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Cibo

Ecco perché questo ristorante ha vietato l'uso di Instagram

"E comunque non si può catturare il sapore attraverso una foto."
Phoebe Hurst
London, GB
Foto dell'utente Flickr J. Annie Wang

Ammettiamolo, ormai fotografare le varie cene e pranzi è diventata un'abitudine, un po' come sedersi al tavolo e prendersi un tovagliolo o avvicinare il sale a sé. E non fate finta di non aver mai sparpagliato dei semi di melagrana su di un'insalata altrimenti noiosa, oppure di aver servito la pasta su di un piatto un po' più colorato del solito, solo in nome dei cuoricini su Instagram. Fotografiamo il cibo ossessionatamene, tanto da arrivare a dedicare intere gallerie al #yolkporn e al #cheesepull (ebbene sì, tuorli e formaggio fumante sono tra i nuovi filoni ' it' di Instagram).

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Non se si mangia al Waterside Inna Berkshire, però. Lì, infatti, lo smartphone va lasciato in tasca. Il ristorante inglese da tre stelle Michelin ha recentemente introdotto una nuova regola per i suoi commensali: niente foto, grazie.

Nel senso letterale del termine, eh. Nessuna foto. Michel e Albert Roux, proprietari del ristorante e descritti come i "padrini della cucina moderna del Regno Unito" hanno proprio affisso un cartello fuori dall'entrata del Waterside Inn che, a chiare lettere, lancia un monito preciso ai propri clienti: "Nessuna foto, per piacere."

Michel ha spiegato al Daily Mail che le motivazioni dietro a questa nuova regola sono da ritrovarsi nella volontà di permettere clienti di degustarsi appieno i piatti, anziché lasciarsi distrarre da Instagram. "Ok, posso capire la voglia di fotografare un piatto diverso dal solito, ma comunque non si può catturare il sapore attraverso una foto."

Michel potrebbe avere ragione. Fondato dai fratelli Roux nel 1972 e ora gestito da Alain, figlio di Michel, il Waterside Inn è uno dei 5 ristoranti a 3 stelle britannici, assieme al Fat Duck di Heston Blumenthal e a uno dei locali di Gordon Ramsay. Al Waterside Inn un menù da degustazione a 6 portate costa £167.50. E quando si ha la fortuna di poter vivere una simile esperienza gastronomica, è sempre meglio concentrarsi sul sapore (e non sui filtri).

I fratelli Roux, tuttavia, non sono gli unici ad aver promosso una simile regola. Nel 2014 Alexandre Gauthier, chef stellato francese, aveva introdotto l'icona di una fotocamera sbarrata sui suoi menù, incoraggiando i suoi clienti a "twittare del pasto prima di mangiarlo, o dopo, ma non durante." Anche David Chang aveva proibito di scattare foto nel suo Momofuku Ko nel 2008, intimando i blogger di "mangiare il cibo e basta."

Rimane però un paradosso da dover risolvere, ora. Se non lo fotografi e posti su Instagram, il piatto che hai mangiato è mai realmente esistito?