Immagine dello spazio profondo dal telescopio spaziale Hubble
Immagini: NASA & ESA.
Cultura

Foto incredibili del cosmo scattate dal telescopio spaziale Hubble

Sette persone che lavorano all'Agenzia spaziale europea hanno scelto le loro immagini preferite—e spiegano perché sono così importanti.
Daniele Ferriero
traduzione di Daniele Ferriero
Milan, IT

Da ormai trent’anni, il telescopio spaziale Hubble (HST) rispedisce a terra incredibili fotografie del cosmo. Le splendenti galassie adornano i desktop di un’infinità di computer, aggiungono realismo alla fantascienza e vengono incorniciate sui muri universitari di tutto il mondo. In ogni caso, Hubble fa molto più che scattare qualche bella foto.

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Dalla partenza sul dorso dello shuttle Discovery il 24 aprile del 1990, dal Kennedy Space Centre in Florida, negli USA, Hubble orbita intorno alla Terra compiendo milioni di rilevazioni e osservazioni che hanno dato vita a oltre 15.000 paper scientifici. Ha sbirciato su 13 miliardi di anni nel passato, ci ha mostrato buchi neri supermassicci, ha completato centinaia di migliaia d’orbite e in generale continua a svolgere un ruolo cruciale nel cercare di comprendere il nostro posto nell’universo.

Tuttavia, la missione di Hubble sta per giungere al termine. Entro la fine del 2026 verrà infatti gradualmente dismesso e sarà rimpiazzato dal James Webb Space Telescope della NASA, che opererà in orbita a un milione e mezzo di chilometri dalla Terra—e invierà le prime immagini probabilmente quest’estate.

Abbiamo quindi colto l’occasione per chiedere a sette persone dell’Agenzia spaziale europea (ESA) di selezionare le loro foto preferite dagli archivi di Hubble.

Galassia NFC 2525, stelle rosse e bianche su sfondo nero

La galassia NGC 2525. Foto: ESA/HUBBLE & NASA, A. RIESS AND THE SHOES TEAM

‘La missione ha aiutato a rispondere a domande fondamentali sulla natura ultima dell’universo’

Quando ero bambina avevo l’abitudine di ritagliare i vecchi calendari dell’Hubble per decorarci le pareti della mia stanza, e ora collaboro proprio alla diffusione di queste immagini. In questo caso, ho scelto una perla: NGC 2525, una galassia lontana 70 milioni di anni luce dalla Terra, che fa parte della costellazione chiamata Puppis e a sua volta ha un buco nero supermassiccio al centro.

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Se guardi all’estrema sinistra della spirale puoi scorgere un punto luminoso, splendente. Si tratta di una supernova morente, che Hubble ha catturato magnificamente. Le osservazioni compiute su NGC 2525 formano una parte importante delle ricerche di HTS, quelle dedicate alla misurazione del tasso di espansione dell’universo. La missione ha aiutato a rispondere a domande fondamentali sulla natura ultima del nostro universo. – Bethany Downer, ESA/Hubble; responsabile delle comunicazioni scientifiche.

Nebulose multicolori nello spazio

I pilastri della creazione | Immagine: NASA, ESA/HUBBLE AND THE HUBBLE HERITAGE TEAM

‘Questa immagine mi ricorda ogni giorno che la natura è forse la più grande fonte di ispirazione per chi fa arte’

Visto che lavoro tanto nel mondo dell’arte quanto nel settore scientifico, mi interessa molto sapere quali immagini astronomiche vengono scelte come fonti d’ispirazione artistica. Ad esempio, persone da tutto il mondo si sono lasciate suggestionare dai “Pilastri della creazione.”

Questa immagine mi ricorda ogni giorno che la natura è forse la più grande fonte di ispirazione per chi fa arte. E ciò include un aspetto della natura ogni tanto dimenticato: il cielo notturno. – Mahdi Zamani, ESA/Hubble; Editor delle immagini, specialista nei metadati e nella visualizzazione astronomica.

