Salute

Come fare sesso in acqua in completa sicurezza

Tutto quello che c'è da sapere per evitare affogamenti, infezioni, indigestioni di cloro e molto altro mentre fate sesso.
Daniele Ferriero
traduzione di Daniele Ferriero
Milan, IT
sesso in acqua
Fotografia di Art Doartdee via Getty Images

Il sesso in acqua può rivelarsi complicato più che piacevole.

Fare sesso mentre il corpo è in parte sommerso dall’acqua è eccitante, ma i meccanismi per riuscirci necessitano di pratica, bilanciamento, costanti aggiustamenti e determinazione.

Di solito associamo all’atto una sensualissima immagine mentale composta da corpi scintillanti e acque ultra trasparenti. In realtà, tra onde, batteri, agenti chimici e spazi ristretti, il sesso in acqua può rivelarsi complicato più che piacevole.

Pubblicità

Nonostante tutto, però, un sacco di persone continuano a dedicarcisi, e per validi motivi. “Il nostro posto preferito per l’intimità è la piscina o la vasca idromassaggio,” racconta Luca Vaccino, un editor di 30 anni di New York, che dice di amare la pratica per le sensazioni che ne derivano e la temperatura dell’acqua.

La nostra guida tratterà soprattutto del sesso con penetrazione, ma ricordati che le altre opzioni in acqua sono ancora più semplici da realizzare.

Come usare il lubrificante quando fai sesso in acqua

Il problema principale è che l’acqua non è un lubrificante, e anzi finirà per lavar via sia la naturale lubrificazione vaginale che i prodotti in commercio.

Nel primo caso: “Le spinte e gli affondi nella vagina provocano l’entrata dell’acqua, che lava via le naturali secrezioni vaginali,” conferma la terapeuta del sesso Tatyana Dyachenko. “Ciò significa che la vagina si può seccare facilmente, e ritrovarsi con microabrasioni o bruciature da frizione.” Piccole ferite che a loro volta possono aumentare il rischio d’infezioni vaginali. Le persone con le mestruazioni possono ovviare al problema facendo sesso nella doccia, visto che il sangue agisce da lubrificante e poi diventa facile lavarsi.

Non esiste una soluzione ideale—l’acqua laverà via sempre e comunque almeno un po’ di lubrificante. Tuttavia i lubrificanti a base di silicone sono più resistenti e durano di più rispetto agli altri, inoltre funzionano meglio nel prevenire la rottura dei preservativi. In questo caso, però, evita i sex toy di silicone, perché possono deteriorarsi. Inoltre, uno “spara-lubrificante” può aiutare—utilizzalo subito prima di entrare in acqua.

Pubblicità

Quali posizioni usare in acqua

Può essere una sfida scegliere a quale posizione ricorrere, in special modo se siete in un grande specchio d’acqua, con le onde che minacciano di trascinarvi a fondo e come unica àncora di salvezza i partner.

Alcune posizioni offrono più stabilità di altre. Marla Renee Stewart, sessuologa e docente presso la Clayton State University, ne raccomanda alcune: “In acque nelle quali una persona riesca a galleggiare e l’altra a stare in piedi, si può fare in modo che una persona penetri dal basso mentre la persona penetrata avvolge le gambe intorno alla prima,” dice. “Se poi avete una piscina, oppure una vasca da bagno o una doccia con una sedia, potete anche divertirvi con diverse posizioni da seduti.” Si tratta di posizioni piuttosto facili da adottare, che permettono un maggior controllo ed evitano una pancia colma di acqua e di cloro.

Vaccino afferma di preferire una posizione a novanta gradi in piscina, se i piedi dell’altra persona toccano il fondo, oppure la modalità “sedile posteriore”—dove una persona è seduta e l’altra le siede a sua volta sopra, dando però le spalle—per la vasca idromassaggio. “Offrono stabilità e permettono di mantenere il viso fuori dall’acqua. Inoltre, permettono di sostenere la posizione più a lungo,” afferma. “Tra l’altro i cambi di posizione rovinano il momento, quando si tratta di sesso in acqua,” visti gli sforzi ulteriori di cui bisogna farsi carico per trovare quella migliore.

Pubblicità

Se la penetrazione appare incerta o traballante, o comunque sia problematica, Stewart suggerisce di mantenere il tutto semplice grazie alla stimolazione manuale o all’utilizzo dei toy, invece di tentare strane manovre o persino il sesso orale. “In acqua dovresti provare posizioni sessuali e movimenti facili da compiere e su cui concentrarsi,” rilancia. “Quando cerchiamo di essere multitasking riusciamo in realtà a fare soltanto una cosa bene alla volta. Dunque, se stai trattenendo il fiato e intanto dedicandoti al sesso orale, una delle due cose ne risentirà.”

