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Musica

Recensione: Cardi B - Invasion of Privacy

Cardi B ha dimostrato che la trap va così forte che si può diventare una stella senza scadere nel pop, ma i momenti migliori del suo esordio sono quelli in cui rivela i suoi contrasti.

"Bodak Yellow" non è un pezzo rivoluzionario, è solo una buona trappata. In un clima culturale di rinnovamento post-#MeToo, però, la hit di Cardi B è diventata automaticamente qualcosa di più. Nello specifico, la storia di una ragazza di colore obbligata a fare la stripper per guadagnare due soldi. Una ragazza che, sulla forza di una loquacità spaccona e oggettive capacità al microfono, ha superato pregiudizi e avversità e ha dimostrato di saper rappare in modo veramente convincente nell'esatto momento in cui non è stato più necessario dover cedere al pop per diventare una superstar.

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"Allora, hanno dato a una bitch due opzioni: spogliarsi o perdere / Ballavo in un club davanti a scuola / Ho detto 'ballavo', non 'scopavo', attenti / Ho dovuto mettere le cose in chiaro, a 'ste bitch piace farsi idee".

Comincia così l'esordio di Cardi B, Invasion of Privacy. "Get Up 10" è un brano narrativo, di quelli che di solito stanno all'inizio o alla fine degli album rap. "Facevo panini col tonno, ora faccio notizia / Ho cominciato a dire quello che pensavo e ho triplicato le mie views / Sono una real bitch, l'unica cosa fake sono le tette". Funziona, Cardi, perché anche quando si guarda dentro - cosa che aveva fatto raramente finora - non abbandona la spavalderia senza peli sulla lingua che la contraddistingue.

Così come cupcaKKe, Cardi si inserisce in una tradizione di rapper che, parlando di se in maniera sincera e carnale, rivelano una grande contraddizione della cultura hip-hop: non c'è alcun motivo per cui nella scena i cazzi debbano essere così tanti rispetto alle vagine. Sentire ragazze parlare di tipi, di sesso, di soldi e di snitch dovrebbe essere ormai normale, e invece è estremamente piacevole ascoltare Cardi che dice che vuole fare un threesome con Rihanna e Chrissy Teigen in "She Bad", in cui YG invece di fare il grosso a cazzo duro idolatra lo spirito e il corpo della ragazza che gli ha dato spazio su un suo pezzo: "Compra una Bentley al suo uomo / Ha sia negri che bitch".

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Senza contrasti, però, Invasion of Privacy risulterebbe statico. E invece "Be Careful" parla dei suoi sogni di matrimonio, prende a schiaffi testuali un ragazzo infedele, alza il velo sui doppi standard relazionali che vigono in determinate coppie senza paura di rivelare le fragilità della voce narrante: "Mi hai fatto guardare nello specchio come se fossi diversa / Ho pensato di avere difetti per le tue inconsistenze". "Thru Your Phone", su un beat solare, incalza invece il suo destinatario con un misto di minacce esilaranti e domande lancinanti: "Ti verserà una tazza di cereali con un cucchiaio di candeggina / Te lo darò da mangiare tipo 'negro, buon appetito / L'hai scopata senza condom? La ami o no?"

Sebbene Cardi abbia ottenuto i suoi maggiori successi inserendosi nell'estetica e nell'immaginario trap, con l'esclusione di "Bodak Yellow", "Bartier Cardi" e la divertente "Money Bag" i brani che si rifanno a quel filone sono i meno esaltanti dell'album. È quando tenta nuove strade che Cardi rivela il suo vero potenziale: quando si esalta per aver incontrato Beyoncé, quando sperimenta con lo spagnolo assieme a Bad Bunny e J Balvin in "I Like It", quando esplode di gioia festeggiando i traguardi che ha raggiunto assieme a un'altra enorme mente creativa della musica statunitense, cioè SZA, in "I Do".

Invasion of Privacy è uscito venerdì 6 aprile per Atlantic Records/Warner.

Ascolta Invasion of Privacy di Cardi B in streaming su Spotify:

Tracklist: 1. Get Up 10
2. Drip (feat. Migos)
3. Bickenhead
4. Bodak Yellow
5. Be Careful
6. Best Life (feat. Chance The Rapper)
7. I Like It (feat. Bad Bunny & J Balvin)
8. Ring (feat. Kehlani)
9. Money Bag
10. Bartier Cardi (feat. 21 Savage)
11. She Bad (feat. YG)
12. Thru Your Phone
13. I Do (feat. SZA)

Elia è su Instagram: @lvslei

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