I DustyEye vogliono inondare l’Italia di strane, preziosissime banconote

Sono banconote color panna, con un androide violaceo e occhialuto sulla destra che guarda quella che sembra essere una città. Sopra, una scritta e il numero cento. È da un po’ che le vedo girare su Facebook, ma non mi ci sono mai fissato particolarmente. Davo semplicemente per scontato fossero una cosa di internet, niente più di un disegno—almeno finché qualche giorno fa, buttando un occhio all’interno della teca per le offerte nel Museo del Novecento di Milano, non ho notato (tra le altre) la stessa, identica, banconota.

Si chiama Ukron, e sul frontespizio è impresso il nome dell’agenzia di credito emittente, Glomegal Bank. Come poi ho scoperto, i responsabili di questa immissione di “capitale straniero” all’interno della mia bolla digitale e nel mondo reale rispondono al nome di DustyEye.

Videos by VICE

Nati “come collettivo artistico nella turbolenza emotiva dei primi anni Dieci”—così recita la loro scarna biografia—i Dusty Eye sostengono di aver viaggiato nel Futuro. Il 22 e il 23 giugno a Roma distribuiranno oltre 25mila Ukron in due tranche: prima a Villa Borghese, in orario pomeridiano, poi durante uno spettacolo dello Sgargabonzi.

Gli ho fatto qualche domanda per saperne un po’ di più.

VICE: Facendo ricerca sui DustyEye ho scoperto che gli Ukron non sono l’unica iniziativa del gruppo. Lo scorso anno c’è stata una improvvisa apparizione di targhe postdatate un po’ in tutta Italia—targhe che strizzavano l’occhio tanto alle ucronie di Philip K. Dick quanto ai personaggi di Mark Twain. Ne ricordo in particolare una che faceva riferimento a un androide emotivamente avanzato. Anche quelle targhe erano opera vostra, giusto?
DustyEye:
Esattamente. Da più di un anno abbiamo trovato un modo di visitare il Domani e stiamo, appunto, documentando questi viaggi con una serie di targhe commemorative dall’Avvenire. Ne abbiamo affisse tredici fino ad oggi: Roma (Villa Borghese, Lungotevere), Milano (Parco Indro Montanelli), Venezia (in piena laguna), per citarne alcune.

Qualche volta siamo anche riusciti a recuperare dei reperti; piccoli oggetti provenienti dall’avvenire: un ordigno miniaturizzante (2769 DC), un radiocomando per sistemi di teletrasporto (2154 DC), vari bossoli esplosi nel corso di esecuzioni pubbliche (2095 DC), altro.

E questi Ukron invece, cosa sono?
Sono il bottino dal nostro ennesimo viaggio nel Futuro.

Stiamo parlando di una performance artistica, giusto?
Niente affatto, stiamo parlando di un salto nel Futuro e ritorno. Utilizziamo una app per smartphone, per la verità ancora molto rudimentale, anche se ad ogni viaggio cerchiamo di migliorarla; per ora, possiamo definirla una versione beta, e infatti nell’ultimo salto qualcosa è andato storto. Volevo riportare a casa una singola banconota di Ukron, la valuta in vigore dal 2504, ma a causa di una svista ora me ne ritrovo tra le mani svariati milioni, tutti in tagli da 100.

Attualmente, a un singolo Ukron corrispondono 1123,58 euro. A conti fatti una singola banconota da 100 Ukron equivale a oltre centomila euro, e il nostro obiettivo è quello di effettuare una distribuzione su scala planetaria di questa valuta.

Un po’ sulla falsariga della banconota da un milione di sterline, sempre per tornare a Mark Twain—che immagino, a questo punto, essere un vostro grande punto di riferimento.
È uno di quei giganti sulle cui spalle sediamo come nani.

Chiaro e conciso. Come possiamo essere certi dell’autenticità di queste banconote?
Se le osservi bene noterai un ologramma che cambia colore quando lo muovi. Ritengo con ragionevole margine di certezza che solo le banconote reali siano in possesso di questo fregio.

In secondo luogo, l’effigie riportata sul fronte della banconota è quella dell’androide N°44 V864.962, realizzata dal Maestro Giorgio Finamore XIV (clone dell’omonimo artista contemporaneo). Si tratta dell’androide “emotivamente avanzato” di cui mi parlavi prima, e in effetti non è la prima volta che, viaggiando nel tempo, ci imbattiamo in lui; lo scorso anno abbiamo affisso una targa che racconta la sua scomparsa avvenuta a Roma, lungo il Tevere, all’altezza di ponte Garibaldi, il 3 febbraio 2379.

