Illustration di Yao Xiao
Inizio chiedendovi scusa in anticipo per tutte le allitterazioni, non dipendono da me. Purtroppo piatti come i pierogi, piroshky, pelmeni e i paczki (che fatica scriverli, non oso immaginare pronunciarli!), sono infatti facilmente confondibili fra di loro, soprattutto date le variazioni minime nei loro ripieni e impasti. Quel che contraddistingue maggiormente questo tipo di ravioli, però, è la provenienza geografica. Pierogi, piroshky, pelmeni e paczki hanno tutte diverse nazionalità, sebbene un viaggio in treno fra ogni paese d'origine non risulterebbe poi così lungo.Bene, e ora passiamo alle premesse puramente linguistiche. Ogni tipo di raviolo che menzioneremo è scritto nella sua forma plurale. In polacco, ad esempio, pierogi è il plurale di pierog. Tuttavia, dato che mangiare o ordinare un singolo pierog è parecchio strano e chiunque verrebbe considerato un idiota a farlo, la forma al singolare è piuttosto rara. Lo stesso vale per i solitari piroshok, pelmen e paczek.Sempre rimanendo in tema linguistico, io sono statunitense e spesso capita che qualche mio connazionale dia per scontato pierogi sia singolare e traduca quindi la forma plurale in pierogies, con la classica "-s" extra inglese, anche se tecnicamente si tratti di un errore. Ecco, qualsiasi sia la vostra nazionalità e qualsiasi errore linguistico commettiate nel pluralizzare forme che magari non conoscete, non lasciate che nessuno vi corregga impettito e infastidito dando per scontato tutti conoscano la data lingua straniera. Se qualcuno dell'Est Europa venisse da me a chiedermi due "donutsies" anziché "donuts", non rimarrei di certo lì a prenderlo in giro.Ok, ora possiamo tornare alla parte importante dell'articolo: i ravioliGrassocci e simili a una luna crescente, i pierogi presentano un impasto non lievitato che si scioglie in bocca rilasciando un ripieno ancora più soffice di carne, frutta, formaggio o patate. Potremmo tranquillamente considerarli i ravioli nazionali polacchi, e la loro storia può essere percorsa a ritroso fino al Tredicesimo secolo, periodo in cui sono diventati inizialmente parte integrante della dieta delle classi più povere, arrivando poi con il tempo a quelle più abbienti (auguro una simile scalata al successo anche ai miei articoli). Potete cuocerli come volete, li potete bollire, friggere o saltare in padella, saranno sempre ottimi. Ecco, però evitate le posate, prendeteli su con le mani e basta. Sarà un po' come avere fra le dita una pallina anti-stress.Spesso capita siano confusi per i piroshky, ma questi nostri amici ravioli mostrano una differenza sostanziale. Mentre i pierogi vengono riposti in freezer, i piroshky li potete più facilmente ammirare da delle vetrinette a temperatura ambiente. E ancora: se immergere i pierogi nella panna acida è caldamente consigliato, farlo con un piroshok potrebbe portarvi alla galera. Originari della Russia, i piroshky sono dei tortini fatti a mano con l'impasto lievitato, e possono presentare una moltitudine di varietà di spelling. Piroshki, pirozhki, pyrizhky e persino "poopskies" (come li chiama mio nipote), sono infatti solo alcune delle varianti ortografiche dei piroshky. Questa loro ricchezza grafica si riflette anche nei ripieni e nelle forme, perché nei piroshky potete letteralmente trovarci di tutto: ciliegie, patate, le chiavi di casa del tuo amico.Poiché ogni paese ha un po' capito da sé come riempire le varie "palle" di impasto, è praticamente impossibile tracciare un'origine storica di tutti questi piatti. Basti pensare che in Italia ci sono i ravioli, in Giappone i gyoza, negli Stati Uniti le croste di pizza ripiene. Alcune ricerche suggeriscono, tuttavia, che la madre di tutti i ravioli sia da ricercare nei jiaozi cinesi.In ogni caso, è molto plausibile vi ritroviate a mangiare più pelmeni che piroshky nella vostra vita (scusate sono ritornato ai miei viaggi culinari da un paese all'altro). I pelmeni sono una varietà russa di ravioli che consiste in un impasto non lievitato e sottilissimo al cui interno potete trovare ripieni molto specifici.A differenza dei piroshky, il ripieno dei pelmeni è crudo anziché precotto, ed è anche quasi sempre salato (tradizionalmente al loro interno si possono trovare carni macinate e spezie). Attenzione: se provate a scambiare un pelmen per un pierog aspettatevi, come risposta, un bello sganassone in faccia.Fra tutte queste tipologie di ravioli, i pazcki sono i più facili da individuare, perché in pratica sono delle ciambelle. Nel senso, non sono delle ciambelle vere e proprie (amici polacchi non fraintendetemi), ma sono comunque un po' come delle ciambelle, solo migliori, ecco.L'impasto qui è molto più ricco e contiene uova, grassi vari e vodka (sento già le vostre grida di gioia), e spesso e volentieri viene fritto e riempito con gelatina o gelato. Trangugiarli è comunque più facile che ordinarli, data la loro pronuncia. Non chiamateli, infatti, "pazki" e nemmeno "pass-ki", come facevo io, bensì "pach-ki".E per oggi è tutto. Non mi resta che concludere questa guida estremamente informativa con un piccolo indovinello. Se siete al supermercato o in qualsiasi altro posto in cui vendono cibo e trovate una cosa di pane con all'interno della carne cilindrica e un po' di senape sopra, di cosa si tratta?Esattamente, bravi, un hot dog. Avete indovinato. Grazie per l'attenzione.
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I Pierogi e i piroshky
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I Pelmeni
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