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Attualità

Lars von Trier ha divulgato una versione super violenta del suo ultimo film

E ora è nei guai.
Fotogramma di The House That Jack Built
Screenshot dal trailer

The House that Jack Built è l'ultimo film, estremamente violento, di Lars von Trier. Aveva già causato diversi problemi al regista danese lo scorso maggio, a Cannes, quando un centinaio di persone avevano lasciato la sala durante la proiezione, sotto shock. Sembra che i francesi non siano gli unici, comunque, ad avere qualche problema con problema con Lars von Trier: ora anche l'MPAA, Motion Picture Association of America, ha qualcosa da ridire.

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A quanto pare, l'organizzazione americana dei produttori cinematografici—nata per promuovere gli interessi degli studios—avrebbe minacciato sanzioni nei confronti di IFC Films, la casa di produzione e distribuzione della pellicola, per aver proiettato per un solo giorno nelle sale statunitensi una versione integrale del film che non era stata approvata dall'agenzia responsabile di definire il pubblico adatto per ogni film, secondo quanto riportato dall'Hollywood Reporter.

Sembra che il problema, agli occhi dell'MPAA, non sia la spietata brutalità rappresentata nel film (che racconta la storia di un serial killer, interpretato da Matt Dillon) nelle due ore e mezzo di pellicola. Il problema sarebbe piuttosto il fatto che IFC Films abbia deciso di proiettare una versione integrale, ancora più sconvolgente, del film, a pochi giorni dall'arrivo nella sale della versione R-rated [vietata ai minori di 17 anni] di The House that Jack Built.

"L'MPAA ha comunicato all'azienda distributrice, IFC Films, che la proiezione di una versione integrale a così poca distanza dall'uscita nella sale della versione approvata viola le regole," ha fatto sapere la MPAA. "Questo potrebbe causare confusione tra il pubblico, e andare a discapito del corretto funzionamento del sistema di rating. E ovviamente potrebbero esserci delle sanzioni."

In pratica, la preoccupazione principale dell'MPAA è che la gente possa arrivare in sala pensando di assistere alla proiezione della versione censurata e approvata, per poi ritrovarsi involontariamente davanti a un lungometraggio spietato ed estremamente violento. A dire il vero, è comunque difficile immaginare quale genitore porterebbe i propri figli a vedere Matt Dillon che fa a fette il corpo di una donna in The House that Jack Built.

Ora la IFC è in attesa di udienza, e in base al risultato, la MPAA potrebbe revocare al film il bollino "R", che obbliga i minori ad essere accompagnati in sala da un adulto per via di immagini forti e violente, oppure potrebbe addirittura bannare il film per 90 giorni. Per ora, la versione R-rated sarà proiettata nei cinema statunitensi a partire dal 14 dicembre, per tutti quei genitori che non aspettano altro che questa occasione per rovinare definitivamente la vita dei propri figli. Per quanto riguarda l'Italia, al momento non c'è ancora una data di distribuzione certa nelle sale.