La targa che commemora il primo androide emotivamente avanzato.

Prima hai menzionato una distribuzione “planetaria” degli Ukron.
La prospettiva di essere le persone più facoltose del pianeta è davvero affascinante: le gite in barca a vela, le macedonie con frutta di stagione e gelato, l’attico in centro storico e le residenze estive alle latitudini più esotiche. D’altra parte, con la semina globale del Capitale Ukron si può tentare quell’impresa in cui fallirono Bono Vox, gli U2 e Jovanotti.

Ricordi quando urlavano di “azzerare il debito”? Jovanotti incespicava sulla sulla doppia Z. Io mi limito a condividere sottovoce la mia fortuna, nella speranza di rilanciare le microeconomie locali, avviando un circolo virtuoso a beneficio dell’intero sistema monetario.

Come vengono redistribuiti tutti questi Ukron? A caso?
Prima di iniziare a distribuirli in modo casuale ho provveduto a regalarne alcune mazzette agli amici più intimi, così da poter gioire con loro. Qui, per esempio c’è l’attrice e comica Michela Giraud che, inebriata dalla valuta, ha deciso di ricoprirsene.

Dopo la distribuzione agli amici, è iniziata quella su scala planetaria. Ad oggi, gli Ukron sono comparsi a Milano, Torino, Venezia, Padova, Arezzo, a Mestre e sui Monti Cimini; in Francia, a Parigi, e nel Regno Unito, a Chester. Infine in Tunisia a Medina e Sidi Bou Said. In ogni caso, siamo solo all’inizio—il pomeriggio del 22 giugno verranno distribuiti 20.000 Ukron nel parco di Villa Borghese a Roma, sotto la preziosa curatela di Giorgia Basili, e la sera del 23 giugno verranno distribuiti 5.000 Ukron nel corso del live de Lo Sgargabonzi alle Mura.

Interessante, poi facci sapere come è andata. Pensavo, viaggiare nel tempo deve essere particolarmente costoso: prima di entrare in possesso di questa ingente quantità di Ukron, come facevi a mantenere in piedi questa attività?
Come farebbe qualsiasi persona assennata, e cioè vivendo due vite parallele: una da crononauta, e una da impiegato.

Ricordo un atletico Silvio Berlusconi che, quando ero adolescente, prometteva che sarebbe stato un “Presidente/Operaio”, e io lo immaginavo tornare a casa ogni sera sporco di grasso, affaticato e affamato; lo pensavo lavarsi via la giornata sotto una doccia calda, asciugarsi e sedere alla sua scrivania, aprire le cartelline con tutti i documenti sui quali apporre le firme che avrebbero deciso le sorti dell’Italia.

Se lui poteva essere un Presidente/Operaio, allora i DustyEye sarebbero stati “Artisti/Impiegati”. Ed è così che in quasi dieci anni d’attività, non abbiamo mai dovuto far fronte ad alcun disagio; al contrario, possiamo rivendicare la nostra Maniglia della Prospettiva Totale conservata nell’archivio della G.N.A.M. (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea) a Roma e nella collezione permanente del MIAAO Museo di Torino.

Recentemente, abbiamo esposto i dodici reperti dal Futuro nel Museo d’Arte Contemporanea della Castiglia di Saluzzo e, come riportavo prima, tredici targhe dal Futuro sono affisse per la Penisola, molte con la benedizione delle Istituzioni.

Scusami, finora hai parlato dei DustyEye al singolare, al plurale e in generale in maniera molto vaga. Riesci a definirmi meglio chi siete?
Non riesco a definirti cosa siamo, ma posso dirti che cosa ambiamo ad essere: un’icona POP, ma di spessore. Immagina il visetto di Avril Lavigne con la sensibilità di Kurt Vonnegut. Abbiamo ancora molta strada da fare.

Comunque una mazzetta di Ukron l’abbiamo tenuta anche per te.

Ah! Ma quindi ora sono diventato ricco, giusto? Posso finalmente permettermi un monolocale sui Navigli?
A questo punto occorre precisare che un singolo Ukron vale ad oggi 1123,58 euro, ma che non saranno valuta corrente fino al 1 gennaio 2504. Un’agenzia immobiliare piuttosto lungimirante potrebbe barattare l’appartamento dei tuoi sogni in cambio di quattrocento Ukron, cinquecento se ci mettiamo anche un bella terrazza con gazebo.