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La mia fantasia sessuale è subire una violenza. Ho qualcosa che non va?

Illustration of a hand grabbing a woman’s neck. Background: organic orange shapes on electric purple.

Durante la quarantena su VICE avevamo avviato un appuntamento periodico, una specie di angolo in cui raccogliere i nostri pensieri, metterli sotto forma di domanda e lasciare che fosse una figura esperta a rispondere. Ora, anche tramite il contributo di altre redazioni di VICE, il discorso è stato ampliato. Da come fare i conti con un amore non corrisposto a come gestire coinquilini insopportabili, proveremo a offrire qualche consiglio. Oggi, parliamo di fantasie sessuali e percezione di sé.

Ciao VICE,

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Sono all’ultimo anno di università e la mia vita va meglio che mai. Ho buoni amici, gli studi procedono alla grande e anche le relazioni. C’è solo una cosa che mi dà noia: non mi godo mai il sesso. E a essere del tutto sincera, non me lo sono mai goduto.

La mia più profonda fantasia sessuale è di essere “stuprata.” Be’, lo chiamo stupro, ma è una cosa complicata. Nelle mie fantasie, vengo drogata dall’uomo che poi fa quello che vuole con il mio corpo. Ma voglio che questo avvenga in un contesto sicuro e con il mio consenso. L’idea che una persona qualunque possa avere un rapporto sessuale con me senza il mio consenso mi terrorizza.

Finora, non ho mai avuto il coraggio di rivelare ai miei partner la mia fantasia. Ho paura di essere giudicata male e non so bene come condividere l’idea con loro. Così mentre faccio sesso mi immagino che stia avvenendo contro la mia volontà. A volte dico che sono “molto molto stanca” ma che può “andare avanti,” solo che di solito viene preso come un rifiuto. Una persona mi ha detto che l’avrebbe fatta sentire “sporca.” Non è stato di aiuto.

A volte penso tra me e me: “Perché faccio tanto la puritana? È soltanto una fantasia, una forma di BDSM.” Ma altre volte penso a tutte le persone che vengono violentate ogni giorno e mi dico che, da femminista, dovrei vergognarmi di trasformare un tale trauma in una fantasia.

Spesso ripenso alla mia adolescenza. Nemmeno allora ero in grado di provare piacere con il sesso, e mi vergognavo persino di aver “ceduto alla tentazione” e iniziato a farlo, perché nella mia scuola c’era molto slut shaming—se facevi sesso occasionale, non eri più considerata “speciale.” E io volevo essere speciale.

Quello che mi chiedo è: i miei desideri derivano da un’idea deviata del sesso? In altre parole, ho qualcosa che non va? E se non ho niente che non va, come faccio a spiegare le mie fantasie agli uomini?

Grazie,

K.


Ciao K.,

Le fantasie di stupro sono tra le più diffuse tra le donne. Uno studio condotto nel 2009 su 355 donne ha scoperto che il 62 percento aveva fantasticato di venire violentata almeno una volta nella vita. La maggioranza ha detto di pensarci più volte all’anno, mentre il 14 percento almeno una volta a settimana. Un altro sondaggio condotto nel 2018 su 4.175 persone ha rilevato che due terzi delle donne hanno fantasie di stupro, mentre fra gli uomini la percentuale si assesta intorno al 50 percento.

L’ex psicologo clinico e professore universitario Leon F. Seltzer, che ha studiato per lungo tempo questo tipo di fantasie, pensa che chiamarle “fantasie di stupro” sia scorretto. Studi dimostrano che le persone che hanno queste fantasie trovano eccitante l’idea di venire costrette ad avere un rapporto in maniera consensuale, ma trovano ripugnante l’idea di venire a tutti gli effetti stuprate—come hai evidenziato tu stessa nella lettera. Seltzer ha aggiunto inoltre che lo stupro è un’esperienza orribile per chiunque, indipendentemente dalle fantasie sessuali.

Al suo posto, il termine Non-Consenso Consensuale o CNC dall’inglese consensual non-consent, nato all’interno della comunità BDSM, è più appropriato. Nel CNC si effettua una distinzione chiara tra lo stupro vero e proprio, la fantasia privata di fare sesso contro la propria volontà e il gioco di ruolo in cui si mette in scena il sesso non-consensuale, in cui una persona interpreta il predatore e l’altra assume il ruolo della “vittima.”

Ma anche tenendo presenti queste importanti distinzioni, il CNC può essere molto complicato da gestire. Come fai a sapere cosa ti piace davvero? Come fai a mettere dei limiti in un gioco sessuale concepito attorno alla violazione dei limiti? E che cosa si cela dietro desideri così complicati?

