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Tecnologia

Sono stati pubblicati 13 milioni di documenti segreti della CIA

La CIA stava perdendo denaro perché un eroico cittadino sfruttava l'inchiostro e la carta dell'agenzia per stamparli e scannerizzarli uno ad uno.
Questi quattro computer erano inizialmente l'unico strumento utile per accedere al CREST. Immagine: Michael Best

Un'organizzazione no-profit, un insistente aizzatore e il loro avvocato pro-bono sono riusciti a fare in modo che la Central Intelligence Agency pubblicasse per intero i database dei suoi registri di ricerca di documenti desecretati online—Ciò significa che è ora possibile accedere a quasi 13 milioni di pagine di documenti CIA risalenti fino agli inizi della Geurra Fredda.

Sin dal 2000, la CIA ha mantenuto il suo CIA Records Searh Tool (CREST) presso i National Archives a College Park, in Maryland. Il database CREST—contenente ogni documento "storicamente rilevante" che è stato declassificato, grazie a un ordine esecutive di Bill Clinton nel 1995—era tecnicamente accessibile al pubblico, ma poteva essere usato solamente attraverso quattro computer presenti negli archivi e per dei periodi molto limitati di tempo.

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A giugno 2014 MuckRock, una no-profit che aiuta le persone comuni a compilare le richieste FOIA, ha denunciato la CIA, affermando che il database CREST "sebbene tecnicamente pubblico, fosse praticamente in gran parte inaccessibile." (Full disclosure: Motherboard collabora su base continuativa con MuckRock per la lavorazione degli articoli.)

La CIA ha anche sottolineato sul suo sito che le visite all'archivio "possono risultare inconveniente e spesso ostacolo ai ricercatori."

Ken McClanahan, un avvocato del National Security Counselors—un gruppo specializzato in leggi sulla trasparenza—ha rappresentato MuckRock pro bono. Nel frattempo, Michael Best, abituale utente di MuckRock, ha lanciato un altro progetto per fare pressione sulla CIA. Best aveva pianificato di spendere centinaia di ore seduto nelle postazioni dei National Archives a stampare, scannerizzare e caricare i documenti così da farli diventare davvero pubblicamente accessibili.

Il progetto di Best era geniale: la CIA, infatti, non fa pagare l'utilizzo della carta e delle cartucce per la stampante—Se non fosse stato così avrebbe sperperato denaro durante ogni visita agli archivi.

Nel frattempo, la causa legale è stata portata avanti, la stima della CIA secondo cui sarebbero serviti 28 anni a processare e caricare i file online si è ridotta a sei anni. Infine, l'agenzia ha ceduto, e a ottobre ha annunciato che avrebbe messo online i file il prima possibile.

"Speravamo che la pressione finanziaria, l'input mediatico negativo e l'inevitabilità non soltanto legale ma anche pratica che questi file finissero infine online potessero velocizzare il processo dell'Agenzia," ha scritto Best in un post sul suo blog.

Martedì, l'agenzia ha pubblicato i documenti online. I file includono le carte di Henry Kissinger, i documenti di ricerca e sviluppo della CIA, i paper scientifici, i fotoreportage di intelligence, gli archivi di news e svariati altri documenti. Possono essere visionati—per intero—qui.