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Attualità

Ho risposto a tutti i tweet dell'8 marzo su "E la festa dell'uomo quand'è?"

Il 19 novembre.

È l'8 marzo, la festa della donna. Come ogni anno ci sono mimose, manifestazioni e stupide polemiche antifemministe. Un esempio su tutte: tutti quelli che in uno slancio benaltrista dicono cose tipo: ma la festa dell'uomo? Come mai non c'è? Vi sembra uguaglianza questa? E via dicendo. Sembrano cazzate, ma sono più diffuse di quanto si pensi. Persino Vittorio Sgarbi si è espresso al riguardo.

Solo che in realtà la festa dell'uomo—il cui nome ufficiale è appunto Giornata internazionale dell'uomo—esiste, è stata istituita nel 1999 e si festeggia il 19 novembre. È proprio nata per promuovere l'uguaglianza di genere, evidenziare modelli positivi di ruoli maschili, portare alla luce le discriminazioni contro gli uomini e celebrare i loro contributi alla famiglia e alla comunità.

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Ma a quanto pare non sono in molti a sapere della sua esistenza. Anche per questo il comico inglese Richard K. Herring ogni anno, per l'otto marzo, decide di passare tutto il giorno a rispondere ai tweet di questo genere. Oggi mi è stato segnalato e l'ho trovata una cosa esilarante, oltre che una dimostrazione di femminismo lodevole e utile.

Così quando a un certo punto Herring ha scritto che andava a fare una doccia chiedendo ai suoi follower di continuare loro per cinque minuti, ho deciso di fare la mia parte.

Ho aperto diverse schede di Twitter su cui scorrevano in tempo reale tutti i nuovi tweet per le query "festa dell'uomo" e "festa degli uomini" e mi sono messo a fare lo stesso. Le reazioni che ho ottenuto sono state divise. C'è stato chi ha fatto lo stesso polemica, ma c'è stato anche chi non sapeva dell'esistenza della festa e mi ringraziava per averglielo fatto notare.

Il che significa (si spera) che queste persone l'anno prossimo non torneranno a scrivere cazzate di questo tipo, e che forse per una piccola percentuale della popolazione l'esperimento è servito.

Tranne in Russia. In Russia sono molto arrabbiati con me.