Ho provato i feromoni per vedere se mi avrebbero reso un dio del sesso

I feromoni sono i misteriosi, inodori componenti chimici che inviano segnali sul tuo umore, orientamento sessuale e corredo genetico. Gli animali li usano per attrarre i potenziali partner; anche gli esseri umani li hanno, ma come spiega questo articolo del Washington Post, “Non abbiamo idea di cosa siano o come funzionino.” Eppure i pubblicitari sfruttano questa ambiguità per vendere prodotti che contengono feromoni e promettere che saranno utilissimi nel rimorchiare. Ci sono centinaia di prodotti ai feromoni sul mercato. Dal deodorante da sei dollari ad altri costosissimi—prendete per esempio la lozione 10X dell’Athena Institute, un balsamo dopobarba inodore. La dottoressa Winnifred Cutler, creatrice del prodotto nonché presidentessa e fondatrice dell’Athena Institute ha, secondo il sito dell’azienda, un dottorato in Biologia alla University of Pennsylvania, un internato di endocrinologia comportamentale a Stanford e ha passato più di 25 anni a fare ricerche di biologia riproduttiva. È anche “autrice di otto libri e di più di 35 articoli scientifici.” La sua 10X costa 100 dollari per meno di cinque grammi, perché l’idea è di mescolarla con la tua lozione dopobarba, e boom—trasformarti da un inutile essere vivente a un vortice di seduzione.

Se dubitate dell’efficacia del prodotto, non avete che da guardare le testimonianze dei clienti offerte sul sito dell’azienda. (“I nomi sono stati cambiati, ovviamente!” dicono.) Mike* dalla Florida scrive, “Ciao Doc! Qui è il tuo cliente numero uno che parla, dalla Florida. Vorrei altre due confezioni [è il suo 49esimo ordine] di Athena 10X. Non c’è bisogno che mi ringrazi. Scherzi? Sono io che ringrazio te per aver inventato il prodotto. Sono io che devo ringraziarti.”

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Don*, dal Texas, Larry*, dall’Ohio, e un altro tizio sempre di nome Don* che viene anche lui dal Texas, tutti dicono la stessa cosa, ma è Roger* dall’Internet che sgancia la bomba: “Volevo solo dire che l’altro giorno sono andato a comprare una macchina fotografica e sono rimasto senza parole quando due donne hanno cominciato a flirtare con me. Pazzeso. È stato così buffo, il modo in cui si comportavano… E tutte le ragazze del mio ufficio sono state MOLTO carine con me.” 

Oltre a questi verissimi endorsment del prodotto, l’azienda insiste che l’efficacia dei feromoni sia stata provata in “tre studi ‘ciechi’, a confronto con placebo.” Viste tutte queste certezze, ho deciso di provare io stesso la lozione. Sono uscito tre volte, in tre posti molto diversi, per scoprire se i feromoni mi avrebbero davvero reso irresistibile. 

ESPERIMENTO NUMERO 1: IL MUSEO

IL GRUPPO: Raph, comico e appassionato di sneakers; Aliyah, figlia di Raph, quattrenne più bella del mondo; Clark, tecnico informatico e genio; Kristina, businesswoman e cittadina del mondo.

IL MIO LOOK: L’amico di tuo padre.

Proprio prima di entrare al museo dove avevo appuntamento con i miei amici/spalle, ho applicato un tocco di feromoni dietro le orecchie.

La mostra era un’enorme proiezione di video art svedese allucinatoria. In pratica, questo implicava che un sacco di amanti del museo fossero raggruppati in un punto, occupati ad annuire mentre guardavano un montato di anemoni di mare e tacchi 12 in super macro che camminavano sulle grate della metro. Ho colto un segno dalla dea Atena stessa nel fatto che la colonna sonora della metropolitana fosse una cover strumentale della canzone più sexy di sempre, “Wicked Game“.

Era il momento di lasciare che i feromoni facessero il loro. 

Primo test: mi sono messo all’ingresso della mostra. Ho lasciato che la pozione dell’amore irradiasse dalla mia pelle, certo che le centinaia di bellezze intellettuali che stavano vagando per il museo sarebbero presto corse tra le mie braccia.

Non è successo.

Sono salito al secondo piano. Questa volta ho camminato per lasciare che i feromoni si diffondessero tra la folla. Sapevo che la falange di turisti asiatici con mascherina chirurgica sarebbe stata immune al mio charme, ma mi deludeva il fatto che anche quelli senza mascherina non mi degnassero di uno sguardo, né di una sniffata.

I miei guardaspalle hanno setacciato il posto, cercando di stanare donne single ansiose di farsi trasportare olfattivamente in un mondo di amore puro. Non ne hanno trovate. 

Al piano superiore del museo sono entrato in quella che poteva essere una miniera d’oro dell’amore: stavolta la proiezione di un video era sul soffitto, mentre il pavimento era ingombro di letti su cui persone che non si conoscevano nemmeno potevano giacere insieme per guardare il video. Letti! Letti ovunque! Gratis, pubblicamente accessibili… infestati di malattie… condomini di germi, pieni di un mix di studenti d’arte incazzati e vecchi addormentati. 

Per qualche motivo, i feromoni non mi hanno reso il tipo di persona che vuole arrampicarsi in un letto con donne strane o pensionati irritabili. Ce ne siamo andati dal museo.

PERCENTUALE DI SUCCESSO: 0%. FALLIMENTO TOTALE. 

CONCLUSIONI: Forse non basta lasciare che i feromoni facciano tutto il lavoro, dato che funzionano solo su un raggio molto corto. Per il test successivo, ho deciso di fare io l’approccio e poi, solo poi, lasciare che i feromoni facessero la loro magia. 

BREVE APPUNTO SUL METODO

A essere onesti, non avevo seguito pedissequamente le istruzioni per l’uso dei feromoni. Anzitutto, perché raccomandavano di usare i feromoni tutti i giorni. Non avevo nemmeno preso in considerazione di farlo, perché li avevo messi in una confezione di Aqua Velva, che mi faceva profumare come un 14enne che si tirava per riuscire finalmente a smanacciare la sua prima ragazza su un campo da paintball. 

In secondo luogo, i creatori dei feromoni si sono scordati di ammettere che alcuni uomini devono portare il tonico delle meraviglie per anche sei mesi prima di averne qualche beneficio. No grazie. 

Perciò, mi dispiace se questo ha inficiato il mio esperimento. Ma non siamo una rivista scientifica, non siamo il Lancet. Non siamo nemmeno Il giornale del New England per costringere le donne a venire a letto con te con l’inganno. Sono solo un uomo solo e faccio del mio meglio. 

ESPERIMENTO NUMERO 2: BAR DI UN ALBERGO DI CLASSE

INSIEME A ME: David, autore televisivo; Rachel, autrice ed esperta in relazioni.

IL MIO LOOK: Barbone che ha trovato una gift card di H&M e poi si è subito rovesciato della maionese sui pantaloni.

Sapevo che il puzzo passionale che emanavo sarebbe stato compreso solo da una donna sofisticata, perciò i miei amici Rachel e David hanno suggerito di incontrarci nel bar di un albergo di classe. Il posto era ok, pieno di finiture d’oro, poltrone di lussuosa pelle, e letteralmente due donne. 

Forse era perché era un martedì sera, ma sono sicuro che ci siano state riunioni di club di soli uomini con più partecipanti donne, in questo bar. E le donne al bar erano circondare da uomini sudati e divorziati che creavano circoli di conversazione da cui era impossibile fuggire. (L’unico lato positivo era che tutti, me escluso, puzzavano di disperazione.) In uno di quei circoli sono riuscito a origliare uno stralcio di conversazione, che mi ha rivelato che la bionda al centro aspettava il suo fidanzato, “l’erede della fortuna del magnate del tabacco R.J. Reynolds.”

I miei amici e io ci siamo spostati al bar nel retro della lobby, dove abbiamo trovato un’altra situazione simile. Rachel si è offerta di intavolare una conversazione con una delle poche donne presenti, ma io ero improvvisamente terrorizzato e ho insistito che avremmo dovuto prendere un drink e andare a sederci vicino al camino. Forse fiutando quanto era inutile e pietosa la mia ricerca, Rachel se ne è andata. 

A quel punto, sapevo che dovevo parlare con una donna. Dovevo. Mi sono avvicinato a una brunetta con un abito blu al bancone. Riporto per intero la nostra conversazione:

Io: “Cosa bevi?”

Lei: “Vodka e succo di cranberry.”

Io: “Oh, una volta mi sono ubriacato con uno di quelli e ora non posso più bere succo di cranberry.”

Lei: “Sì, sono i rischi del cranberry.” [AL BARISTA] “È consentito bere in camera?” [ESCE]

David e io abbiamo lasciato il bar poco dopo.

PERCENTUALE DI SUCCESSO: -0%. TECNICAMENTE, LO ZERO NON È POSITIVO O NEGATIVO, MA QUESTA È STATA UNA VERA SCONFITTA.

CONCLUSIONE: Se volessi davvero testare questi feromoni, dovrei davvero usarli secondo le regole ufficiali: ubriacandomi e provandoci con più ragazze possibile.


ESPERIMENTO NUMERO 3: BAR CRAWL A BROOKLYN

INSIEME A ME: Barry, attore sciupafemmine; Rick, avventuriero.

IL MIO LOOK: Tovaglia con principio di calvizie.

Sarebbe stata una lunga notte. Mi sono preparato con un panino carne e spezie.

Primo bar – The Casual Date Spot, ore 21.00

Ho cominciato da un posto tranquillo di Williamsburg, da cui spostarci poi in molti altri. Con due amici fidati e divertenti al mio fianco, avevo l’impressione che tutto sarebbe andato nel migliore dei modi. 

Barry è stato subito male ed è dovuto andare a casa. Non un grande inizio. 

Rick e io ci siamo seduti a un tavolo di fronte all’ingresso. E per la prima volta da quando avevo cominciato a prendere i feromoni… una donna ci si è avvicinata! Funzionano! I cazzo di feromoni funzionano! Ma è venuto fuori che la donna aveva riconosciuto Rick perché erano usciti insieme una volta, via Tinder, ed era stato noiosissimo. I feromoni non avevano funzionato—in effetti, invece che attrarre donne vogliose, avevano cominciato ad attrarre donne che ci odiavano. 

Abbiamo passato l’ora successiva a bere in silenzio.

Ma poi un’altra donna è venuta da noi! Era una delle donne più belle che avessi mai visto. In un meraviglioso accento francese, ha detto, “Uno di voi ha per caso una sigaretta?” Ora, davvero voleva una sigaretta? Oppure era inconsciamente attratta dal mio odore sexy? A giudicare dal fatto che alla fine ha davvero trovato e fumato una sigaretta, stava solo cercando una sigaretta. Ma forse, almeno in qualche modo, stava anche cercando il vero amore. A giudicare dal modo in cui ha cominciato a limonare un tizio barbuto con un cappellino appena ha finito di fumare, l’ha anche trovato. 

Rick e io abbiamo continuato a bere. 

Alla fine, mentre il bar si riempiva, abbiamo cominciato ad avere conversazioni normali e non patetiche con le donne presenti. Abbiamo parlato con una stilista molto carina e con un paio di producer TV. Nessuno sguardo voglioso, ma almeno mi sentivo un essere umano e non solo un aggregato di dopobarba e tristezza. 

Abbiamo bevuto ancora.

Prima di andare nel bar successivo ci siamo fermati a chiacchierare con una ragazza che festeggiava il compleanno. Ci siamo avvicinati al suo gruppo—lei, un’amica e due amici gay. È stato un errore. L’amica era sposata e la festeggiata era così ubriaca che Rick e io sembravamo proprio quello che eravamo: due uomini disgustosi che cercano di rimorchiare una donna che li ignora. Non mi sono mai sentito così male in vita mia. Davvero. È stata la sconfitta delle sconfitte. E ce la meritavamo.

Comunque, la festeggiata mi ha regalato una coroncina di carta. Abbiamo finito di bere e ce ne siamo andati. Mi sono messo la corona al collo.

Secondo bar – The Rock Club, mezzanotte

Appena siamo entrati, ho sentito una ragazza ridere della mia corona. L’ho buttata. Rick e io abbiamo preso delle birre enormi. 

Non sono sicuro che il bar fosse un posto rock’n’roll. Sì, alcune ragazze avevano chiodi di pelle nera, ma i ragazzi sembravano scagnozzi francesi da un ipotetico sequel di Taken. Una ragazza al bar era sicuramente andata dal parrucchiere dicendogli “Fammi i capelli di Angelina Jolie in Fuori in 60 secondi.”

Quello che voglio dire è che non era un posto adatto a noi.

Ci abbiamo provato! Davvero. Abbiamo chiacchierato con una coppia di belle ragazze, ma non era il posto per noi e non c’erano feromoni che tenessero. 

Terzo bar – The Hook-Up Dance Club, ore 2.00

IndieBK.com descriveva questo bar come “il mercato della carne più sexy di Williamsburg.” Mi sono appena inventato sia il sito che la citazione, ma se esistesse quel sito, è così che lo descriverebbe. Sapendolo, mi sono rovesciato addosso ancora più Aqua Velva corretta. Considerato che ogni quantitativo di Aqua Velva è troppa, ne avevo messa davvero, davvero troppa. 

Siamo rimasti sorpresi che non ci fosse nessuno sul dancefloor, ma dato che eravamo dell’umore adatto per divertirci, sperare di incontrare belle ragazze, ed eravamo davvero sbronzi, abbiamo ballato un sacco. A questo punto, invece di emanare feromoni, probabilmente puzzavo del panino carne e spezie che avevo mangiato e della carena ammuffita di un vecchio veliero. 

Abbiamo individuato due ragazze sul dancefloor. Erano molto belle, un po’ simil coinquiline europee. Ma non avevano nessuna intenzione di parlarci. Avevo sonno. 

Quarto bar – Un bar con un solo tavolo da biliardo ma in cui tutti sono presissimi dal biliardo, ore 3.00

Rick ha ricevuto un messaggio, dovevamo incontrare degli amici in un altro bar. Sono durato 15 minuti, ma quando anche il terzo giocatore di biliardo è stato sbattuto fuori dal locale per rissa, ho deciso di andarmene. 

A inizio serata mi sentivo come Lance Armstrong: un eroe che scalava la montagna del successo grazie alla sua incredibile forza di volontà. A quel punto, mi sentivo ancora più come Lance Armstrong: un traditore che abusa di doping e che il mondo intero odia. 

PERCENTUALE DI SUCCESSO: 100%, PERCHÉ HO IMPARATO CHE LA VERA FELICITÀ VIENE DA DENTRO. SCHERZO, È  UN ALTRO 0% PERCHÉ NESSUNO MI AMERÀ MAI. 

CONCLUSIONI:

• Sentite, i feromoni non funzionano. Lo sanno tutti. Lo sapevo io, lo sapevate voi, lo sanno le persone che fanno i feromoni. 

• Bere tanto fa malissimo alla pelle.

• Infine, non c’è niente che possa sostituire l’afrodisiaco più potente del mondo: la sicurezza in se stessi. Dopo questo esperimento, sono sicurissimo di non averne. 

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