Il creatore di ‘Plaguemon’ ha fatto un videogioco in 8bit di ‘Neon Genesis Evangelion’

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Neon Genesis Evangelion è un anime che ha segnato una generazione, vuoi per le tematiche esistenziali infilate a tradimento tra un combattimento di gigantesche creature biblico-robotiche e l’altro, vuoi per come ha saputo raccontare le paranoie sessuali e sociali dei suoi protagonisti e di tutti gli adolescenti del mondo, vuoi per la sua estetica e regia radicale.

Non stupisce, dunque, che la decisione di Netflix di rendere disponibile sulla sua piattaforma il cult dell’animazione giapponese sia stata accolta con grande festa da molti, tra chi lo conosce comunque ancora a memoria (ehi, ciao, io) e chi magari aveva rimandato la visione completa finora.

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Ma tra i fan di Neon Genesis Evangelion c’è anche Michele ‘Hiki’ Falcone, l’hacker che l’anno scorso ha fatto uscire il gioco per Game Boy Plaguemon — una versione di Pokémon Rosso dove il mondo originale e le sue creature appaiono corrotti dal passare del tempo e da un disastro nucleare. Oggi, per celebrare l’arrivo di Neon Genesis Evangelion su Netflix, Falcone ha fatto uscire un gioco in 8bit dedicato alla serie cult giapponese.

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Una schermata del gioco con l’EVA 02 selezionato e il logo della serie giapponese ricreato in pixel art. Immagine per gentile concessione di Michele ‘Hiki’ Falcone

Per Falcone, Evangelion è stato “sicuramente il primo anime con cui ho fatto binge watching. Da ragazzino mi sono avvicinato a tutta l’estetica giapponese da lì, sostanzialmente,” ha spiegato l’hacker via chat a Motherboard. “Il primo ricordo che mi viene in mente durante la mia pre adolescenza è deglutire del sapidissimo ramen in scatola davanti a un laptop [appoggiato] su una sedia che riproduce anime,” ha raccontato. “Il primo di questa serie è stato proprio Evangelion e da lì è rimasto uno dei lavori di animazione giapponese che preferisco. Rei [Ayanami] è stata la mia waifu, ancora prima che potessi sapere cosa fosse e avere un effettiva coscienza sessuale.”

Questa volta, Falcone ha creato il gioco per NES — una console per videogiochi in 8bit che è stata prodotta in Giappone tra il 1983 e il 1995 —, riproducendo personaggi e momenti iconici dell’anime in pixel art. Ma l’anime di Evangelion è uscito in Giappone proprio l’anno in cui il NES è andato fuori mercato, e in Italia per la prima volta solo nel 2000, quando la console era ben oltre la dismissione. Il gioco di Falcone è, dunque, una specie di anacronismo assoluto. “Questo gioco di Evangelion per NES è in realtà è il primo al mondo,” ci ha spiegato. “Abbinare l’estetica NES a quella di Evangelion è un desiderio recondito d’infanzia [per me] ed è bello vedere quell’ estetica, mai vista in otto bit per motivi temporali, traslata in pixel art.”

L’idea di questo gioco ha, insomma, radici profonde, ma si è concretizzata casualmente in coincidenza con l’annuncio di Netflix di qualche mese fa. “Ho scritto delle librerie per NES in C nello stesso periodo in cui ho sentito dell’annuncio e da li allora le ho messe alla prova. Scrivevo piccoli generatori di facce, tribali e pattern camo per NES per testarle.” ha detto Falcone, aggiungendo che “Il gioco é 40Kb, quindi il minimo possibile su NES tramite cartuccia NROM. Spesso nella scena homebrew é motivo di vanto fare giochi il più possibile funzionali ma piccoli così.”

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Una schermata del gioco. Immagine per gentile concessione di Michele ‘Hiki’ Falcone

Ottenere una buona funzionalità a discapito del poco spazio — o delle poche risorse — è stata, ironicamente, una delle chiavi del successo dell’anime originale: i due episodi finali, diventati famosi per il loro impatto emotivo devastante, sono stati realizzati a budget esaurito. Così come, per tutta la serie, la regia lenta risulta una trovata stilistica e narrativa perfetta, dovuta però in parte anche alle difficoltà economiche che lo studio Gainax stava passando.

Il primo a giocare al gioco di Falcone su Neon Genesis Evangelion per NES è stato lo youtuber ed esperto di retrogaming Kenobit, sul canale Kenobisboch Productions giovedì pomeriggio. Potete vedere il suo streaming qui. Se invece siete dalle parti di Cosenza, stasera il gioco sarà presentato e fatto provare alla Plague Gallery, durante l’evento EVA.N – The G@inax Abuse – ザー・ガイナックス・アビュース.

Il gioco sarà poi giocabile su NES o emulatori, ci ha rassicurato Falcone. “Ho fatto una cartuccia prototipo come prova d’artista, ma andrò in produzione con le cartucce normali a breve.”

Se nel frattempo volete saperne di più sul mondo del ROM hacking, guardate l’intervista con Michele ‘Hiki’ Falcone su Plaguemon: