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I calabresi temono che questo ponte si stia spezzando in due

Tra gli utenti Facebook della regione sta circolando un video sul cosiddetto Ponte di Celico, che collega Cosenza alla Sila, nel quale sembra che la struttura si stia dividendo a metà.
Grab da Facebook

Negli ultimi giorni tra gli utenti Facebook calabresi sta circolando molto un video sul cosiddetto Ponte di Celico della Statale 107, che collega Cosenza a Crotone passando per la Sila.

Il filmato, condiviso dalla pagina "Cosenza", mostra quelle che i gestori reputano essere alcune gravi anomalie.

Il viadotto "Cannavino" - situato alle porte di Cosenza, sul territorio del comune di Celico - appare quasi diviso in due al chilometro 42,700, con un avvallamento fra una parte e l'altra della strada — come si stesse "spaccando a metà come una patatina," riporta la pagina.

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In questo momento il post ha circa 160mila visualizzazioni e quasi 5mila condivisioni. Nella grandissima maggioranza dei casi, nei commenti gli utenti riportano lo stesso invito: cosa si sta facendo - si legge - per evitare a catastrofe? "Si sta aspettando che ci scappi il morto?"

In effetti di sollecitazioni in questi mesi ce ne sono state molte, per i presunti segni di cedimento strutturale e l'abbassamento del livello della strada all'altezza della campata centrale.

Sempre di queste settimane sono il lancio di una petizione su Change.org, e la richiesta di intervento da parte di cittadinanza e istituzioni locali al Comune di Celico, alla Regione e all'ANAS.

Risale a circa un anno fa, inoltre, l'interrogazione presentata dal parlamentare di Forza Italia Roberto Occhiuto - fratello del sindaco di Cosenza Mario - al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio per chiedere lumi sulla situazione e richiedere la messa in sicurezza dell'opera — o la costruzione di un nuovo viadotto.

Interrogazione alla quale il ministero - con atto che riporta al firma dello stesso Delrio - nel marzo scorso ha effettivamente risposto.

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In questa, in qualche modo, veniva confermata l'esistenza di una "questione Cannavino": la vicenda veniva affidata all'ingegnere Pietro Monaco del Politecnico di Bari, con contestuale promessa d'intervento inserita "nella programmazione quinquennale 2015-2019 con priorità massima," da realizzare "non appena le risorse finanziarie saranno rese disponibili."

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In pratica: un problema esiste, ma verrà risolto quando si troveranno i soldi.

Grab da Facebook

Il viadotto "Cannavino" ha una storia abbastanza travagliata. Spesso chiuso al traffico per monitoraggio, nell'agosto del 1972, durante i lavori di costruzione, lo spostamento di un pilone provocò il crollo parziale dell'opera e la morte di quattro operai.

Oggi la tratta è percorsa da mezzi leggeri e pesanti: è una delle principali arterie "trasversali" della Calabria, e collega le due coste passando dalla provincia di Crotone all'altopiano della Sila, densamente frequentato dai turisti, per poi terminare a Cosenza, sede dell'Università della Calabria — e di migliaia di ragazzi provenienti da ogni parte della regione.

In questi mesi, secondo quanto riferito a VICE News da fonti vicine alla Protezione Civile locale, la struttura è stata oggetto di verifica di carattere ordinario, con interventi di piccola manutenzione: i primi controlli dell'ANAS locale risalirebbero almeno al 2006.

Contattato da VICE News, l'ufficio regionale dell'ANAS ha spiegato che non intende rilasciare dichiarazioni sulla vicenda, e che la posizione ufficiale della società è stata resa pubblica in un comunicato stampa inviato alle redazioni dei principali giornali locali.

Nel documento, si ammette che il viadotto "presenta un'accentuata flessione in corrispondenza delle travi tampone," e che "negli anni scorsi il sottolivellamento è stato costantemente monitorato da ANAS," con test risalenti al 2012 "che non hanno segnalato anomalie legate ad un rischio crollo."

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"Dal 2007 - continua - ANAS ha installato sull'opera una rete di monitoraggio," ma che "considerata la vetustà del viadotto," ha in programma "la progettazione di interventi ad hoc di manutenzione straordinaria" per i quali saranno avviati i lavori nel 2017, per un importo complessivo di circa un milione e mezzo di euro.

Nella giornata di ieri, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha visitato la Calabria per inaugurare il viadotto Italia, tra Laino Borgo e Campotenese, rinnovando l'impegno a chiudere il cantiere dell'autostrada A3 entro il 2016.

A margine dell'incontro, Renzi ha spiegato inoltre che ci sarebbero "1,2 miliardi di euro di lavori utili per l'Italia e per la Calabria."


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