In Foto: Tra le macerie di Amatrice dopo il terremoto, tra soccorsi e sopravvissuti

Alle 3.36 della notte tra martedì e mercoledì, un terremoto di magnitudo 6 ha fermato l’orologio della torre di Amatrice, nel Lazio orientale.

Parte del paese del rietino, insieme ai limitrofi comuni di Accumoli e Pescara del Tronto, viene letteralmente rasa al suolo da diverse scosse, a circa 4 chilometri di profondità.

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Da quel momento, tra conferenze stampa della Protezione Civile e testate giornalistiche, è partita la conta dei morti, per un numero che ancora adesso – a mezza giornata di distanza – sembra difficile poter considerare definitivo. Di certo si sa che le vittime saranno a decine.

“Le case non ci sono più e la gente sta sotto,” aveva spiegato – disperato e scosso – il sindaco della cittadina a SkyTg24, quando già erano le sei di mattina.

VICE News ha inviato ad Amatrice il fotoreporter Fabrizio Di Nucci, mentre cittadini, volontari e vigili stanno ancora scavando nelle macerie.

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A RaiNews24, il sindaco di Amatrice ha detto: “Metà paese non c’è più.”[Fabrizio Di Nucci/VICE News]

La prima scossa, di magnitudo 6.0, si è verificata alle 3:36.[Fabrizio Di Nucci/VICE News]

Un residente guarda sconsolato le macerie del comune di Amatrice. [Fabrizio Di Nucci/VICE News]

Di questa casa non è rimasta che la porta. [Fabrizio Di Nucci/VICE News]

Vigili del Fuoco e Protezione Civile al lavoro tra le macerie. [Fabrizio Di Nucci/VICE News]

Il tetto di questa palazzina è collassato su se stesso. [Fabrizio Di Nucci/VICE News]

Il bilancio dei morti dopo la scossa continua a salire. [Fabrizio Di Nucci/VICE News]

I sopravvissuti di Amatrice sono sotto shock per quanto accaduto ieri notte. [Fabrizio Di Nucci/VICE News]

La Protezione Civile ha chiuso le strade di accesso al Comune. [Fabrizio Di Nucci/VICE News]

Un uomo estratto vivo dalle macerie grazie all’intervento dei soccorritori. [Fabrizio Di Nucci/VICE News]


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