Cultura

Le 30 persone fumatrici di sigarette elettroniche e IQOS che puoi incontrare in Italia

Un'accurata lista di tipi umani che fumano tabacco riscaldato o simili—che potresti aver incrociato per strada o descrivono perfettamente chi ti sta intorno.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
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Foto dell'autore.

Guarda un po’: fumare fa male e crea dipendenza, in qualunque caso. Detto questo, cari tabagisti e non, è un fatto che negli ultimi anni in Italia siano sempre di più le persone che boccheggiano con sigarette a tabacco riscaldato.

C’entrerebbero un tipo di marketing piuttosto pressante (e non sempre trasparente), l’insistenza sulla loro esistenza come “opzione meno nociva” alle sigarette—a cui hanno fatto seguito inchieste, ridimensionamenti e il bisogno di ulteriori approfondimenti—e il fatto che impregnerebbero meno gli ambienti chiusi (cosa che durante una pandemia sembra abbia allettato parecchi).

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Messo in conto che per sciogliere le questioni sopracitate ci vorrà del tempo, qui vogliamo occuparci di un altro aspetto altrettanto evidente. Ovvero: come questa nuova moda abbia indotto a comportamenti, abitudini e tendenze piuttosto inedite e antropologicamente interessanti.

Di seguito, attingendo da una nostra storica rubrica, abbiamo raggruppato 30 persone che fumano tabacco riscaldato (specialmente Iqos—brand diventato un po’ un marchionimo, perché al momento il più forte sul mercato) e che potresti aver incontrato. O che forse descrivono proprio te.

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Carlos, 37 anni, ha comprato le sigarette a tabacco riscaldato per “iniziare a fumare di meno.” Ora fuma anche dentro casa e in macchina. 

Laura, 19 anni, ha scambiato di nascosto la sua Iqos con quella appena comprata dell’amica. Poi è tornata a casa e ci ha attaccato sopra un adesivo. Il giorno dopo le ha detto con un bel sorriso: “Così, visto che sono dello stesso colore, non corriamo il rischio di scambiarle.”

Alessia, 28 anni, ha fatto la promoter per due anni, elogiandone le tantissime qualità. In realtà, la disgustano.

Isabel, 23 anni, ne ha comprata una rosa metalizzato. Anche il suo pc portatile e il suo Apple Watch sono dello stesso colore. Quando qualcuno lo nota, si complimenta con se stessa.

Andrei, 23 anni, ogni volta che qualcuno accende un Iqos chiede genuinamente: “Ma che puzza, chi si è cag*to addosso?” Lui fuma le Juul.

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Federica, 25 anni, anticipa qualsiasi lamentela sulla sua Iqos ammettendo: “Lo so, fa puzza di scorreggia.” 

Amira, 32 anni, sta fumando la sua sigaretta elettronica mentre legge questo articolo.

Gaspare, 21 anni, dice di pulire il suo dispositivo ogni due-tre giorni. In realtà lo fa raramente, ma non vuole che gli altri lo giudichino.

Rita, 48 anni, compra sempre le heets caps, ma al primo tiro schiaccia la pallina alla menta. 

Floriana, 39 anni, da quando ha iniziato a fumare solo Iqos, a casa sua ha messo una nuova regola: si possono fumare solo Iqos. Sigarette e drum solo all’esterno.

Fabiana, 22 anni, fuma sigarette elettroniche ma nel weekend si concede anche qualche sigaretta normale. Quelle degli altri. 

Donato, 36 anni, ricarica l’Iqos col caricatore del suo pc portatile. Sostiene che “si carica molto prima.”

Nunzia, 67 anni, ha iniziato “perché piace ai giovani” ed è sì una boomer, ma “solo anagraficamente.” 

Veronica, 24 anni, ha comprato un set di tappi colorati Iqos diversi (e non originali) su Aliexpress per abbinarli a seconda dell’outfit che indossa.

Ludovica, 35 anni, scorda spesso di caricarla, ma finisce sempre per fumare “il drum di scorta” fuori casa.

Mei, 22 anni, a casa nasconde la sua sigaretta elettronica compatta in mezzo agli evidenziatori colorati che usa per sottolineare i libri universitari. Vive coi suoi, e crede ancora che non sappiano che fuma.

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Elia, 44 anni, ha coronato finalmente il suo sogno di fumare sul water perché tanto l’Iqos “fa lo stesso odore di quello che sto depositando.”

Marco, 54 anni, dice che non lascerebbe mai le sigarette vere. A cena fuori chiede sempre: “dai, fammi provare la tua, tanto per cambiare.”

Patrizia, 26 anni, da quando ha smesso con le classiche sigarette dice che la sua vita “è cambiata.” Ai suoi amici sembra la stessa di prima.

Claudia, 62 anni, ruba la sigaretta elettronica alla figlia ma non ha ancora capito come accenderla. Così, dopo vari tentativi, si autodenuncia ogni volta.

Maria, 20 anni, a un certo punto sparisce sempre perché deve andare a mettere sotto carica il suo dispositivo.

Alina, 19 anni, ha perso il suo pennino Iqos in pista, dopo aver prestato il dispositivo a Maria che doveva ricaricare il suo.

Rahel, 55 anni, ha comprato il modello più costoso. Dopo tre giorni è tornata alle sigarette.

Giulia, 38 anni, ha messo in vendita su Vinted la sua vecchia Iqos a 35 euro, scrivendo “utilizzata pochissime volte, batteria praticamente nuova.” L’ha venduta.

Ruben, 33 anni, ha comprato l’Iqos di Giulia su Vinted.

Andrea, 26 anni, è uno YouTuber che si occupa di Tech. Ha recensito la gran parte dei modelli di sigarette elettroniche per fare #content. È un non fumatore.

Roberta, 32 anni, ogni volta che mentre fuma le fanno una foto, nasconde la sigaretta elettronica. Dice che in foto non è cool come le sigarette normali che fanno sempre “belli e dannati.”

Benedetta, 24 anni, nel gruppo Whatsapp delle amiche chiede spesso: “Chi è ancora a casa può portarmi un caricatore Iqos? Sono disperata!”

Argia, 26 anni, alla fine di una cena al ristorante chiede puntualmente ai camerieri se può fumare dentro, “perché mica questa è una sigaretta vera.” Al momento le hanno risposto tutti di no, ma nutre ancora speranza.

Vincenzo, 30 anni, ha scritto questo articolo.