Atti sessuali più facili rispetto al sesso penetrativo acquatico possono invece includere fingering e masturbazione, masturbazione reciproca, e il sesso orale dove chi riceve sta sui bordi dello specchio d’acqua oppure galleggia. Il sesso, tra l’altro, non ha necessariamente bisogno di concludersi con un orgasmo e/o l’eiaculazione—probabilmente sarebbe meglio evitarli in piscine e Jacuzzi, visto che può rivelarsi difficile la rimozione e pulizia dei fluidi dall’acqua.

Nei laghi e negli oceani bisogna poi temere i batteri che possono introdursi nel delicato ecosistema della vagina

Come fare sesso sicuro in acqua

Contrariamente a quanto riporta la leggenda metropolitana, il cloro non uccide lo sperma. “Una convinzione errata molto comune è che una persona con utero non possa rimanere incinta se fa sesso in acqua,” dice Dyachenko. “È del tutto falso.” Ovviamente ciò non significa che si possa restare incinte tramite l’eiaculazione altrui, e all’esterno del tuo corpo in acqua.

Pubblicità

I preservativi di solito non si rompono in acqua, ma portatene qualcuno di riserva, per sicurezza. “I preservativi funzionano, ma hanno una leggera possibilità di allentarsi, rompersi, o scivolare via nell’acqua,” precisa la psicologa e sessuologa Kate Balestrieri. “La secchezza genitale che può verificarsi nell’acqua è una pressione ulteriore per il preservativo. Dunque, c’è un rischio maggiore di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili se il preservativo si rompe o viene via.”

Usa un sacco di lubrificante e applicalo nuovamente ogni volta che ce n’è bisogno, in maniera da mantenere il tutto fluido—e, se vuoi eliminare del tutto il rischio di malattie o gravidanze, concentrati su altro rispetto al rapporto sessuale con penetrazione.

Altre questioni sulla salute di cui tener conto

Il cloro può irritare la pelle—in particolare quella più sensibile intorno ai genitali e all’ano—causando così vulvovaginiti, ovvero infiammazioni del tessuto vaginale o della vulva, nelle persone che ne sono dotate. Può persino capitare che l’acqua resti intrappolata nella vagina, provocando irritazioni anche quando si è fuori, aggiunge Eyvazzadeh.

Nei laghi e negli oceani bisogna poi temere i batteri che possono introdursi nel delicato ecosistema della vagina. “Qualsiasi cosa causi un’alterazione nella normale flora vaginale può portare vaginiti batteriche e infezioni micotiche,” avvisa Eyvazzadeh.

Pubblicità

Anche in depositi idrici artificiali si può essere esposti ad alcune infezioni, come ad esempio alla tricomoniasi, secondo la ginecologa e ostetrica Aimee Eyvazzadeh. “La tricomoniasi è un’infezione a trasmissione sessuale che sopravvive nelle vasche idromassaggio, nell’acqua del rubinetto e nelle piscine con il cloro,” spiega. “Non si tratta di modalità di contaminazione e diffusione comuni, ma prima di fare sesso in acqua è giusto almeno dichiararne l’esistenza.”

Inoltre, il sesso in acqua può aumentare il rischio di infezioni al tratto urinario, riporta sempre Eyvazzadeh. “Qualsiasi batterio introdotto nella vagina durante il sesso in acqua può causare infezioni.” Le infezioni al tratto urinario sono un rischio anche per le persone dotate di pene. Se stai facendo sesso in una vasca idromassaggio, evita di inserire olii vari o prodotti da bagno, perché possono aumentare il rischio. “Qualsiasi cosa causi frizione sull’uretra può lasciar penetrare i batteri e causare infezioni,” ricorda Eyvazzadeh.

Asciugarsi subito dopo essere usciti dall’acqua può abbassare il rischio. “Asciugarsi e lavarsi con un sapone delicato e acqua può potenzialmente abbassare i rischi delle infezioni del tratto urinario, ma non quelle vaginali e pelviche,” dice ancora Eyvazzadeh.

Privacy in acqua

Visto che molte persone non hanno accesso a piscine private o Jacuzzi, si corre anche il rischio di essere visti da altre persone. “Può essere considerato una forma di pubblica indecenza e se ci sono dei bambini i rischi di trambusti e azioni legali possono aumentare.”

Bisogna fare attenzione e assicurarsi di essere in solitudine, se ci si trova in un posto non completamente privato. Altrimenti, ci si può limitare alla privacy della propria doccia—o del buon vecchio letto.