Due cose sono infinite: l’universo e il mio stomaco quando si parla di gelato. Qualche giorno fa infatti, ho dato prova di questo superpotere passando un intero pomeriggio a mangiare alcuni dei gelati più particolari e buoni di Roma.
Parliamo di una città grande poco meno di 1300 chilometri quadrati e che conta migliaia di gelaterie; provarle tutte sarebbe stato impossibile. Quello che però ho potuto fare è stato cercare fra quelle che si distinguono per gusti azzardati e una vocazione all’artigianalità.
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Disclaimer: questa non è una classifica, nessuno vuole mettere in discussione il gelataio che sta sotto casa vostra o quello in cui andavate da bambini. Non esiste il gelato assoluto né tantomeno il più buono; come sempre dipende dai gusti personali e, se si tratta di Roma, dal tempo materiale che si ha per attraversare tutta la città.
Fatta questa doverosa premessa, possiamo iniziare.
Fassi, al Palazzo del Freddo
Nata nel 1880, questa gelateria nel cuore del quartiere Esquilino e a due passi da piazza Vittorio Emanuele, è stata per decenni in cima alle classifiche per il suo gelato.
I suoi punti di forza sono sempre stati la nocciola, il cioccolato, i gusti alla frutta e la sua panna. Sono cresciuta con il gelato di Fassi e ho un grande legame affettivo con questo posto, ma stavolta prendo la nocciola e crema della nonna, e la nocciola la trovo poco sensazionale.
Ricordavo un gusto più deciso, ma ciò non toglie che stiamo comunque parlando di un signor gelato.
Torcè
Seconda tappa per questo tour de force del gelato sfigatissima. Purtroppo appena arrivata da Torcè trovo il locale semichiuso. Si stava preparando alla riapertura e non ho avuto modo di prendere neanche una misera coppetta piccola. Il gelato di Torcè è senza grassi aggiunti, additivi chimici o prodotti semilavorati, ma ama sperimentare con i gusti anche particolari. Per dire che per il Carbonara Day hanno realizzato anche un gelato con crema all’uovo, pecorino romano e guanciale.
Ci sono quattro sedi, io sono andata a Viale Aventino, ma lo trovate anche all’Eur a viale dell’Aeronautica, in viale Guglielmo Marconi e ai Parioli.
La Gourmandise
In zona Monteverde, non lontani dal più noto quartiere Trastevere, questo piccolo locale si è fatto conoscere per i suoi abbinamenti particolari e un mastro gelatiere, Dario Benelli, schivo, riservato e inguaribilmente appassionato del suo lavoro. Siamo da La Gourmandise, una gelateria dai gusti ricercati come la brunoise di ananas al sambuco o lo zabaione al Passito.
Da un po’ di tempo questa gelateria ha adottato la politica di non servire più le mono porzioni da mangiare sul momento (coni o coppette) ma solo le vaschette, quindi il gelato d’asporto. Io ormai sono lì, che faccio non lo prendo?
Chiedo una vaschetta piccola con dentro Avocado all’olio di oliva, mandorla in crosta di sale e miele alle cinque spezie. Se dall’avocado mi aspettavo un gusto più netto, il miele l’ho trovato molto delicato e fresco e la mandorla leggera e raffinata.
Questo tour inizia a ingranare.
Otaleg!
Senza ridurre tutto questo impegnativo tour a una mera classifica, qui faccio subito una precisazione: Otaleg è forse la mia gelateria preferita a Roma. Già un anno fa scrivevo di Marco Radicioni e su come fosse possibile, grazie a una sua ricetta, fare in casa un buon gelato anche senza gelatiera.
Chi viene qui lo fa anche per gli accostamenti più “strani”: l’abilità di Marco, a mio avviso, sta nel saper trattare gli ingredienti e rendere un gelato alla maionese e rosmarino perfettamente equilibrato e addirittura piacevole, anche per i più restii alle sperimentazioni. Stavolta a lasciarmi spiazzata è il Gorgonzola e fragole: il gusto è totale, mai avrei immaginato potesse piacermi così tanto.
A seguire provo anche qualcosa di più classico: Tiramisù, croccante (fior di latte, frutta secca tostata, miele, sesamo) e pesto di arachidi salate. Otaleg! è a Trastevere in via di San Cosimato e qui, con qualsiasi gusto, andate sul sicuro.
Neve di Latte
Siamo a Piazza Cavour, zona Prati. Neve di Latte è un locale grande, nuovo e bello da vedere. I gusti qui sono meno particolari, io prendo pistacchio, lampone e neve di latte (una loro rivisitazione del fior di latte).
Ammetto che forse qui avrei potuto osare di più e assaggiare cose più goduriose come la crema al Passito di Pantelleria o il variegato di crema di nocciole e cacao; questa cosa non me la sono perdonata.
