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Più di 400 persone sono morte nel terremoto che ha devastato l'Ecuador

Secondo il governo dell'Ecuador, i feriti sarebbero almeno 2.600, mentre 18.000 persone sono costrette a dormire nei rifugi, in quella che il Presidente Manuel Correa ha definito la più grande tragedia ad aver colpito il paese negli ultimi 70 anni.
Foto di REUTERS/Henry Romero

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Sono più di 413 le persone finora decedute nel terremoto che ha colpito l'Ecuador durante la notte di sabato, stando a quanto riportato dal governo locale.

Le squadre di soccorso sono ancora al lavoro nella zona costiera a nord del paese - la più vicina all'epicentro del sisma di magnitudo 7,8 - anche se il Ministro dell'Interno José Serrano ha detto a Reuters che le operazioni sono ormai principalmente volte al recupero dei cadaveri.

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Lunedì il Presidente dell'Ecuador Manuel Correa ha fatto visita alle zone più colpite dal disastro, e ha dichiarato a Reuters che "per la ricostruzione saranno necessari miliardi di dollari." Nel frattempo, il governo ha annunciato che per far fronte all'emergenza è stato attivato un prestito di 600 milioni di dollari (530 milioni di euro) da parte di creditori internazionali.

Secondo i dati forniti dal governo, almeno 2.600 persone sono rimaste ferite, 18.000 sono state trasferite nei rifugi e più di 1.500 edifici sono stati danneggiati, in quello che il Presidente ha definito "la più grande tragedia ad aver colpito l'Ecuador negli ultimi 70 anni." Si teme che il numero delle vittime sia destinato a salire.

Nella città di Portoviejo, a ovest del paese, almeno 130 detenuti hanno approfittato della distruzione e del caos per evadere dalla prigione di El Rodeo, scavalcando le mura di cinta crollate per il sisma. Domenica sera, stando alle autorità, ne erano stati ricatturati più di 35 — e più di 13.500 membri della sicurezza erano stati dispiegati per garantire l'ordine.

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Sono stati allestiti dei fondi nazionali per gli aiuti, mentre Venezuela, Cile e Messico hanno inviato uomini e mezzi per aiutare con le operazioni di soccorso. La Croce Rossa dell'Ecuador ha mobilitato più di 800 volontari, e Medici Senza Frontiere ha inviato una squadra dalla Colombia.

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Il terremoto, che è stato percepito anche nella vicina Colombia e nel nord de Perù, ha colpito la zona costiera che affaccia sul Pacifico. La scossa è stata avvertita in tutto il paese, causando il panico nella capitale Quito e portando al crollo di diversi edifici a Guayaquil, un'importante città commerciale.

Le zone costiere a nord-ovest del paese, le più vicine al sisma, sono le più colpite. I sopravvissuti hanno avvertito circa 230 scosse di assestamento e si sono radunati nelle strade per paura che i tremori possano far crollare le case già danneggiate.

L'US Geological Survey - l'agenzia governativa americana che studia i terremoti - ha dichiarato che l'epicentro del terremoto è a 27 chilometri da Muisne, in una zona poco popolata.


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