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Astronauti al lavoro su uno shuttle con vista sulla Terra

Gli astronauti Steven L. Smith e John M. Grunsfeld durante la missione di supporto SM3A | Foto: NASA/ESA

‘Alcuni di questi strumenti sono ormai arrivati alla terza generazione’

Ho scelto questa foto perché evidenzia uno degli aspetti che hanno mantenuto Hubble all’avanguardia per ben 32 anni. Ovvero, il fatto che lavora in orbita terrestre bassa [un’altitudine di meno di 1.000 km dalla Terra, 545 km nel caso di Hubble]. L’immagine dimostra come gli equipaggi dei vari veicoli spaziali siano riusciti a prestare regolarmente manutenzione, assistenza e supporto all’Hubble mentre quest’ultimo si trovava in orbita. Ad esempio, abbiamo sostituito gli strumenti del telescopio con versioni maggiormente performanti. Alcuni di questi strumenti, come la Wide Field Camera, sono ormai giunti alla terza generazione. – Calum Spring-Turner, ESA/Hubble; divulgatore scientifico.

Due sfere blu del pianeta su sfondo nero

Il gigante di ghiaccio Urano con il suo sistema ad anelli. Immagine: ESA/HUBBLE & NASA, L. LAMY/ OBSERVATOIRE DE PARIS

‘Possiamo captare l’andamento meteorologico in tempo reale!’

Adoro le immagini ricomposte di Urano, in primo luogo perché mostrano l’aurora boreale in movimento insieme al pianeta; in secondo luogo, evidenziano due fatti poco conosciuti: che Urano ruota su un fianco e che ha un suo sistema di anelli.

Considerando che studio gli esopianeti al di fuori del sistema solare, credo sia assolutamente affascinante poter osservare i nostri pianeti in maniera così dettagliata da captare in tempo reale l’andamento meteorologico e fenomeni come quelli dell’aurora. Se poi aggiungiamo il fatto che le scale astronomiche sono in gran parte lunghissime in termini di tempo, si capisce perché è così interessante! – Eleanor Spring, ESA/Hubble; divulgatrice scientifica

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Tre sottili linee rosse di polvere stellare su sfondo marrone

Misteriose onde di polvere provenienti da AU MICROSCOPII, una stella la cui luce è stata ridotta per rendere visibile lo sfondo. Immagine: ESO, NASA & ESA

‘Queste immagini arrivano da uno strumento disponibile sull’Hubble da 20 anni.”

Questa è una mappa dettagliata dei cambiamenti avvenuti nel tempo in ciò che è quasi un intero sistema planetario. Le immagini mostrano ondate di polveri soffiate via dal centro del sistema verso la periferia. Perché stia accadendo, però, è un completo mistero.

In più, queste immagini sono state riprese con uno strumento disponibile sull’Hubble da 20 anni, che tuttavia ancora oggi ci fornisce dati preziosissimi come farebbe un coronografo di ultimissima generazione del Very Large Telescope, nel deserto di Atacama, in Cile. – John Debes, ESA-AURA; astronomo.

Gas rosa emesso da una stella giovane

Gas rosa emesso da una stella giovane. Immagine: ESA/HUBBLE & NASA, B. NISINI

‘Guardo le immagini più vecchie e posso osservare quanto sia cambiato’

Si tratta di una delle immagini più recenti su cui abbiamo lavorato da quando mi sono unito al team, e per me risalta tantissimo. Tanto per cominciare, ha molte delle caratteristiche che rendono le fotografie astronomiche così uniche: stelle luminose, vaporose nebulose, masse di luce, ombra e colore.

Questa è l’immagine più recente che abbiamo a disposizione di questo fiotto di gas. Grazie alla combinazione delle abilità dell’Hubble di catturare dettagli incredibili e i decenni di duro lavoro andati sul progetto, oggi posso guardare le immagini più vecchie e capire quanto tutto sia cambiato. Un dono raro. – Owen Higgins, ESA/Hubble; stagista al team di divulgazione.

Voorwerps, luci verde e arancioni intorno a una luce bianca luminosa su sfondo nero.

Nebulose verdi chiamate voorwerp, echi di attività quasar al centro della galassia. Immagine: NASA, ESA, GALAXY ZOO TEAM AND W. KEEL (UNIVERSITY OF ALABAMA, USA)

‘Osservare le capacità che oggetti così compatti possiedono nei confronti dei loro ospiti è sempre sconvolgente.’

I voorwerp sono rare occorrenze astronomiche nelle quali il buco nero supermassiccio attivo e centrale si “spegne” o diventa dormiente. Ciò dà vita a una “eco luminosa.”

Credo che queste immagini visualizzino al meglio la distribuzione tridimensionale di queste strutture di gas ionizzato. Poter osservare le capacità che oggetti così compatti possiedono sui loro ospiti è sempre sconvolgente. – Travis Fischer, ESA-AURA; astronomo.