I francesi hanno sempre avuto la reputazione di essere eleganti e sofisticati. Tanto che molti ricchi (e francofoni) di tutto il mondo sono pronti a pagare profumatamente per imparare la bella vita e il galateo francesi—l’art de la table, come la chiamano loro, intendendo il modo corretto di comportarsi a tavola, dalla disposizione delle posate agli argomenti di conversazione.
In particolare per americani e cinesi, le due nazionalità che ricorrono più di tutte questo servizio, c’è molto da imparare. Ho incontrato Catherine Duguet, fondatrice della Scuola di Savoir-Vivre in Loir-et-Cher, una regione della Francia centrale, per farmi spiegare come si ‘insegna’ la classe—o la puzza sotto il naso, a seconda di come la si guarda.
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VICE: Ciao Catherine, in cosa consiste il tuo lavoro?
Catherine Duguet: Insegno la buona educazione. I miei clienti si rivolgono a me per svariate ragioni. A volte vogliono rendere più naturale la transizione in un nuovo ambiente sociale o lavorativo, oppure dare inizio a una nuova attività professionale. In certi casi cercano soltanto di arricchire la propria vita personale imparando l’arte di vivere à la française.
Non si tratta di comportarsi in modo rigido o ampolloso, a dispetto di quel che pensa la gente. Chi conosce l’arte del savoir-vivre (le buone maniere) impara a essere attento e premuroso.
Che cosa ha reso così popolare l’arte del vivere alla francese secondo te?
La Francia è la patria della cortesia, della raffinatezza e dell’eleganza. E poi ci sono la nostra gastronomia, il vino, la haute couture, i marchi di lusso, la tradizione artigiana, l’art de la table e l’arte dell’intrattenimento degli ospiti.
Che cosa si impara alle lezioni?
Principalmente a saperci fare negli ambienti sociali e professionali. Una delle cose più complesse che insegniamo sono i saluti: chi deve presentarsi per primo? Come e perché?
Lavoriamo anche su comportamento e gesti, postura, abbigliamento e come evitare errori di gusto. Per quanto riguarda il galateo a tavola e l’arte dell’intrattenere gli ospiti, si impara come apparecchiare e il corretto uso di posate, bicchieri e tovaglioli. Anche la conversazione è materia di studio. Studiamo tic verbali, come esprimere gratitudine e quello che si può e non si può dire. Per esempio, non bisogna dire mai enchanté (piacere di conoscerti) né bon appétit (buon appetito).
Hai molti clienti stranieri, in particolare americani. Come mai?
Spesso vogliono che li aiuti a raggiungere obiettivi professionali, o hanno una passione per l’art de la table. Per loro si tratta di imparare a sentirsi posati e a proprio agio nelle situazioni sociali e di evitare i faux pas durante un pasto di lavoro o quando sono ospiti di qualcuno.
Come se la cavano gli americani con le norme francesi?
Gli americani non amano il contatto come noi; non si baciano sulla guancia per salutarsi. Ciò detto, in realtà sono più calorosi. Rimangono particolarmente sorpresi dalla regola del quarto d’ora di cortesia, cioè che se qualcuno ti invita a casa è buona creanza arrivare con 15 minuti di ritardo. È un segno di rispetto, l’ospite potrebbe non essere pronto in tempo. Ma gli americani sono abituati ad arrivare sempre puntuali.
Inoltre, se vuoi portare dei fiori in dono, mandali la mattina o il giorno dopo. Non portarli con te la sera dell’evento. Così l’ospite non dovrà correre in giro per casa alla ricerca di un vaso e di un posto dove metterli mentre deve anche intrattenere degli ospiti. Gli americani hanno anche qualche problema a seguire la regola dei “polsi sul tavolo”—e niente mani sulle ginocchia! Ma adorano imparare l’art de la table.
Hai anche clienti francesi, da dove vengono?
Da ovunque, a dir la verità. Ho clienti di ogni età, classe sociale e professione. Vengono anche molti lavoratori domestici e persone del settore turistico.
Secondo te cosa possono aggiungere queste regole alla vita di tutti i giorni?
All’inizio l’educazione alla francese può sembrare un ostacolo, ma in realtà è una porta. In ogni stadio della vita, veniamo giudicati sulla base del nostro comportamento. È il fondamento della reputazione e della credibilità. Le buone maniere possono aiutare a espandere la propria cerchia, a farsi notare rispetto ai concorrenti, a esprimere la propria personalità al meglio e ad accrescere l’autostima.
Cosa ti ha portato a intraprendere questa carriera?
Per molti anni ho gestito grandi proprietà; mi occupavo di progettare eventi e ricevimenti per ufficiali governativi. Addestravo e supervisionavo lo staff che era incaricato di preparare le suite e i tavoli. Il mio lavoro era insegnare loro l’art de la table e le buone maniere, quali gesti e parole erano appropriati nelle diverse situazioni.
Puoi darci altre basi del galateo da tavola francese?
Se sei ospite, aspetta che sia la padrona di casa a sedersi prima di te. Assicurati di alzare la sedia in modo da non produrre suoni fastidiosi. Non iniziare a mangiare finché non sono stati serviti tutti gli ospiti. Presta attenzione agli altri e cura la conversazione sia con la persona interessante alla tua destra che con la persona noiosa a sinistra. Ma soprattutto, evita argomenti sensibili come soldi, religione e politica—e spegni il telefono!