La polizia di Parigi sta facendo incetta di droni per sorvegliare le folle durante gli Europei

In vista dei due grandi eventi sportivi che si terranno in città fra due mesi, la polizia di Parigi sta cercando di dotarsi di una flotta di droni per la "sorveglianza aerea a bassa quota."

A breve, infatti, la Francia ospiterà gli Europei di calcio e il Tour de France: non a caso, la settimana scorsa, il governo ha espresso l'intenzione di prolungare lo stato di emergenza entrato in vigore dopo gli attacchi terroristici di novembre.

Nel frattempo, la polizia parigina ha emanato un documento programmatico, pubblicato dal giornale francese di tecnologia Next INpact, dal quale si apprende che le forze dell'ordine hanno intenzione di ampliare la propria flotta con dei droni "esacotteri" - ossia dotati di sei motori elettrici - impiegati per sorvegliare le folle negli spazi aperti nel raggio di un chilometro.

Secondo il quotidiano francese Le Figaro, la polizia spenderà circa 429.600 euro per i suoi nuovi "occhi nel cielo," ma non si sa ancora quanti droni intenda acquistare con una cifra del genere.

Questi velivoli, che si muoveranno a una velocità minima di 36 km/h e monteranno videocamere termiche HD a raggi infrarossi per le operazioni notturne, dovrebbero essere solo poco più lenti dell'andatura media di un ciclista al Tour de France.

Stando al documento, i droni dovrebbero essere in grado di spostarsi autonomamente, di decollare in verticale, e di raggiungere un'altitudine di circa 100 metri.

In base alle esigenze della polizia, i droni dovranno inoltre saper distinguere i numeri e le lettere sulla targa di un veicolo da una distanza minima di 50 metri e un'altitudine di 30 metri.

Oltre a essere "robusti e flessibili," i velivoli dovranno poter entrare nel bagagliaio di un'auto insieme al loro sistema di controllo, ed essere inoltre abbastanza semplici da usare tanto da non richiedere più di cinque giorni di addestramento anche per un poliziotto che non ne ha mai fatto volare uno prima.

È importante, infine, che siano silenziosi, e dotati di un sistema di propulsione efficiente che riduca il rumore al minimo.

La polizia intende utilizzare una connessione criptata tra il drone e il suo operatore in modo che i velivoli non possano essere hackerati e fatti volare intenzionalmente contro la gente — un'apposita funzione prevederà il loro "ritorno automatico" in caso di annullamento della missione.

La Francia aveva intenzione già da qualche tempo di ampliare la sua flotta: nel 2014, una delle domande del concorso per diventare commissario di polizia riguardava proprio l'uso strategico dei droni per la sicurezza pubblica, e nell'agosto dello stesso anno, Philippe Caron - capo dei servizi tecnico-logistici della polizia - aveva spiegato che nel giro di breve tempo i poliziotti avrebbero potuto utilizzare i droni "per ottenere informazioni in aree ad alto rischio senza dover schierare la vita degli agenti."

La scorsa settimana, i membri della Brigata francese di ricerca e intervento hanno utilizzato i droni durante la simulazione di un attacco terroristico in una stazione ferroviaria francese.

Si ritiene che il gruppo di droni in arrivo sarà impiegato nelle zone intorno agli stadi di calcio durante gli Europei 2016, inclusi i parcheggi e le aree dove i tifosi possono riunirsi per guardare le partite in diretta sui maxischermi.

Negli ultimi anni l'ampia disponibilità di droni ha rappresentato un problema notevole per le forze di sicurezza in Francia: sempre più velivoli hanno cominciato a sorvolare illegalmente su siti strategici - compresi edifici governativi e centrali nucleari - costringendo la polizia ad aprire diverse indagini.

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