Cultura

Intervista all’uomo dietro eFukt, il sito porno più assurdo della storia

efukt

Nella storia di internet, sono pochi gli anni importanti come il 2006. Fu l’anno in cui fu inviato il primo tweet, Google acquistò YouTube, Facebook implementò il newsfeed e, il primo aprile, in un luogo molto distante dagli unicorni e dagli ambienti di lavoro informali e amichevoli della Silicon Valley, nacque eFukt.

Era la data perfetta per il lancio, considerato che eFukt avrebbe poi costruito tutta la sua reputazione sul mostrare ai visitatori cose che non si sarebbero mai aspettati di vedere. Alcuni esempi di caricamenti recenti per farvi capire di che cosa parlo: una donna con un impressionante controllo dell’istinto faringeo che si infila in bocca una salsiccia di gomma lunga mezzo metro; un uomo che si lecca la punta del pene per fare colpo su una donna che non sembra per niente colpita; una cam-girl capace di usare “il culo per inalare qualunque cosa non abbia un certificato di nascita.”

Videos by VICE

Cos’è eFukt

Fondato da una persona conosciuta solo come “Deven”, il sito è partito ospitando porno-fail e video schifosi con quantità variabili di cacca e pipì, amatissimi dallo stesso tipo di utenti che frequentavano siti come Rotten.com o giocavano a videogiochi in Flash in cui bisognava fare una strage a scuola. Poi, il 4 dicembre 2008, è arrivata la fama improvvisa: eFukt ha caricato “1 Guy 1 Jar”, il video di un uomo nudo che si accuccia lentamente sopra un vaso di vetro, che si frantuma dentro di lui, schizzando sangue in ogni dove mentre lui rimuove i frammenti dall’ano.

Era passato un anno da gennaio 2007, data di uscita di “2 Girls 1 Cup”, il video che “ruppe internet” nove mesi prima che Kim Kardashian facesse la sua comparsa in televisione. La clip fu la scintilla che fece esplodere il genere dei “reaction video” su YouTube, producendo filmati di celebrità come Wyclef Jean e anche una squadra di Marine statunitensi che rabbrividivano schifati mentre le due donne di fronte a loro si passavano quelle che sembravano feci di bocca in bocca, prima di vomitarsi addosso a vicenda (a essere franchi, Wyclef non rabbrividì—guardò il video dall’inizio alla fine senza particolari reazioni, per di più mangiando una pannocchia).

A dicembre 2008, il mondo era pronto per un seguito. “Ricordo che ero all’università quando un mio amico mi fece vedere quel video. Il mio primo pensiero fu ‘ho già visto qualcosa del genere’, finché il vaso non si frantumò dentro al tipo,” dice Charlotte, una ex fan di eFukt. “Quel video mi fece finire in un classico tunnel di video da YouTube, ma su eFukt.”

Ovviamente, i tempi sono cambiati dal 2008. I siti che raggiunsero il picco di popolarità nello stesso periodo di eFukt sono scomparsi o almeno del tutto superati: Rotten.com è stato aggiornato l’ultima volta nel 2012, eBaum’s World ora sembra una copia di Buzzfeed lasciata a metà da un web designer pigro. eFukt è ancora lì, però, e continua a fare quello che ha sempre fatto.

I porno assurdi di eFukt

Di questi tempi, eFukt è curato da un altro uomo con un nome solo, “Duran”, che ha preso il controllo nel 2014 dopo aver conosciuto Deven su un forum sui film sperimentali. “Deven e io facevamo ognuno il suo progetto, ma parlavamo un bel po’ di tecniche e teoria,” mi racconta via email. “Un giorno, Deven ha pensato che sarebbe stato meglio se avessi preso io in mano l’editing di eFukt.”

Duran, che si descrive come un “artista antisociale megalomane cresciuto su internet, che se la cava con i prodotti Adobe,” spiega che eFukt era stato concepito come un “Worldstar per i bianchi,” con risse, trollaggio nella vita vera e gente che faceva cose stupide. Ma “dopo aver visto la domanda che c’era per i video porno più assurdi, è passato a porno virale e umorismo per adulti,” dice.

Per molti, eFukt è stata la prima finestra su un mondo in cui due persone potevano farsi la cacca addosso a vicenda durante un rapporto sessuale. I siti gratuiti col suffisso “-tube” non avevano ancora preso piede—Xtube era nato un paio di settimane prima di eFukt, Pornhub sarebbe emerso un anno dopo—mentre i video decisamente più estremi sul sito specializzato in “umorismo per adulti” erano già gratuiti.

“Di internet è stato detto che abbia dato una spinta fortissima alla democratizzazione della pornografia,” dice Clarissa Smith, professoressa di Culture Sessuali all’Università di Sunderland. Questa democratizzazione non ha solo interessato i consumatori del porno, ma anche chi lo crea e chi lo distribuisce. Con il boom dello humor nero di metà anni Zero, concepito per i forum, una nuova ondata di contenuti pornografici emerse su siti come 4chan, Reddit e Newgrounds—la cosiddetta “gonzo pornography”.

La gonzo pornography

A differenza del porno ben prodotto e a pagamento che dominava il mercato negli anni Novanta, questo sottogenere offriva un punto di vista molto più ravvicinato all’azione: non aveva un copione, aveva un formato di solito molto ruvido e assomigliava più a una prova di resistenza rispetto al solito porno, con una escalation di aggressività e atti sessuali estremi.

Secondo Smith, le commissioni che regolano i film vietati ai minori non hanno rilevato un aumento della violenza nei film che devono valutare, ma questo è dovuto al fatto che semplicemente i film non arrivano fino a loro—vengono caricati direttamente su internet. Senza le restrizioni imposte dalle commissioni di classificazione, le scene di sesso sono mutate al punto che ci servono interi siti per ricordarci che il sesso pornografico non è vero sesso.

