Il video che vedete qui, (che non ha niente a che fare con la foto qui sopra), è la cosa più spaventosa che io abbia mai visto. C’è una squadra di SWAT del Missouri che perquisisce la casa di un tizio perché credono che abbia del fumo, sparano al suo cane di fronte al figlio di sette anni e alla fine lo arrestano. Non mi piace fare l’euro-fanatico, ma sono le cose come queste quelle che mi rendono felice di non vivere in America. In più abbiamo formaggi più buoni, e le ragazze non si mettono il pigiama anche fuori casa. Ho analizzato questo video con uno che conosce bene gli SWAT.
Radley Balko è un giornalista esperto di militarizzazione della polizia e degli abusi degli SWAT. Ho parlato con lui.
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Vice: Ehi Radley. Che cazzo stanno facendo in quel video?
Radley: È un raid per droga abbastanza comune. La polizia viene avvisata da un informatore che qualcuno possiede un ingente quantitativo di marijuana. Fanno una ricerca nei rifiuti della famiglia per individuarne delle tracce e, una volta trovate, mandano una squadra degli SWAT.
Quali sono le accuse?
Il padre è stato accusato di possesso di marijuana, possesso di strumentazione per la produzione di droga e, incredibilmente, abuso di minore.
Abuso di minore? Immagino che fumare marijuana in casa con un bambino sia un’attività davvero pericolosa. Non come tirare fuori una pistola in sua presenza.
Ma la marijuana è stata decriminalizzata a Columbia, in Missouri. E l’accusa di abusi è caduta. L’unica accusa rimasta è quella riguardo alla strumentazione. È stato giudicato colpevole l’altro mese. Ha avuto una multa di 300$.
E la polizia? La famiglia può intentare causa al corpo di polizia?
Ci stanno pensando. Ma sono ancora un po’ stravolti dalla situazione. Per esperienza so che le possibilità di vincere una causa di questo genere sono davvero poche. Il governo tende a renderti la vita difficile quando gli fai causa.
E per quello che hanno fatto alla casa? Pagheranno i danni?
No. Se non avessero trovato della droga in casa, probabilmente la città si sarebbe occupato di pagare i danni, per evitare le pressioni pubbliche. Ma in molte giurisdizioni mancano i requisiti, anche se prendono la casa sbagliata. L’anno scorso hanno fatto un raid nella casa di un ragazzo di Baltimora perché avevano sbagliato indirizzo. Hanno distrutto la sua porta di casa. Lui ha provato a chiedere un rimborso alla città per il costo dei danni. Niente da fare. Però gli hanno mandato degli ispettori a multarlo perché aveva lasciato la porta rotta in giardino.
Wow.
Credo che alla fine lo abbiano ripagato, ma mesi dopo. E solo perché ne ha parlato un giornale locale.
Che cosa è successo dopo la fine del video? Non so, la polizia ha lasciato la madre da sola in casa con un bambino spaventato e un cane morto? L’hanno lasciata senza porta e con un cadavere da portare via?
Mi ha scritto in una mail che lei e il suo bambino hanno passato quattro ore chiusi nell’auto della polizia. Non ha detto cosa è successo dopo. Ma in altri casi sì, ti lasciano il casino da mettere a posto. Soprattutto se c’è un arresto. Qualche volta i bambini vengono dati in custodia. Però ho parlato con molte persone che avevano subito un raid e molte di loro hanno passato la notte con la casa senza porta.
E questo non è affatto un caso isolato, giusto?
Ad essere onesti, l’unica cosa strana di questo raid è che sia stato ripreso e che il video sia stato venduto alla stampa. Ci sono almeno 100-150 raid simili ogni giorno negli USA (e sono in aumento in Canada e in Gran Bretagna). Di raid sbagliati ne capitano uno alla settimana. Ma è difficile fare un calcolo di questo tipo.
Quindi, cosa succede in situazioni di questo tipo? Quanta gente viene coinvolta in un raid? Che tipo di equipaggiamento usano?
Una squadra degli SWAT è composta generalmente da 6 fino a 10 membri. Hanno in dotazione armi automatiche, giubbotti antiproiettile e un ariete. A volte usano dei flashbang o delle granate fumogene per accecare e assordare la gente del posto che vogliono controllare. Alcuni hanno carri armati o auto blindate. Parte dell’equipaggiamento è di tipo paramilitare. Altri sono proprio militari, vengono dal Dipartimento di difesa grazie a una programma messo in piedi negli anni Novanta. Quindi, l’equipaggiamento studiato per i campi di battaglia viene usato quotidianamente su strade americane contro cittadini americani.
