Un team di Counter-Strike: Global Offensive, OpTic India, è stato squalificato da un torneo e si è sciolto del tutto dopo che uno dei suoi giocatori è stato sorpreso a imbrogliare con un aimbot per prendere la mira. Qualcosa nel modo in cui Nikhil “forsaken” Kumawat stava giocando ha catturato l’attenzione dei giudici di gara, e sull’evento di Shangai è sceso il gelo quando la cosa è venuta fuori.
Il momento imbarazzante è accaduto durante il secondo match del torneo del team OpTic India. Uno degli amministratori ha fermato il gioco ed è andato a controllare il computer di Kumawat. Stando al video dello stream, l’amministratore è arrivato dietro le sue spalle e ha usato il mouse. Il giocatore ha cercato di spingere via le sue mani davanti a tutti gli altri.
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Poi ci sono delle foto che mostrano cosa è successo dopo: Kumawat che ha fatto lo zaino e se n’è andato, il resto del team che guardava arcigno il suo computer insieme ai giudici, e una finestra di esplorazione che mostra un programma sospetto nominato innocentemente “word.exe.”
Per quanto riguarda ciò che è accaduto nel gioco, il giornalista di esports Rod Breslau ha catturato alcuni highlights su Twitter in cui si vede il mirino di Kumawat mentre centra i nemici a prescindere da dove posiziona il puntatore. A un certo punto, Kumawat manda una raffica di colpi contro un muro che colpisce in pieno un nemico che si nasconde dietro di esso — un nemico che non poteva aver visto.
“Vogliamo chiedere scusa a tutti gli altri membri del team e alle organizzazioni coinvolte,” ha detto Jesal Parekh, il direttore dello sviluppo internazionale di OpTic India, al sito di esports HLTV. “Un’ingiustizia per tutte le persone coinvolte. Vogliamo scusarci con il nostro paese e con i fan che ci hanno supportato. Sarà un grande ostacolo per noi, ed è molto ingiusto che l’egoismo di una persona abbia causato tutto questo.” Parekh ha aggiunto anche che gli altri quattro giocatori della squadra non erano a conoscenza delle scorrettezze di Kumawat.
Poche ore dopo, comunque, OpTic India ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui conferma di aver chiuso i rapporti lavorativi con Kumawat, ma che il resto dei giocatori del team è stato autorizzato a partecipare ad altri eventi.
Questa non è la prima volta che un episodio del genere manda all’aria un evento di esport. Mentre gli esport crescono in prestigio e guadagni, il potenziale incoraggia sempre più persone a correre il rischio. Ed è in parte anche per questo che gli eventi LAN sono diventati lo standard nelle competizioni: quando si è tutti nella stessa stanza e si utilizzano dei computer non di proprietà circondati da telecamere, nessuno oserebbe imbrogliare. Essere beccati è troppo facile.
Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US.