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La teoria del complotto che incolpa Monsanto per la diffusione del virus Zika

Uno studio attribuisce la colpa per la diffusione del virus Zika, e quindi della microcefalia, alla Sumitomo Chemical, produttrice del pesticida Pyroproxyfen e associata di Monsanto.
Foto di Ramón Portellano via Flickr

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Nelle ultime settimane è cresciuta la preoccupazione riguardo al possibile legame tra la diffusione del virus Zika, trasmesso dalle zanzare, e i crescenti casi di microcefalia, una malformazione congenita che colpisce lo sviluppo cerebrale dei neonati.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non ha ancora confermato un rapporto causa-effetto tra Zika e microcefalia, ma ha comunque dichiarato lo stato di emergenza per la salute pubblica ed emesso un'allerta per le donne incinte e per i turisti.

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Mentre i medici si affannano per comprendere meglio il rapporto tra le due patologie, la combinazione tra la paura e il non conoscere la causa della recente ondata di microcefalia ha portato a diverse speculazioni, che a volte sconfinano nelle teorie del complotto.

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Non sorprende che uno dei sospetti colpevoli della microcefalia sia il gigante delle biotecnologie agrarie Monsanto, una delle società più controverse al mondo. Stando a un recente rapporto della Red Universitaria de Ambiente y Salud, il livello endemico della microcefalia nei neonati potrebbe essere legato al larvicida chimico Pyroproxyfen, usato per proteggere le piantagioni brasiliane dai parassiti, e non alla trasmissione del virus Zika.

In altre parole lo studio afferma che siano i pesticidi, e non il virus Zika, la principale causa della microcefalia.

"Nella zona in cui vive la maggior parte delle persone malate è stato usato per 18 mesi un larvicida chimico che produce malformazioni nelle zanzare. Questo veleno (Pyroproxyfen) venga applicato dallo stato sull'acqua potabile utilizzata dalla popolazione colpita," si legge nel rapporto.

Lo studio, scritto dall'organizzazione di medici Physicians in Crop-Sprayed Towns (PCST), attribuisce la colpa per la diffusione del virus alla Sumitomo Chemical, produttrice del Pyroproxyfen e associata di Monsanto — non una "sussidiaria," come erroneamente riportato nel rapporto.

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Da parte sua, Monsanto ha negato qualsiasi legame con la microcefalia e ha ridimensionato il proprio rapporto con la Sumitomo.

"Monsanto non produce e non vende il Pyroproxyfen," ha detto la portavoce di Monsanto Charla Lord. "Né Monsanto né i nostri prodotti hanno alcun legame con il virus Zika o con la microcefalia. E Monsanto non è proprietaria della Sumitomo Chemical Company. È solo un partner in affari, come lo sono altri nel settore della protezione delle colture."

Lord ha poi fatto riferimento al comunicato ufficiale diffuso da Monsanto per rispondere a quella che definisce "disinformazione e speculazione sui social media."

"Come compagnia che si basa sulla scienza per affrontare alcune delle sfide più importanti al mondo, sosteniamo qualsiasi sforzo per combattere questa crisi sanitaria. Ci auguriamo che tutti gli sforzi saranno basato sui fatti, e non sulle speculazioni," si legge nel comunicato. "Il virus Zika è una questione sanitaria tragica e importante. Affrontare una minaccia sanitaria così significativa richiede di concentrarsi sui fatti."

Il Ministero della Salute brasiliano, da parte sua, ha enfatizzato che l'OMS ha approvato l'uso del Pyroproxyfen, mentre molti esperti rimangono scettici riguardo al legame tra pesticidi e virus Zika. Mentre su internet continuano a diffondersi le teorie del complotto allo stesso ritmo del virus Zika, la questione rimane ancora aperta.


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