Ho letto di recente che molte volte usano cose assurde, tipo carri armati o baionette.
Non so delle baionette, ma i carri armati e i veicoli trasporto truppe sono abbastanza comuni. C’è uno sceriffo del South Carolina che ha un VTT con annessa una mitragliatrice pesante. Spara proiettili calibro 50. Questa è un’area urbana, proiettili di quel tipo trapassano cinque isolati. È assurdo. Ovviamente, questo sceriffo si è guadagnato il nome di “Peacemaker”. È anche lo stesso sceriffo che è andato da Michael Phelps. Ha mandato gli SWAT nella casa per studenti dove è stata scattata la foto di Phelps che fuma marijuana. Pare che i poliziotti non abbiano chiesto, “Dov’è la droga?”, ma abbiano detto “Cosa sapete di Michael Phelps?”
Follia. E di solito le incursioni vengono fatte all’alba?
Di solito le fanno di notte, o poco prima dell’alba. Ma non è sempre così.
E la polizia deve presentarsi prima di poter entrare?
Questa è una domanda difficile. Tecnicamente, sì. Fa parte della “Castle Doctrine”, ripresa dalla common law inglese. Ma la Corte Suprema americana ha individuato delle eccezioni. Se i poliziotti pensano che presentarsi possa minacciare la propria incolumità o potrebbe dare il tempo di progettare un contrattacco, allora possono entrare senza bussare. Comunque la procedura del bussare e presentarsi è più che altro cerimoniale.
Sembra proprio una stronzata. Entrare a casa della gente di notte, senza bussare, con su una maschera, lanciando granate. Io una volta ho picchiato un mio coinquilino perché mi ha fatto bu! quando eravamo fatti e abbiamo visto Scream.
Un’idea folle. Quando invadi la casa di qualcuno, lo svegli, generi una reazione primitiva nell’altro. Attacca o scappa. E quando sei a casa tua, scappare non è un’opzione. Sono abbastanza sicuro che se uno spacciatore provato spara a uno SWAT non sa neanche che si tratta di un poliziotto. Tutti sanno quello che ti succede se uccidi un poliziotto. Ovviamente, anche le persone che sono ben lontane dallo spacciare vengono messe in una situazione orribile, e quelli che hanno sparato ora sono in prigione.
Queste cose si fanno solo per crimini legati alla droga?
No, ora gli SWAT vengono usati anche in caso di crimini molto meno gravi. Sul mio sito, abbiamo fatto un servizio su un gruppo di veterani che stava organizzando un poker di beneficenza per i veterani feriti. Il gioco violava le leggi del Texas sul gioco d’azzardo, così hanno mandato gli SWAT.
Come è finita?
Non mi ricordo con precisione, ma non c’è stata alcuna scusa o ammissione di aver esagerato a mandare gli SWAT.
Quindi, se fossi un consumatore occasionale di droga negli Stati Uniti (e immagino che molti lettori del blog lo siano), quante possibilità ci sono che mi succeda una cosa del genere?
Poche, direi. Ci sono più o meno 100-150 raid al giorno. Circa 50 milioni di americani hanno ammesso di aver usato droghe nell’ultimo anno. Quindi le probabilità sono basse. Ancora più basse se sei bianco e vivi in un buon quartiere. Nelle case popolari si fanno incursioni regolarmente. Nelle associazioni studentesche dei college non capita mai. Ovviamente non si può stare tranquilli, vista la quantità di raid giornalieri. Poliziotti pesantemente armati che si comportano come soldati, entrano nelle case per arrestare persone sospettate (sospettate, attenzione, non condannate), di crimini non violenti – sono cose che non dovrebbero succedere in un paese che definiamo libero.
Hai mai preso in considerazione l’idea di sfruttare questi raid degli SWAT come scherzo?
È successo più volte.
Cosa?
Si chiama “SWATing”. Ne ho visto solo un paio di casi finora.
Cazzo, li fanno veramente? Io stavo scherzando.
Capita così spesso che hanno anche un nome tutto loro…
Lol.
JAMIE LEE CURTIS TAETE