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Questa intelligenza artificiale ha quasi vinto un premio letterario

Molte IA sono sviluppate per organizzare e trovare un senso ai Big Data. Ma nelle retrovie qualcosa si muove, altre IA stanno sviluppando competenze più umane e, per esempio, dispiegano i propri algoritmi per produrre arte.

Lunedì, Hitoshi Matsubara, professore di informatica della Future University di Hakodate, nord del Giappone, ha annunciato che il racconto breve scritto dal suo team di ricerca—e alla cui stesura ha contribuito un’IA—ha passato la prima selezione di un concorso letterario locale.

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Nonostante alla fine non abbia vinto, la collaborazione uomo-macchina ha mostrato i primi frutti di un sodalizio promettente.

“Fino a oggi i programmi IA sono stati impiegati per risolvere problemi che ammettono una risposta, come giocare a Go o a Shogi,” ha dichiarato Matsubara in un articolo uscito sullo Yomiuri Shinbun. “In futuro mi piacere espandere il potenziale dell’IA perché approssimi di più la creatività umana.”

Il racconto del team di ricerca è stato inviato al premio letterario Hoshi Shinichi che accetta lavori creativi prodotti sia da persone e che da macchine. Quest’anno sono state inviati i primi lavori prodotto da una IA.

Il team di Matsubara ha fornito una struttura di massima per il racconto, scegliendo il sesso dei personaggi e delineando la trama, ma l’IA ha avuto l’importante compito di mettere insieme i vari elementi e di scegliere le frasi specifiche e le parole da un insieme preparato in anticipo dai suoi supervisori umani.

Il libro, giustamente intitolato “Il giorno in cui un computer ha scritto un romanzo” (Konpyuta ga shosetsu wo kaku hi), è un raccontanto dalla prospettiva di un’intelligenza artificiale che diventa consapevole di avere un certo talento per la scrittura e decide di occuparsene a tempo pieno, abbandonando il suo principale compito di servire l’umanità.

Quest’anno il premio Hoshi ha ricevuto 1.450 racconti, 11 dei quali scritti da IA. La competizione è strutturata in quattro fasi e alla giuria non viene specificato se i racconti siano scritti da persone o macchine.

Secondo Satoshi Hase, scrittore di fantascienza, il romanzo di Matsubara era ben strutturato, ma i personaggi non erano sviluppati appieno.

Negli ultimi anni, i programmi di intelligenza artificiale hanno dato il loro contributo in diverse attività umane, dalla scrittura di testi rap, all’arte. Per quanto il primo tentativo di Matsubara non sia abbastanza solido da guadagnarsi un posto nella storia della letteratura giapponese, chissà cosa sarà in grado di realizzare in futuro.