via Simone Geirtz
Mettete insieme un hacker professionista e una tenace inventrice di robot fatti in casa e otterrete uno dei progetti meno sensati (e più divertenti) della storia: trasformare un drone in un parrucchiere.I droni fanno parte delle nostre vite al punto che sono ormai oggetto di diatribe legislative e sociali infinite, contribuiscono significativamente alla ricerca scientifica e alle scoperte archeologiche, e sono sulla buona strada per iniziare a fare su e giù tra i magazzini di Amazon e gli uffici postali del mondo. Google sta progettando di usare droni a celle fotovoltaiche per far rimbalzare internet qui e là per il pianeta. I droni sono già ovunque, insomma.Come spesso accade con le nuove tecnologie, però, non ci accontentiamo di utilizzare i droni nei contesti appropriati—e perché dovremmo. Molto meglio passare il tempo a inventarci qualsiasi risposta alla domanda: cosa posso far fare a questa gigantesca zanzara robotica?Nell'ultimo video caricato sul suo canale dedicato alla robotica amatoriale e vagamente non-sense, l'inventrice Simone Giertz ha deciso di rispondere a questa domanda con: tagliare i capelli a un essere umano. Per fortuna, Giertz e il suo ospite per l'occasione, Samy Kamkar—YouTuber che parla di hack nella vita di tutti i giorni e non solo—, hanno deciso di fare prima un test su un manichino con addosso una parrucca.Come primo tentativo, hanno attaccato con il nastro adesivo un rasoio elettrico al drone, cercando di "rasare" il manichino in remoto. Poi, insoddisfatti del risultato, hanno motorizzato un paio di forbici decisamente grosse e hanno ripreso l'esperimento, che, inutile dirlo, si è rivelato un tragicomico disastro.Che i droni non siano ancora pronti per l'industria estetica era prevedibile, forse, ma la testimonianza diretta—per quanto ai danni solo di una parrucca—è uno spettacolo imperdibile.