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Niente porno durante il Ramadan

Il Ramadan, il mese del calendario musulmano in cui si pratica il digiuno, è cominciato da quasi una settimana. Non ho amici musulmani, quindi non so come se la stiano cavando a evitare il cibo, le bevande, le sigarette e le attività sessuali dall’alba al tramonto per onorare il mese Maometto avrebbe ricevuto una rivelazione dall’Arcangelo Gabriele—un utente di reddit, però, ha confermato con dati incontrovertibili quanto i musulmani prendano sul serio questa faccenda.

absurdologist, sulla subreddit /r/dataisbeautiful, ha postato un grafico di Google Trends che mette a confronto le due parole arabe سكس e رمضان; la prima significa porno—la trascrizione in arabo della parola “sesso” utilizzata per cercare porno, la seconda Ramadan. Il grafico è estremamente eloquente. La linea blu è quella del porno, quella rossa del Ramadan.In corrispondenza dell’arrivo di gni Ramadan non solo si verifica un picco di ricerche di porno nel mese precedente, ma anche un drastico crollo durante il mese del Ramadan. Allah ha letteralmente fermato la masturbazione dei propri fedeli.

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Visto e considerato che la vendita di materiale pornografico è illegale in quasi tutti i paesi di cultura islamica, può essere curioso approfondire questa correlazione tra masturbazione e religione. Per esempio, come se la cava il Pakistan, nazione che secondo le classifiche è quella più attiva nella ricerca di porno su internet?

È comunque presente il sentimento religioso, sebbene in misura completamente diversa. In Pakistan insomma meglio non privarsi di un po’ di sano onanismo—e sopratutto, cosa è successo intorno al 2013? I dati mostrano una grande festa nelle buie camerette dei nostri amici pakistani.

L‘Huffington Post fornisce una utile classifica di quelli che dovrebbero essere gli stati nel mondo più interessati al porno, direi che una veloce rassegna può fornirci dei dati utili.

Secondo The Online Project, un’azienda che si occupa di monitorare l’utilizzo di internet in Medio Oriente, l’arrivo del Ramadan corrisponde ad un aumento piuttosto intenso dell’uso di internet, “il Ramadan è un mese sacro in cui rafforzare i propri rapporti con la famiglia, gli amici e i fratelli musulmani. Ovviamente molti tendono a utilizzare i social network per farlo, altri sfruttano il Ramadan per aderire ad attività di volontariato, tentando di coinvolgere tutti con gruppi ed eventi su Facebook o hashtag su Twitter,” ha spiegato Manal Assaad, social media strategist, ad Arab News.

Dovendo vivere un mese di astensione diurna dagli alimenti, dal fumo e dalle attività sessuali, le persone hanno più tempo durante il giorno, e quel tempo lo spendono su internet. Inoltre, oggi qualunque musulmano può accedere ad internet ovunque si trovi, e scrollare la propria bacheca su Facebook può essere un ottimo modo per ingannare il tempo in attesa del tramonto, quando si ricominciare a mangiare.

Nonostante tutta questa attività, però, sembra che l’astensione dalla masturbazione sia presa alle lettera. Ovviamente è possibile che i dati siano inquinati da arabi non musulmani o non praticanti che non attraversano il mese del Ramadan, ma dovendo tagliare con l’accetta i numeri, i grafici mi sembrano piuttosto eloquenti. Bravi amici musulmani, avete un animo di ferro.