“C’è stata una crescente visibilità di tematiche BDSM nella pornografia e attività come la ‘doppia penetrazione’ o la ‘gang bang’ sono praticamente ovunque ormai, mentre una volta sarebbero state una cosa scandalosa,” dice Smith.

Anche su eFukt, un sito il cui unico scopo è diffondere i video porno più perversi, Duran dice che oggi riceve “quasi più critiche per i video troppo perversi che per i video non abbastanza perversi.”

Non che le critiche lo preoccupino troppo. Tramite quello che posta sul sito, spiega, spera di “sfruttare la programmazione biologica e neurologica degli spettatori,” che starebbe a significare scioccarli con qualcosa di ripugnante. Dice che tracciare una linea e decidere quando viene superata è compito del publico: “A volte voglio far ridere, a volte voglio raccontare una storia o una favola, a volte voglio soltanto generare anomia o scioccare la gente.”

‘Su eFukt non c’è revenge porn’

Il problema è che, esplorando gli archivi di eFukt, c’è una certa abbondanza di video che sembrano passare il segno in un paio di punti piuttosto ovvi: le donne ritratte sembrano a disagio, o i video sembrano clip amatoriali filmati in privato, non concepiti per essere caricati su internet e messi alla mercé di chiunque.

“eFukt non ha alcuna opinione né valore, perché è un sito, non una persona,” dice Duran quando gli chiedo conto di questa cosa. “Il mio punto di vista personale è: lo stupro è riprovevole e il consenso è necessario. Se una ragazza accetta di farsi sputare addosso e di essere presa a sberle per soldi, poi ci ripensa e piange, è comunque consenso.”

Solo che, come ha dimostrato il recente caso GirlsDoPorn, anche se una persona acconsente a essere filmata, non significa che dia anche il consenso alla condivisione del materiale con terzi. I co-fondatori di GirlsDoPorn Michael Pratt e Matthew Wolfe mettevano annunci su Craigslist per reclutare aspiranti modelle, a cui venivano offerti tra i 2.000 e 6.000 dollari per fare sesso davanti all’obiettivo per mezz’ora, dietro l’accordo per cui il materiale sarebbe stato visto soltanto da compratori privati o negozi indipendenti fuori dagli Stati Uniti. Invece filmavano a volte fino a sette ore di video, il compenso era meno della metà dell’offerta iniziale e i video venivano pubblicati su un sito a pagamento.

Pratt, Wolfe e altri complici sono stati arrestati con diversi capi d’accusa federali legati al traffico sessuale a causa di questi video. Wolfe è in stato di fermo, mentre Pratt—che, pare, sarebbe fuggito in Nuova Zelanda—è latitante.

Come per ogni sito porno gratuito, distinguere il sesso violento consensuale—o le scene in cui il/la performer finge di trovarsi a disagio—da un vero abuso sessuale può essere difficile. Clarissa Smith sottolinea che “la performance deve convincere gli spettatori di stare guardando qualcosa di autentico, quindi penso sia piuttosto difficile determinare se una scena su eFukt sia consensuale o meno. A un/a performer può essere richiesto di far sembrare una scena non consensuale e, a seconda della sua bravura, può riuscirci talmente bene da farla sembrare veritiera.”

Naturalmente, come fa notare la giornalista e autrice Nichi Hodgson: “Il revenge porn—qualunque materiale sessualmente esplicito che ritrae un’altra persona e viene prodotto e condiviso senza il suo consenso—non deve per forza mostrare conflitto, turbamento o mancanza di consenso per essere revenge porn. Tutto sta nel fatto che sia stato o meno dato il consenso per condividerlo”.

La risposta di Duran è immediata e categorica: “Non toccherei mai nulla del genere. Su eFukt non c’è revenge porn.”

E l’affermazione di Duran è verificabile: le uniche notifiche di sospensione arrivate a eFukt nei suoi 14 anni di storia sono per questioni di copyright, e il sito non è mai stato denunciato o portato in tribunale per nulla che avesse a che fare con il revenge porn.

Insomma, ci si ritrova con in mano soltanto la stessa accusa che viene risolta a praticamente ogni sito porno esistente: il fatto che eFukt contenga video che potrebbero mettere a disagio lo spettatore. Naturalmente, in questo caso specifico, si tratta anche della precisa ragione per cui il sito esiste. “Penso che eFukt e il suo contenuto dipendano dall’elemento della sorpresa, magari di essere condotti in uno spazio strano e straniante, con la sensazione di non avere il controllo di quello che vedrai,” dice Smith.

Ed è sempre stato quello il suo fascino, per quanto perverso. L’ambiguità morale di eFukt è ciò che attira gli utenti e li spinge a condividere i video con gli amici. “La moralità non esiste—è come l’umorismo, al 100 percento soggettiva,” dice Duran quando sollevo l’argomento. “Gioco con i concetti di giusto e sbagliato, ma non credo nella dicotomia.”

“Non puoi dimostrare che qualcosa è [oggettivamente] oscuro, brutto, buono, divertente, bello, ridicolo, ecc,” continua. “Queste sensazioni sono soltanto le opinioni di individui, che prendono forma a seconda dell’esperienza umana di ognuno.”

Duran e le altre persone con cui ho parlato concordano su una cosa: eFukt non è porno, ma una caricatura di quello che la pornografia è diventata, un’assurda carrellata di momenti salienti di un medium già di per sé assurdo. Ma se è così, per quanto tempo Duran ha intenzione di mantenere in piedi questa assurdità? “L’unico modo per fermarmi è con un proiettile in testa.”