IS, ISIS, ISIL, Daesh: come dobbiamo chiamare l’autoproclamato Stato Islamico?

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Tre giorni fa, parlando del ruolo dell’autoproclamato Stato Islamico (IS) negli attentati del 13 novembre a Parigi, il presidente americano Barack Obama ha utilizzato l’acronimo Daesh.

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Daesh sta per al-Dawla al-Islamiya fi al-Iraq wa al-Sham, ovvero “Lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante”. Con Levante ci riferisce al vecchio protettorato francese del Levant, un territorio che comprenden la Siria, il Libano, l’Israele, la Palestina e la Giordania.

Daesh, l’equivalente arabo dell’acronimo inglese ISIL, è il termine che gli osservatori arabofoni neutrali utilizzano per indicare il gruppo, che invece preferisce auto-definirsi oggi al-Dawla al-Islamiya (Stato Islamico) o al-Khilafa (il Califfato).

Anche in Francia, a livello giornalistico, è molto utilizzato (nella variante Daech). Forse è quella la ragione per cui Obama – ma anche John Kerry – ha scelto di definirlo ‘Daesh’ durante la conferenza stampa successiva agli attacchi di Parigi.

In precedenza, il gruppo si chiamava ISI, Stato Islamico dell’Iraq (al-Dawla al-Islamiya fi al-Iraq wa al-Sham), salvo poi cambiare il proprio nome in ISIS (e/o ISIL, qui le differenze sono minime) nel 2013, dopo avere conquistato la città siriana di Raqqa, facendone la capitale dell’autoproclamata nazione.

Quando nel giugno 2014 Abu Bakr al-Baghdadi proclamò la nascita del Califfato, cambiò il nome del gruppo in Stato Islamico (IS), nel tentativo di fornire una connotazione legale e giuridica ai territori conquistati dal gruppo.

Dal momento che il nome – come ogni nome o acronimo, del resto – reca in sé un forte valore strategico e politico, c’è anche chi ha provato a chiedere l’adozione di una dicitura diversa. Vari musulmani hanno espresso la loro rimostranza verso l’adozione del termine islamico da parte di IS, spiegando che i comportamenti e le barbarie operate dal gruppo in Iraq, Siria e altrove siano molto distanti – anzi, incompatibili – con la vera fede islamica.

Anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha assunto un’analoga posizione di critica, spiegando ai cronisti come il gruppo rappresenti piuttosto un “Non-stato non-islamico”.

Ad oggi il termine più utilizzato dai media italiani è ancora ISIS, nonostante – come abbiamo spiegato – questo acronimo al momento sia forse quello meno accreditato e riconosciuto a livello internazionale. 

Per il momento, VICE News continuerà a utilizzare il termine Stato Islamico (IS), specificando in ogni articoli come la definizione di ‘stato’ sia in realtà un termine senza una reale base giuridica—il cosiddetto Stato Islamico o l’autoproclamato Stato Islamico.


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