Secondo il sessuologo Yuri Ohlrichs, le fantasie CNC non sono legate alla violenza, ma a un bisogno di totale abbandono. “Girano attorno al desiderio di essere dominati,” ha spiegato Ohlrichs. “Vuoi darti completamente all’altra persona, e ciò è consenso. Non avviene lo stesso nello stupro.” È per questo che queste fantasie possono andare d’accordo con lo scendere in piazza a protestare contro la violenza sulle donne. E non ha niente a che vedere con quanto sei femminista.

Il professor David W. Wahl ha spiegato in un articolo uscito nel 2021 su Psychology Today che possono esserci molte ragioni per cui una persona si sente attratta dal CNC. In alcuni casi molto rari, mettere in scena una violenza sessuale consensuale è un modo per riprendere il controllo dopo un trauma sessuale. Per altre persone, le fantasie CNC possono essere un modo per sperimentare forme di sessualità spesso stigmatizzate nella nostra società, sesso rude compreso, senza sentirsi in colpa. Essendo “costretta” nella fantasia, non percepisci il peso della responsabilità per il comportamento immorale. E infine, alcune persone si interessano di CNC solo perché amano sperimentare nella loro vita sessuale. Accade alle persone più sicure di sé e sex-positive.

Un sondaggio effettuato nel 2012 su 355 donne ha cercato di dimostrare queste ultime due ipotesi, aggiungendone una terza chiamata “teoria della desiderabilità” che non era ancora stata studiata a quel punto. Secondo quest’ultima, l’attrazione al CNC si potrebbe spiegare con l’idea che all’interno della fantasia le donne sono così attraenti e irresistibili che i partner non sono in grado di controllarsi. In questa ipotesi, la fantasia potrebbe essere sia “una fonte di eccitazione sessuale che un modo per aumentare la propria autostima.”

È interessante considerare che il sondaggio non ha rilevato testimonianze sull’uso di queste fantasie per aggirare il senso di colpa. Hanno trovato invece appoggio moderato alla teoria della desiderabilità e appoggio forte all’ipotesi dell’audacia sessuale. I risultati hanno indicato inoltre che le persone più interessate al sesso e alla sperimentazione sessuale hanno queste fantasie più spesso.

Quando vorrai mettere l’argomento sul tavolo con un tuo partner, prova a mettere meno pressione possibile su di lui. Inizia semplicemente parlando di ciò che ti piace e dicendo che non serve che lui realizzi la tua fantasia subito—né mai. Poi chiedi come si sente rispetto ai tuoi desideri e sii aperta a qualunque domanda. Preparati a una reazione negativa o confusa, e lasciagli spazio per cambiare idea gradualmente, con il tempo.

Oltre che con l’altra persona, devi ricordarti di essere empatica anche con te stessa. Se non credi che ci sia nulla di male in quello che desideri e che ti meriti la vita sessuale che vorresti, puoi tenere la testa alta in caso un partner cercasse di farti vergognare o sminuirti per le tue fantasie. È per questo che è così importante trovare una persona con cui ti senti al sicuro prima di mettere in pratica il gioco del CNC—deve funzionare con le tue regole se vuoi davvero godere.

Come sempre, la comunicazione è cruciale. Prima che succeda alcunché, dovete entrambi concordare su cosa vi fa o non vi fa sentire a vostro agio, e stabilire una parola di sicurezza. Tieni sempre presente che il tuo partner potrebbe non essere a proprio agio con tutti gli aspetti della tua fantasia, e devi rispettarlo.

Nella lettera hai parlato dell’idea di venire drogata come di una delle tue fantasie preferite. “L’idea può anche essere particolarmente eccitante, ma è necessario usare davvero una droga?” ha chiesto Ohlrichs. Invece di prendere davvero qualcosa, che può essere complicato e pericoloso, Ohlrichs approva la tua idea di provare a fare sesso quando hai un po’ sonno, per esempio, concordando il gioco in anticipo, invece di proporlo sul momento.

Proprio come con ogni altro atto sessuale BDSM, l’aftercare è molto importante. Può significare parlare dell’esperienza l’uno con l’altra, ripulirsi o, eventualmente, medicarsi a vicenda, o semplicemente prendersi un momento per riflettere su quello che è successo. Su internet puoi trovare guide specifiche su come prenderti cura di te e dell’altra persona dopo un rapporto intenso.

Infine, esplorare il CNC non è poi molto diverso dall’esplorare la sessualità in generale—fintanto che ti diverti e che prendi il tempo che ti serve per stabilire dei limiti sani con ogni partner, stai andando alla grande.