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arte

“GIF & Vine” e il futuro dei loop ibridi

Anne Horel ci immerge in loop ibridi rivoluzionari a metà tra Vine e le GIF

L'artista multimediale francese Anne Horel ama Internet. Sebbene sia una videomaker e musicista, e pure molto attiva su Tumblr, ultimamente ha catturato la nostra attenzione con la produzione serrata di Vine assurdi e originali.

Mettendo insieme immagini, video virali e altre stramberie che raccoglie durante i suoi viaggi nel World Wide Web, questi collage in loop sono ibridi rivoluzionari a metà tra Vine e le GIF, ri-rappresentazioni dinamiche di un'estetica riconducibile tanto agli anni Novanta quanto a oggi.

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Il suo ultimo progetto, GIF & Vine, che potete vedere su Gallery Online, è la prova della sua capacità quasi chirurgica di fare collage con i contenuti della rete. Come punto di partenza per i suoi remix di immagini Anna abbina i suoi video preesistenti con i contenuti che prende in prestito da Vine. Il risultato è un loop audiovisivo ibrido che ci tiene incollati allo schermo.

Il loop infinito delle GIF, e le possibilità audiovisive che offre Vine permettono a Anne di porre l'accento sulla temporaneità e sulla riproducibilità infinita, oltre i limiti di entrambi i media. Inoltre, a favorire il suo lavoro sulle immagini, c'è anche la condivisibilità dei contenuti da parte delle comunità creative che usano entrambi questi mezzi espressivi.

“Vine non è solo un nuovo medium che può essere usato come un software, è anche e soprattutto una piattaforma espositiva immediata e spontanea,” ci ha detto. “Un posto in cui i lavori artistici sono prodotti ed esposti in ogni momento. Una galleria del quotidiano che non è sottomessa a nessuna istituzione artistica. A Marcel Duchamp piacerebbe molto!”

Mentre “GIF & Vine” si interroga sui format e le caratteristiche di entrambi questi strumenti, è anche in qualche modo un tributo a Vine, che secondo Anne crea dipendenza e che lei ama particolarmente. “È notevole che Vine, in un anno solo, abbia già i suoi miti e leggende,” ha detto. “È una specie di Twilight Zone di Internet, una controfigura e quindi una fucina di meme”

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Le abbiamo fatto qualche domanda per capire meglio il processo creativo e i suoi rapporti con la comunità di Vine.

The Creators Project: Dicci qualcosa in più sulle prime esperienze con Vine. Come lo hai scoperto e perché hai deciso di usarlo?

Anne Horel: Passo una quantità di tempo allucinante sul cellulare e su Internet in generale. Scarico molte app, le provo e poi le cancello se non mi interessano da un punto di vista creativo. Probabilmente non ci credereste se vi mostrassi quante app ho sul telefono.

Ho scaricato Vine quando è uscito e ho capito immediatamente che avrebbe segnato un cambiamento nei social network e nella creatività interna ai social.

Il mio lavoro si basa sui social. Ho passato molto tempo su Facebook, facendo arte con Facebook. La differenza è che con Vine non devo cambiare il social per farlo diventare creativo; lo è già, diversamente da Facebook. Questo è ciò che mi ha fatto interessare all'inizio, e che ancora mi interessa. Il secondo motivo per cui mi sento legata a Vine è che io creo GIF. Per me c'è un collegamento tra i loop delle GIF e quelli su Vine. Vine mi dà l'opportunità di dare alle mie immagini un'altra dimensione, aggiungendo suoni e potendole condividere non solo su Tumblr. Sono anche una grande collezionista di musica, e su Vine posso condividere dei sample.

Pensi che Vine sia una modernizzazione, un aggiornamento delle GIF?

Sì, lo è già. È questo che mi ha colpito quando è uscito Vine. Ho pensato “wow…queste sono GIF "in real life"…”

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Siamo costantemente sommersi di immagini e informazioni. La magia delle GIF è quella di riassumere immagini e informazioni. La stessa cosa vale per Vine. Ti ruba solo sei secondi (ma puoi scegliere di fartene rubare di più). È troppo intelligente. Credo che tutti i media dovrebbero usare Vine per “mostrare” le informazioni.

Immagino che in molti abbiano difficoltà a capire la connessione tra banane, delfini, Miley Cyrus e Ryan Gosling nelle tue opere. Puoi descrivere l'universo che crei? Che criteri usi per selezionare le immagini che usi?

La connessione è l'iconografia di Internet. Iconografia memetica. È cultura digitale, citazioni. Quindi se non passi molto tempo su Internet probabilmente non capisci quello che faccio. Raccimolo le immagini soprattutto da Tumblr, che, per me, è la culla della cultura su Internet.

Che messaggio stai cercando di trasmettere con i tuoi lavori?

Sono una persona molto ottimista ed entusiasta. Il mio messaggio è fatto di colori, humour e assurdità. Si oppone al mondo in cui viviamo. Fin da quando ho iniziato a fare quello che faccio, questa è sempre stata la mia posizione: il mondo è già abbastanza triste, non piangiamoci addosso.

Questo è il primo aspetto. L'altro è che viviamo in un momento storico particolarmente interessante. Sono nata negli anni Ottanta e cresciuta nei Novanta, con l'eredità degli stili di vita dei miei genitori e dei nonni, che sono incompatibili col presente. Tutti i codici secondo cui sono cresciuta non hanno più senso adesso. Va tutto ricorstruito, immaginato e ricreato, soprattutto a causa di Internet.

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E poi, c***o, Internet è importante, cioè davvero. Dovremmo iniziare a ripensare il mondo dando grande spazio al web nella nostra riflessione.

Ad inizio aprile, nel tuo programma radiofonico hai ospitato tre icone del mondo di Vine. Cosa pensi di questa community di creativi che sta crescendo e qual è il tuo rapporto con loro?

Amo tantissimo questa community. In passato mi sono presa di altri social, ma stavolta è diverso.

Passo molto tempo a guardare cosa offrono le persone e scopro roba incredibile ogni giorno. Ci sono persone che seguo, persone che mi piace vedere nel mio newsfeed, persone che mi stimolano e mi ridanno fiducia nell'umanità. Sono rapporti virtuali, ma la loro eco nel mio cuore e nella mia mente è reale.

Come credi che evolverà questo movimento artistico e, nello specifico, come evolverà il tuo lavoro?

Vine crescerà sempre di più. Ho la sensazione che apra una nuova dimensione per i social, e inoltre, opere artistiche sono esposte lì ogni giorno. Spero che Vine venga riconosciuto come un nuovo movimento artistico perché credo che lo sia proprio. E, col mio lavoro, voglio continuare a sperimentare e creare tutto il tempo. Tutto. Il. Tempo. È ossigeno per me, mi mantiene viva.

Guardate altre bizzarrie ibride di Anne Horel su Tumblr, Vine e Gallery Online.