J.H. Guraj racconta storie usando la chitarra

​Foto di Giulia Mazza, via Facebook​.​ Immagino J.H. Guraj come un fantasma che si aggira, chitarra acustica in spalla e sguardo volto a un'altra dimensione, nella nebbia di Bologna. La data di uscita del suo album di debutto per Maple Death Records, sabato 8 ottobre, è quantomai appropriata, perché la sua è musica autunnale. E per quanto le sue influenze risiedano oltreoceano (togliamoci subito di torno il paragone con John Fahey), più che i colori caldi del New England, il suo fingerstyle strumentale minimalista scintilla con la rifrazione tipica della foschia padana e si tinge del verde scuro dei boschi calabresi in cui è cresciuto—nella comunità arbëreshë di Firmo (CS).  Dietro all'enigmatica figura di questo chitarrista solitario si cela Dominique Vaccaro, artista dal background vario, che negli ultimi dieci anni si è dedicato a esperimenti audiovisivi, musique concrète ed elettroacustica, oltre a collaborare con Marcella Riccardi nel suo progetto BeMyDelay. Con il nome di Guraj, che la leggenda vuole "rubato" a un raccoglitore di salvia conosciuto sulle montagne albanesi, Vaccaro si dedica a un'arte profondamente emotiva e cinematografica, che prende il ricordo dei suoi primi ascolti blues e lo lascia fluire liberamente sotto forma di improvvisazione, come un cantautore che ha troppe cose da dire per usare la voce. Il suo primo album Underrated Glances at the Edge of Town, che potete ascoltare interamente qui sotto, è proprio questo: una conversazione autobiografica con l'ascoltatore, e non solo con le sue orecchie.  Underrated Glances at the Edge of Town esce in cassetta e digitale sabato 8 ottobre, in occasione del Cassette Store Day, per Maple Death Records. Ordinalo qui.

J.H. Guraj sarà in tour con Marisa Anderson​:

17 ott, Fanfulla, Roma
18 ott, Moog Slow Bar, Ravenna 
19 ott, Nero (ex Indue), Bologna 
20 ott, Disorder Drama, Genova
21 ott, Casa di Paglia, Fontaneto (NO) ​Giacomo è su Twitter: @generic_giacomo​.

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