Motivo in più per me di tornare, motivo in più per voi di segnarvi l’indirizzo e andarlo a provare.
Gelateria Dei Gracchi
Resto sempre in zona Prati per capitalizzare gli spostamenti. Ci troviamo vicino via Cola di Rienzo per provare il gelato Dei Gracchi che per molti romani è un’istituzione. Io sono andata nella sede di Via dei Gracchi, ma ci sono altri tre negozi in giro per Roma: in viale Regina Margherita, in via di Ripetta e in viale delle Province.
Qui prendo la nocciola e il cioccolato integrale con piccoli pezzettini croccanti di fava di cacao: non un gusto strano certo, ma un bel classico rivisitato. Per chi ama i gusti più particolari occhio a quelli stagionali: da quello ai pinoli alle granite basilico e zenzero.
Ciampini
Dal 1943 in piazza San Lorenzo e Lucina, l’unico gelato è quello di Ciampini. I gusti sono tradizionali e già dal primo assaggio si capisce che parliamo di un prodotto che non va capito, compreso o interpretato: senza troppi mezzi termini, è buono, punto.
La consistenza è morbida e il gusto è deciso, come piace a me. Prendo lo zabaione, che trovo molto dolce – ma detto da una che mangia cioccolato fondente al 100% non fa testo – e poi la stracciatella, la mia passione. Qui tra il gelato di Ciampini e la piazza stupenda in cui ci si trova, la tappa diventa fissa – oltre che obbligatoria.
Giolitti
A Roma se parli di gelaterie non puoi non pensare a Giolitti. Nata nel 1900, è l’esempio di come un nome storico possa mantenere la sua integrità anche con il passare degli anni. Questa gelateria è una delle mie preferite, non solo per i suoi gusti tradizionali e classici fatti come una volta, ma anche per la romanità che rappresenta e l’atmosfera calda, che solo certi locali sanno ancora trasmettere.
Qui ho preso il fico caramellato con noci e la mora, anche se il mio debole è sempre per il cioccolato. Purtroppo – o per fortuna – il gelato mi cade e non riesco a finirlo, ma gli abbiamo reso onore con questa foto.
L’esperienza completa da Giolitti è sedersi ai tavolini fuori, nel tardo pomeriggio, guardare le persone che camminano per la stradina pedonale e intanto godersi uno dei gelati più emblematici di Roma.
Gunther
Una storia molto più recente ma comunque degna di nota: nata dall’idea di un maestro Altolesino, Gunther utilizza tutti ingredienti di altissimo livello: latte biologico, l’acqua utilizzata è la minerale Plose e il resto proviene tutto da realtà artigianali. Prendo latte di bufala e Pino Mugo. Quello che mi colpisce di più di questo gelato è la sua consistenza: si scioglie piuttosto in fretta ma rimane morbido, e anzi è quasi spumoso. Gunther lo trovate in centro a piazza Sant’Eustachio o in via Due Macelli, oppure a Trastevere in via dei Pettinari.
Come dichiarato all’inizio, di gelaterie valide a Roma ce ne sono tante. Non essendo riuscita a provarle tutte e dopo aver avvertito i primi crampi per il troppo gelato ho dovuto prendere una decisione responsabile ma sofferta: ho messo un punto di fine al mio tour.
Mi sento in dovere di dire che se avessi uno stomaco più allenato sarei andata anche nei posti che vi elenco qui sotto.
Grezzo, gelateria crudista e vegana, famosa per il suo cioccolato dal gusto puro e pieno, a Roma è nel quartiere Monti (via Urbana) o al Ghetto (piazza Mattei).
Una delle mie cose preferite è il cremolato, una via di mezzo tra gelato alla frutta e granita; la consistenza del primo ma la freschezza del secondo. Il posto dove mangiarlo è alla Casa del Cremolato in via di Priscilla. Se non lo avete mai assaggiato, smettete subito di leggere e andate. Il mio consiglio spassionato è di mangiare il gusto ai fichi, che trovate solo nel periodo estivo.
Freddo, in zona San Giovanni (piazza Tuscolo), otre ad una vasta scelta di gusti particolari e parecchio invitanti, ha anche delle alternative senza zucchero o vegane.
I Gemelli, vicino al quartiere Ardeatino (via Fonte Buono). Presente nella guida delle migliori gelaterie italiane del Gambero Rosso, anche qui si sperimentano gusti interessanti.
Infine, la Gelateria del Teatro (via dei Coronari, via di S. Simone, Lungotevere dei Vallati) e Come il Latte vicino piazza della Repubblica (via Silvio Spaventa).
A grandi linee, se cercate un buon gelato a Roma, con questa lista sarete coperti per tutta l’estate. Io prometto di allenarmi di più per i prossimi tour e non soccombere mai più al mal di pancia.
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