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Gli sport bionici delle Olimpiadi transumaniste

Immagine: Cybathlon 

Zoltan Istvan è un filosofo, futurologo, giornalista e autore del best-seller The Transhumanist Wager. Ogni tanto scrive per Motherboard proponendoci le sue riflessioni sul futuro delle capacità umane oltre i limiti imposti dalla natura. 

Nelle competizioni sportive stiamo assistendo a una rivoluzione silenziosa. Ci sono futurologi che pensano che tra qualche decennio gli uomini riusciranno a correre più veloci dei cavalli, a sparare con una mira quasi perfetta grazie agli occhi bionici, e a nuotare per intere gare senza mai dover riprendere fiato. 

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Al momento per i corridori avere degli esami delle urine immacolati è diventato essenziale tanto quanto indossare le scarpe da corsa. I cervelli degli ingegneri sono una necessità per i ciclisti, tanto quanto le loro bici; e la precisa quantità di carboidrati e proteine nel cibo consumato dai nuotatori la sera prima della gara dei 400 misti è diventata importante quanto le virate. 

Il rapido progresso e le innovazioni in campo scientifico e tecnologico stanno cambiando radicalmente la specie umana e le sue abilità. Lo sport non resterà così com’è ancora per molto. Le innovazioni bioniche, le sostanze dopanti, e le radicali innovazioni tecnologiche sono ciò che renderanno le competizioni sportive del futuro sempre più transumaniste. Il termine “transumano”, non per niente, significa “oltre l’umano”. 

Finora la società ha avuto dei problemi ad accogliere le innovazioni della scienza e della tecnologia nelle competizioni sportive, specialmente in quelle che dipendono dalle performance del corpo. Piuttosto che incoraggiare l’uso di farmaci dopanti e di fare evolvere le competizioni, molte organizzazioni sportive hanno severamente condannato qualsiasi fattore che non fosse contemplato ai tempi delle prime Olimpiadi moderne, che si sono tenute ad Atene. Nel 1896. 

Questo stato di cose potrebbe cambiare nel momento in cui diventeranno chiari, agli atleti come agli spettatori, i vantaggi delle competizioni svolte in ottica transumanista. 

“In un certo senso le Olimpiadi e le competizioni sportive in genere spingono il corpo umano all’estremo, testano i limiti dell’umano,” ha detto Oeter Rothman, futurologo, scienziato e editor di H+. “Le gare e le Olimpiadi Transumaniste saranno l’espressione più piena di quest’idea.” 

Come potrebbe essere una competizione cibernetica del genere, tra vent’anni? Certamente sarà ancora più esaltante delle gare che vediamo oggi. Pensiamo a uno degli sport preferiti delle Olimpiadi invernali, lo sci freestyle—sci aereo praticamente, dove gli atleti si lanciano giù per le rampe e si librano nell’aria eseguendo performance acrobatiche. Due questioni spinose definiscono questo sport pericoloso: quanto tempo uno sciatore può rimanere in aria e quanto male si farà se non conclude il salto sano e salvo. Nuove tecnologie, probabilmente disponibili in 5-10 anni, affronteranno con successo entrambe le questioni. 

Prima di tutto, dei leggerissimi mini razzi a propulsione installati dietro gli sci potrebbero brillare per qualche secondo, spingendo lo sciatore giù per la rampa a una velocità molto più alta del solito. Naturalmente, il lasso di tempo passato in aria sarà molto più lungo, e il salto molto più alto. Ma è un nuovo tipo di tuta che questi sciatori indosseranno che permetterà loro di eseguire le acrobazie che abitano i sogni dei futurologi. 

Delle tute controllate da sensori potrebbero gonfiarsi intorno al corpo dello sciatore che non riuscisse ad atterrare in modo sicuro. Invece di rompersi le ossa, il saltatore rimbalzerebbe giù per il pendio, senza ferite (ma probabilmente imprecando). Per quanto riguarda le acrobazie aeree, potendo rimanere più tempo in aria, aspettiamoci che ne vengano inventate di nuove. Invece di performance del Kangaroo Flip 900, vedremo il Toxic Rodeo 1620. Magari anche con qualche variazione in rovesciata. 

Certamente, qualsiasi cosa saranno le Olimpiadi Transumaniste, ci sarà ancora bisogno di regole. Le innovazioni dell’esoscheletro potrebbero presto portare a performance che non avremmo mai immaginato, nuotatori che corrono sull’acqua, ad esempio. Il Powerlifting potrebbe diventare uno sport in cui gli atleti consumano sostanze super-dopanti che potenziano i muscoli, si sottopongono a cure di steroidi personalizzate e rinforzanti per le ossa, e in cui saranno previste iniezioni di sostanze come l’epinefrina per creare scariche di adrenalina e d’ira. Quel tanto che basta per sollevare una tonnellata di peso sopra la testa. Ovviamente ci sarà bisogno di misure di sicurezza anche in questo caso. 

Per quanto riguarda gli sport in vasca, potrebbero essere implementate membrane di pelle tra le dita per ottenere un effetto-pagaia potenziato. Potremmo vedere addosso ai nuotatori tute intere sottilissime, che non creano alcuna resistenza e addirittura dei caschi aerodinamici. Infine, delle iniezioni di una micro-particella, un “sostituto dell’ossigeno”, con un effetto a breve termine, permetterebbe alle gare di svolgersi completamente sott’acqua, dove la resistenza è minima. Il nuoto potrebbe diventare il primo sport olimpionico dove nessuno respira. 

Gli incentivi in denaro, il prestigio, la fama e l’orgoglio sono ciò che spinge gli atleti a usare le radicali innovazioni scientifiche e tecnologiche per migliorare le loro performance. Un esempio di questo fenomeno sono Lance Armstrong e Alex Rodriguez, che hanno usato delle sostanze illegali dopanti per raggiungere il massimo nei rispettivi sport. Molti altri utilizzano sostanze e metodi collaudati e legali, altri invece sistemi discussi e illegali per migliorare le proprie performance. 

A fronte delle politiche sempre più severe nei confronti degli atleti—la “guerra alle sostanze dopanti” anti-progressista—le Olimpiadi Transumaniste sarebbero una vetrina per tutti gli esperimenti che spingono le abilità umane “oltre” i confini naturali. Sarebbero anche un’alternativa per quegli atleti che dedicano molta parte della loro vita a uno sport e non vogliono essere costantemente sotto esame come potenziali imbroglioni, né vogliono vedersi costretti a sottoporsi a perquisizioni fisiche e test delle urine.

Oggi se rompi un record mondiale la prima cosa che ti viene richiesta è un campione del tuo sangue. Le competizioni transumaniste potrebbero cambiare questa situazione, gli eventi sportivi potrebbero diventare ancora più elettrizzanti, e le competizioni atletiche potrebbero finalmente essere all’altezza del ventunesimo secolo.