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Lo spot “razzista” che Coca-Cola ha dovuto rimuovere da YouTube

Non è piaciuto praticamente a nessuno l'ultimo spot pubblicitario diffuso in Messico da Coca-Cola: travolta da un'ondata di proteste, la multinazionale che produce la nota bevanda analcolica ha deciso di rimuovere il video da YouTube.
Screenshot via YouTube

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Non è piaciuto praticamente a nessuno l'ultimo spot pubblicitario diffuso in Messico da Coca-Cola: travolta da un'ondata di proteste, la multinazionale che produce la nota bevanda analcolica ha deciso di rimuovere il video da YouTube.

Nello spot si vede un gruppo di giovani bianchi, di bell'aspetto, entrare in una città di nativi messicani e costruire un luminoso albero natalizio, causando tra gli abitanti uno stupore quasi infantile.

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 "Una pubblicità discriminatoria e razzista" l'ha definita l'avvocato per i diritti degli indigeni Elvira Pablo durante una conferenza stampa tenutasi a Città del Messico. "È un attacco al nostro stile di vita e un tentativo di anteporre ad esso la cultura del consumismo."

Pablo, insieme ad altri attivisti, ha chiesto alla commissione anti-discriminazioni del Messico di intraprendere azioni contro lo spot. "Il filmato pubblicitario," si legge in un comunicato, "riproduce e rinforza gli stereotipi che vogliono gli indigeni come persone inferiori a livello razziale e culturale."

La pubblicità ha cominciato a circolare all'incirca due settimane fa, causando il disappunto degli utenti sui social network; l'apice della protesta è stato raggiunto il primo dicembre, quando il filmato pubblicitario è stato ripubblicato dai principali quotidiani nazionali messicani. Nella nottata di martedì, infine, è stato rimosso da YouTube.

Coca-Cola ha quindi scritto ai media il giorno successivo per spiegare che lo spot avrebbe voluto "dare un messaggio di unione e felicità" e che "non ha mai avuto l'intenzione di offendere o sminuire" le comunità indigene del Messico. La compagnia ha controbattuto che "il messaggio è stato male interpretato, la nostra intenzione era l'esatto opposto rispetto alle critiche ricevute."

Il filmato è girato nella città di Totontepec Villa de Morelos, nella regione meridionale di Oaxaca, abitata da una comunità nativa Mixe. All'inizio dello spot compaiono i volti sorridenti dei nativi, mentre sullo schermo si legge che l'81.6 per cento di loro durante la vita "si è sentito discriminato perché parla una lingua diversa."

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Successivamente un rumoroso gruppo di attori bianchi, tutti bellocci, entra in paese distribuendo bottiglie di Coca-Cola ai locali, i quali sembrano quasi provare soggezione verso i nuovi arrivati.

Nella parte finale il gruppo di bianchi costruisce un albero di Natale in legno dipinto di rosso, suscitando l'ammirazione dei nativi.

Mentre gli attori diffondono un messaggio universale di amore fraterno lo spot annuncia: "Anche tu puoi rompere un pregiudizio." Gli spettatori, poi, sono invitati a diffondere il proprio messaggio anti-razzista utilizzando l'hashtag #AbreTuCorazon, #ApriIlTuoCuore.

"[Lo spot] mostra una profonda insensibilità da parte di Coca-Cola nei confronti delle comunità indigene e dei problemi di salute nel nostro paese," ha detto mercoledì scorso Alejandro Calvillo, direttore dell'organizzazione Consumer Power. Sotto accusa, secondo Calvillo e gli altri attivisti presenti, sono sia l'approccio razzista dello spot, sia l'aver usato i nativi per promuovere un prodotto "non salutare" come la Coca-Cola.

Il gruppo di Calvillo è stato a lungo in prima linea nella lotta per ridurre il consumo di bibite gassate. A oggi, il Messico ha il tasso di consumo più elevato al mondo di queste bibite; nel 2013 ha sorpassato gli Stati Uniti come il paese con il più alto numero di obesi in tutto il pianeta.

Questi due temi si sono mescolati anche nel video di risposta realizzato dagli attivisti a partire dallo spot originale: il contro-video include clip di giovani nativi Mixe che raccontano i problemi quotidiani di queste comunità, come la mancanza di acqua pulita e la crescita del tasso di diabete.

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La pubblicità di Coca-Cola termina mostrando attorno all'albero di Natale una frase in lingua Mixe che significa "Resistiamo assieme."

L'anti-pubblicità realizzata dagli attivisti mostra invece uno studente Mixe che dice: "Per resistere assieme dobbiamo proteggere la nostra dignità, la nostra salute, la nostra cultura."

Via Latino Rebels


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