Cultura

È online il primo dizionario dello slang italiano. E puoi contribuire anche tu

Squaraus, scopamico, photoshoppare: Slengo è l'Urban Dictionary italiano a cui possono contribuire gli utenti.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
slengo
Grab dal sito.

Dev'essere una strana sensazione aprire un vocabolario e trovarci parole come nerfare, merdapostaggio o squaraus. Non stiamo parlando di un vocabolario fisico, né di Nonciclopedia o di una qualche iniziativa della Crusca.

Fatto sta che quando abbiamo ricevuto una email su Slengo, il dizionario gergale online “accessibile a tutti per scoprire nuove espressioni, imparare il significato di quelle già sentite e offrire la propria definizione e i propri esempi d'uso,” queste sono le prime parole che ci abbiamo trovato.

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A realizzare il progetto sono stati due amici ed ex compagni di università: Marco Lucio Giannotta, 32 anni, di Catania, e Stefano Pirone, 33 anni, di Napoli. Il primo è il web designer che ha costruito il sito di Slengo, mentre il secondo è la persona dietro Pidgin Edizioni, casa editrice indipendente che ha sponsorizzato il progetto.

“A Marco ho proposto di sviluppare Slengo perché da sempre ci accomuna la passione per lo Urban dictionary, il dizionario gergale inglese,” mi racconta Stefano al telefono. “Slengo è un database divertente, ma crediamo nella sua futura utilità. Oltre a occuparmi della casa editrice, sono un traduttore, e uno strumento come l’Urban Dictionary mi è stato spesso indispensabile per riportare fedelmente un discorso.”

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Grab via Slengo.

Al momento, tutti i termini che trovate nel dizionario online sono stati inseriti dai due creatori. Si spazia dalle parole che afferiscono all’uso dell’internet e annessi (come pixellato, bannare, photoshoppare), ai termini inglesi italianizzati (come skillato), fino alle espressioni dialettali che però vengono usate ormai un po’ ovunque (come busone o accannarsi). "Consultare il dizionario può essere anche un modo per capire se un termine è offensivo, lo si sta utilizzando correttamente o nel contesto giusto," chiarisce Stefano.

Sul sito, ogni parola consta di: definizione, provenienza regionale (quando c'è) ed esempi di frasi con cui viene contestualizzata. “Attualmente le parole che ho preferito caricare nel database sono pippone e spiegone. Tutte le frasi a titolo esemplificativo le ho prese dalla serie Boris.”

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slengo

Grab via Slengo.

In tutto questo, l'obiettivo finale è far sì che le nuove parole vengano caricate principalmente dagli utenti. “Ci sono già state le prime proposte. Chiaramente passeranno una fase di moderazione, prima di essere approvate e pubblicate sul sito. Cercheremo di fare una selezione oculata,” conclude Stefano.

Data questa possibilità e lo spunto sulle serie tv, prima di salutare Stefano gli dico che proverò a caricare il termine “shippare”:

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Ecco, aspetto l’approvazione.

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