Verrebbe fatta una chiara distinzione tra prostituzione, immigrazione a fini economici e traffico di esseri umani, supportata da un'analisi approfondita dei veri dati del traffico di esseri umani, così da poter dare una risposta adeguata. Per i casi in cui alla radice della prostituzione c'è la tossicodipendenza, introdurrei un fondo che paghi la riabilitazione. Lo scopo di tutto questo sarebbe cercare di far funzionare l'ambiente della prostituzione in modo sicuro ed efficace, senza che sia un marchio d'infamia, piuttosto che come un'attività tollerata a stento e vittima di controlli effettuati a scopo puramente punitivo.

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Tu dici che l'"ideologia femminista schiavizza il buonsenso e l'analisi obiettiva", ma in altre parti del tuo sito dici di apprezzare molto il "femminismo positivo". Puoi spiegarmi qual è la tua relazione con il femminismo?
Se si parla di parità di genere, sono totalmente d'accordo. Ma il femminismo moderno è una lagna alimentata dalla visione del mondo attraverso un prisma femminista—è con questo punto di vista che ho dei problemi. È anche una cosa molto elitaria e da classe media, con un piccolo numero di persone ossessionate da cose che in realtà interessano una piccola parte di donne. La loro ideologia richiede che le donne siano sempre raffigurate come vittime. Le donne, secondo le femministe, sono incapaci di pensare razionalmente e di prendere decisioni in modo obiettivo. E nei casi in cui le donne non sono vittime, le femministe fanno di tutto per farle apparire come tali.

Non posso fare a meno di paragonare donne che combattono per cause vere—donne come Malala Yousafzai, che in Pakistan combatte perché le donne abbiano accesso all'educazione, o Fahma Mohamed che si batte contro la mutilazione genitale femminile—alle femministe che fanno campagne per ottenere che sulle banconote siano raffigurate anche donne o perché nelle riviste non compaiano più foto di tette. Mi è abbastanza chiaro quali stiano cercando di rendere il mondo un posto migliore. C'è anche quel gruppo che usa slogan come, "La prostituzione è violenza sulle donne," e "La prostituzione è espressione di odio nei confronti delle donne." Questa è roba rabbiosa, tossica e insensata. Queste frasi esprimono solo la forza dei sentimenti che alcune donne provano nei confronti della prostituzione, per il resto non hanno alcun senso.

Cosa rispondi a chi afferma che non può esserci prostituzione senza traffico di esseri umani?
Mi chiedo quando si smetterà di porre questa domanda. Il problema è il modo in cui prostituzione e traffico di esseri umani si fondono per supportare i programmi anti-prostituzione.

Dovrei mordermi la lingua, ma penso che farò qualche analogia. Nel mondo della prostituzione succedono cose brutte, ma ciò non rende brutta la prostituzione in sé. Nella vita succedono brutte cose. Se non ci fossero automobili non ci sarebbero morti per incidenti stradali. Se al mondo non ci fossero coltelli non verrebbe accoltellato nessuno. L'unica cosa a ricevere un trattamento speciale è la prostituzione, e non perché sia speciale, ma perché ci sono persone che su un livello morale e del tutto personale hanno problemi con la cosa. Bisognerebbe dare una risposta appropriata, precisa e proporzionata a questo problema.

Segui Daniel su Twitter: @DanielDylanWray

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